Dare la colpa alla Xilella fastidiosa per salvare le multinazionali della chimica
prof. Giuseppe Altieri
Studio AGERNOVA - Servizi Avanzati per l'Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
P. IVA 02322010543
tel 075-8947433 (347-4259872)
Disseccamento
degli Ulivi del Salento a causa dell'Uso dei Disseccanti chimici Glifosate
(roundup) e similari, antilombrichi ed abbandono colturale...
Da un personale,
approfondito e ripetuto sopralluogo nelle zone soggette,
gli ulivi disseccano principalmente a causa:
- dell'uso dei Disseccanti chimici, Glifosate (Roundup e
similari) e/o Glufosinate ammonio cui si aggiungono Paraquat ed altre sostanze,
i cui recipienti si ritrovano diffusi tra gli uliveti, prodotti tossici che
squilibrano i quadro micro e macro-biologico degli Agroecosistemi, a favore
degli agenti Patogeni, indebolendo le coltivazioni.
- cui si aggiungono interventi "antilombrichi",
perchè i poveri vermi, non sapendo più cosa mangiare, escono dalla terra e si
ritrovano tra le foglie e le olive cadute... ed allora si pensa bene di
consigliare agli agricoltori di ucciderli con "Tiofanate Methil"
(fungicida chimico molto tossico), quando sono animali protetti dalla Legge...
abbiamo foto dei recipienti del prodotto chimico ritrovati tra uliveti soggetti
a disseccamento, di cui non riuscivo a capire l'uso, visto che non è consentito
sugli Ulivi... e le testimonianze locali hanno detto che servono a ridurre le
presenze di lombrichi nelle olive raccolte con aspiratori, una tecnica
assolutamente da bandire.
- per l'abbandono colturale...
ovvero la mancanza di potature annuali
e trattamenti biologici a base di Rame, con conseguenti attacchi di altri
patogeni, quali i cancri rameali (che si insediano sulle ferite di tagli
presenti su rami di molti anni) e le batteriosi comuni (Rogna dell'Olivo), che
indeboliscono ulteriormente le piante... Abbiamo ritrovato addirittura i
polloni che nascono da terra con presenza di Rogna comune dell'Ulivo (vedasi
foto allegate), segno di mancanza di prevenzione rameica e potature...
protrattasi per anni.
E non certo per la Xilella, che, semmai, a mio parere
sarebbe, nel caso, solo una conseguenza...
Queste foto
dal link sottoindicato, ed allegate alla presente, dimostrano i disseccamenti
degli ulivi lungo le ferrovie, laddove spesso si usano disseccanti
chimici che alterano l'equilibrio microbico dei terreni, indebolendo le
piante e predisponendole agli attacchi di patogeni.
Su tali piante, in un Agroecosistema alterato nella biodiversità
macro e microbiologica, è possibile rilevare, di coseguenza, anche altre
presenze microbiche che potrebbero causare ulteriori danni, ad esempio
verticillosi o altri patogeni, tra cui la Xilella? ...ma ne siamo
sicuri?
La Xilella, di per se, spesso non manifesta sintomi e si
può trovare anche in equilibrio con gli altri microrganismi, risultando
talvolta endemica negli uliveti in equilibrio agroecologico.
O insetti fitofagi "acquisiti" per la
distruzione dei nemici naturali ad opera di insetticidi a largo spettro e lunga
persistenza, come Rogor, o Neonicotinoidi, o disseccanti che eliminano le erbe
dove vivono gli insetti utili, ecc...
...che non rappresentano quindi cause, bensì sono tutti
effetti e conseguenze di una gestione non corretta, ed oggi illegittima,
dell'Agroecosistema Uliveto.
Infatti, l'impiego di tali disseccanti dovrebbe essere
di fatto vietati dal 1 gennaio 2014, con l'entrata in vigore del D. lgsl.
150/2012 sull'uso sostenibile degli agrofarmaci, il quale impone l'obbligo di
agricoltura integrata in tutta italia, ovvero dell'obbligo di impiego delle
tecniche sostitutive di quelle chimiche (in questo caso le lavorazioni
meccaniche o il pirodiserbo e tutte le tecniche bilologiche di difesa), ai
sensi della Decisione CE del 30-12-1996 (All. 1 Norma OILB).
