L’8 MARZO, LA FESTA DELLA DONNA
Anni fa, quando ero
segretario della Sezione del PCI “San Quirico-Legnaia”, che aveva la sede nella
grande Casa del Popolo di San Quirico in via Pisana a Firenze, l’8 Marzo era il
giorno più bello, con le donne della sezione e della Casa del Popolo, che, giorni
prima, con grande cura preparavano la festa per ricordare che era anche un
giorno di lotta e di speranza per un mondo migliore.
Un mondo che ci
sarà se c’è parità, pur nella distinzione tra la donna e l’uomo,sempre, però,
nel pieno rispetto . Erano gli anni della grande scesa in campo delle donne che
io ho vissuto con particolare interesse ed attenzione. Ricordo la cura con cui
le donne dispiegavano la bandiera della pace con i tani poezzi di stoffa cuciti
a mano dalle più anziane che quel giorno non smettevano di raccontare alle più
giovani. Mi sono reso conto nel corso degli anni che, con l’avanzare della
società consumistica e perdita crescente dei nostri valori di solidarietà e di
reciprocità, rispetto e sogno del domani, l’8 Marzo è stato trasformato in un
giorno banale peggio ancora di quello dedicato a San Valentino. Per me resta
sempre l’”8 Marzo la festa della donna”, anzi delle donne che hanno voglia di
un mondo nuovo e, per averlo, sanno che devono lottare, partecipare per essere
davvero protagoniste. W l’8 Marzo, W la Festa della donna
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