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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Sfruttamento e diritto al riposo. Dai diritti della Terra a quelli dell'Uomo

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In un mondo che va sempre più di fretta e calpesta, occorre tornare alle radici dei valori e al significato autentico di certe abusate espressioni. L'anno sabbatico non è un anno di ozio. E' il periodo durante il quale – secondo le leggi di Mosè – il terreno doveva rimanere a riposo, quando bisognava anche liberare gli schiavi e condonare i debiti                Questo Giovedì, l’ultimo di Agosto, non ho voluto mancare al secondo appuntamento di Castelguidone, in Abruzzo, dopo quello dello scorso anno, promosso dalla Caritas diocesana di Abruzzo e Molise e dalla Scuola socio-politica “P. Borsellino”, quest’ultima diretta da Don Alberto Conti il parroco della Chiesa di S. Maria della Stella del piccolo comune che domina la valle del Trigno, il fiume che separa l’Abruzzo dal Molise. Una fortuna e gioia la possibilità di partecipare all’incontro su “Giornata della Legalità, della Responsabilità e dell’impegno”,...

A Castelguidone grande protagonista la Terra

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Davvero interessante l'incontro che ho avuto modo di seguire ieri a Castelguidone, il piccolo centro a 760 m.s.l.m., posto di fronte a Roccavivara al di là del Trigno, in Abruzzo. L'incontro, dedicato alla Giornata della legalità, della Responsabilità e dell'Impegno, è stato organizzato nella Parrocchia di S. Maria della Stella dalla Scuola di formazione all'impegno sociale e politico e dalle Caritas diocesane di Abruzzo e Molise.   Mons. Valentinetti E' intervenuto, con una "Preghiera nell'ora media e lectio divinis, il presidente della Conferenza episcopale Abruzzo- Molise, Mons. Tommaso Valentinetti, che, prendendo come punto di riferimento l'Anno sabbatico degli ebrei, ha parlato della Terra "bene comune da amare e da curare", della necessità che essa ha di riposo per poter continuare a esprimere la sua fertilità e, con essa, la capacità di produrre nuovo cibo.   Forte richiamo al significato e al valore della solidarietà e...

Le Olive raccontano di aver visto solo qualche mosca fino ad ora.

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Nell'era della conoscenza progettare, partecipare e comunicare sono scelte obbligate e non un optional, com'è regola in questo nostro Molise. Solo l'invidia (anch'essa, come la medaglia, ha una doppia faccia) riesce a diffondere le notizie che tutti hanno il diritto di sapere. Un amico, l'altro giorno, commentando la diffusione su fb del bollettino n°3, diceva che i bravi olivicoltori già sanno di come procede la faccenda "Mosca dell'Olivo", l'insetto che ha reso "terribile" la raccolta 2014. Quasi un invito a non perdere tempo al quale ho risposto dicendo che ci sono anche olivicoltori meno bravi e alcuni addirittura improvvisati, che hanno bisogno di sapere. Per non parlare del destinatario di un prodotto pregiato, qual è l'olio, che, da ora in poi, è sempre più curioso e, come tale, bisognoso di notizie. E', anche per loro che io mi adopero diffondere la notizia. Convinto di tutto ciò, riporto il bollettino n°4 della SCAMO ...