IL MOLISE DEL GUSTO ALL'OLEONAUTA DI ROMA


L’Oleonauta, a poco più di un chilometro in linea d’aria dal
Lungomare Toscanelli di Ostia, è, più che un negozio di olio e confetture
varie, una teca attrezzata che accoglie bottiglie, barattoli, pubblicazioni e mette
tutto a disposizione di una clientela di intenditori e di esperti, oltre che di un normale consumatore.
Simona Cognòli è l’anima di questo delizioso ambiente, dove
senti scorrere, liscio come l’olio, il tempo, che ha visto sabato scorso
animarsi, dalle 19 alle 23, di esperti di enogastronomia, blogger e
giornalisti, richiamati dal Molise e dalle sue eccellenze: dal tartufo
all’olio; dalla birra artigianale al vino; dal caciocavallo ancora fresco a
quello stagionato, essenziale per una delle tante bontà di Agnone, la “zuppa a
la Santé”; dalla soppressata e mitica ventricina (il salume che si scava e non
si taglia) alla salsiccia di fegato, che solo palati aperti a un gusto netto, forte,
speciale, sono in grado di apprezzare.


I presenti erano quasi tutte donne, sia quelle che stavano
dietro i tavoli a raccontare e far degustare sia quelle che hanno partecipato e
vissuto con grande attenzione la degustazione delle eccellenze molisane.
Un gioco ideato da Fabrizio Fazzi, un attivissimo promotore
di olio (Pignatelli) e vini, quelli di Campi Valerio di Monteroduni, che ha convinto Simona Cognòli e la sua
Oleonauta, ad accogliere i prodotti e ad ospitare i produttori di una Regione,
il Molise, che non esiste, anche se
sono alcune decine di migliaia i molisani che vivono a Roma.


Due appuntamenti – è il mio auspicio - da ripetere in
autunno per presentare l’olio nuovo e, con esso, tutto il buono e il bello che
il Molise è in grado di mettere sulla tavola delle bontà.
I prodotti, accuratamente scelti da Manuela Mancino e
Sebastiano Di Maria della Scuola del Gusto, hanno ricevuto il giusto applauso
dei partecipanti all’incontro all’Oleonauta.
Con l’olio “Principe Pignatelli” di Monteroduni,c’erano: l’Olio
Benedetto di Benedetto Salvatore di Lupara e L’Olio di Flora de La Casa del
Vento di Larino; il vino “Opalia”, la Tintilia del Molise Doc dei Campi Valerio
di Monteroduni e i vini di Angelo D’uva, vignaiolo in Larino, “Lageno”, un
bianco doc, la “Tintilia” e un delizioso passito Igt, l’Egò; la Ventricina e la
Soppressata, due dei salumi di Casa Florio di Montecilfone; il Caciocavallo del
Caseificio Antonio Di Nucci di Franco Di Nucci di Agnone dal 1662; la “Ru
Sprusciat” e la Salsiccia di fegato di Salumi Antonelli di Castel del Giudice; i
tartufi e le delizie di Francesco Tasillo di Frosolone; le Birre di Dario
Fardone; le preparazioni della
TavoladelMolise di Mimmo Borrelli e Carmelina Del Monaco di Miranda; i confetti
e il cioccolato Papa Dolceamaro di Monteroduni. E, infine, la presenza preziosa
de La Molisana, il pastificio di Campobasso che il mondo conosce, con i suoi
spaghetti quadrati e le orecchiette rigate.
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Simona e Fabrizio |

pasqualedilena@gmail.com
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