Città ideale per rendere grande il piccolo Molise

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-08-06/lo-sviluppo-passa-la-cultura-063830.shtml?uuid=ACjkVld&refresh_ce=1

Ho letto quest'interessante articolo scritto dal mio caro amico Claudio Bocci, uscito nella metà di agosto sul più importante quotidiano di economia e finanza italiano. Parla dello spreco di denaro nel momento in cui viene rinviato al destinatario, l'Europa, per mancanza di una progettualità. Mancanza di progettualità o cultura dell'assistenzialismo? Una pratica quest'ultima che, sempre più, ha preso il sopravvento perché è l'unica che ripaga politici e amministratori incapaci di programmare e progettare un futuro per il loro territorio, ma solo di farlo occupare per non renderlo quella straordinaria risorsa che è.

E tutto questo non solo nel campo della cultura, ma anche dell'ambiente, e, soprattutto, dell'agricoltura. Ed è così che il nostro Meridione muore. E muore proprio nel momento in cui avrebbe tutto quanto è necessario (il territorio) per rilanciare il Paese e farlo uscire dal fallimento in cui è stato posto dalla crisi del sistema.

Un sistema che è stato ed è solo capace di consumare, sprecare, distruggere, senza lasciare neanche una briciola per il domani.

Claudio Bocci scrive .."; il nostro paese non ha mai brillato per capacità di spesa e, soprattutto, per efficacia qualitativa dell’investimento pubblico così evidente invece in altri contesti europei. Questa scarsa capacità delle amministrazioni è stata particolarmente evidente in campo culturale in cui, già nel ciclo di programmazione 2000-2006, ingenti risorse sono state impegnate per la riqualificazione edilizia di immobili pubblici anche di pregio, che poi sono rimasti inutilizzati. L’assenza di visione dello sviluppo locale e di capacità progettuale è stata ancor più evidente nell’utilizzo del POIn 2007-2013, il Programma Operativo Interregionale riservato ai grandi Attrattori Culturali, unico programma che ha ’restituito’ risorse a Bruxelles e che registra tuttora gravi ritardi negli impegni di spesa"..

"È per questo che va salutato con grande interesse il decreto del Segretariato Generale del Mibact del 3 novembre 2014 con cui si promuove l’Azione «Progettazione per la cultura» che destina importanti risorse finanziarie per favorire l’innalzamento della qualità progettuale volta a migliorare le condizioni di offerta e di fruizione del patrimonio culturale, in raccordo con l’attuazione della programmazione 2014-2020".

un discorso che mi ha fatto tornare in mente un'idea progettuale che potrebbe sfruttare queste risorse e realizzare, con i Palazzi e Castelli già recuperati e, subito dopo, chiusi per mancanza di progetti e programmi capaci di renderli fruibili dal grande pubblico. Parlo del Molise, cioè di una "città-campagna" che potrebbe diventare "ideale" nel momento in cui questi Palazzi e Castelli vengono dedicati al milione di molisani che non sono nel Molise, ma sparsi in ogni angolo dei cinque continenti.

Si tratta di renderli contenitori culturali e punti di riferimenti di Paesi vissuti dai molisani e tappe di cammini di viaggiatori del mondo, lungo percorsi disegnati da ambienti e paesaggi stupendi, profumati dalla natura e pronti ad appagare il gusto con i prodotti  di una terra generosa di qualità.

Si tratta, anche, di mettere in campo altre idee per altri progetti possibili che si legano alla formazione, ai caratteri del luogo, ai testimoni di un territorio come l'olio, il vino, il tartufo, i latticini, i formaggi, i salumi, la Pampanella, la cucina di terra e di mare.

Idee capaci di dare subito occupazione a tanti giovani laureati - quelli, soprattutto, che hanno in mano il biglietto di solo andata o che stanno pensando di staccare  quanto prima il biglietto - per impegnarli nella trasformazione di queste idee in progetti e renderli forza di una programmazione che guarda alla cura della ruralità e dei valori che essa esprime. 

 Turismi possibili, promossi e animati dalle generazioni di molisani nel mondo che, comunque, sanno che il Molise esiste.

E, per un partenariato pubblico-privato, i molisani nel mondo e quanti, in questi anni, con la pasta, l'olio, il caffè, hanno saputo cogliere il loro valore e renderli straordinaria risorsa, sono sicuramente i primi e principali co-protagonisti.

Ecco, la "Città ideale" quale straordinario e particolare ponte che farebbe diventare grande il piccolo Molise.
pasqualedilena@gmail.com

 

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