BISOGNA
BANDIRE IN PRIMIS L'USO INCIVILE DEI DISSECCANTI TOSSICI E PERICOLOSI PER
LA SALUTE DA OGNI AMBITO AGRICOLO ED EXTRAGRICOLO TORNANDO A TAGLIARE L'ERBA
CON PRODUZIONE DI FERTILE HUMUS
In ogni caso, non si giustificano abbattimenti di Ulivi,
piante che non muoiono mai e ri-vegetano alle prime piogge... e vanno pertanto
risanati.
CURE AGROECOLOGICHE E NON TORTURE CHIMICHE
Gli Ulivi dovrebbero essere curati con tecniche di
coltivazione Biologica ed Agroecologica, avanzate e tradizionali, evitando
tagli grossolani della vegetazione e risanando con cura dalle asportazioni di
parti disseccate, disinfettando le ferite con rameici classici e moderni (ad
assorbimento) miscelati, per prevenire la diffusione di altre batteriosi e
patologie da cancri fungini e avversità vascolari.
La tecnica tradizionale della Slupatura (asportazione
della parti malate lungo i tronchi) dimostra che l'Ulivo secolare è in grado di
auto-isolare i patogeni vascolari e, con l'aiuto dell'Uomo e delle tecniche
Biologiche a microbiologiche (uso di microrganismi utili, biofertilizzanti,
ecc), può essere risanato completamente.
Ulteriori tecniche possono essere attivate per il
riequilibrio dell'Agroecosistema Ulivicolo Secolare patrimonio dell'Umanità e della
popolazione locale, tecniche Agroecologiche ben sovvenzionate dai Pagamenti
Agroambientali del PSR Regionale, se correttamente recepito...
Tra queste, lo sfruttamento della cosiddetta
Biodiversità funzionale, come l'inerbimento controllato e le consociazioni,
le lavorazioni meccaniche di arieggiamento dei terreni, la fertilizzazione
organica, la raccolta delle olive con reti e sulla pianta, le cure
fitosanitarie biologiche, ecc.
La coltivazione Agroecologica è sostenuta con enormi
risorse europee nei piani di sviluppo rurale regionali, attraverso i quali è
possibile riconvertire tutte l'Ulivicoltura del Salento al biologico,
garantendo maggiori redditi agli agricoltori, per il beneficoo ambientale
conseguito.
Ciò attraverso le Misure Agroambientali per
l'Agricoltura Biologica, cui si sommano le misure Agroclimatico-ambientali dei
PSR Regionali, che prevedono la compensazione
- di tutti i maggiori costi (gestione Biologica,
potature annuali, "slupature", raccolte adeguate con reti e non con
aspiratori, cure colturali biologiche obbligatorie, inerbimenti controllati,
incremento della Biodiversità funzionale, ecc.),
- del mancato ricavo per riduzione della produzione
(viene riconosciuto dalle norme europee il 30% anche se la produzione può
essere mantenuta più alta con tecniche agroecologiche adeguate, il che premia i
migliori agricoltori, come previsto nella filosofia delle politiche
agroambientali europee),
- più un 20% per il lavoro burocratico connesso
alla certificazione biologica,
- più un 30% per le azioni collettive di più agricoltori
che insieme coltivano in biologico, con immensi benefici territoriali, per la
salute e l'ambiente
E' previsto inoltre il rimborso delle spese di
certificazione biologica (3.000 € annui - ex. Mis 132 del psr) e la copertura
dell'assistenza tecnica indipendente fitoiatrica (1.500 € / annui),
obbligatoria dal PSR 2015-2020.
Oltre a notevoli fondi per attività di Innovazione, per
la messa a punto delle tecniche agroecologiche sul territorio e per la
formazione dei Consulenti tecnici.
Un'occasione da non perdere, visto che siamo nel periodo
di approvazione dei PSR da parte della Commissione UE, coordinatore Dr.
Colleluori, la quale ha bocciato le misure agroambientali della Puglia, che
pretenderebbe il pagamento di 4 trattamenti chimici contro presunti insetti
vettori della Xillella, coi fondi pubblici delle nostre tasse... cosa
assolutamente illegittima e non giustificabile.
Mentre la Regione dovrebbe prevedere un pagamento per l'Ulivicoltura
Biologica secolare adeguato, dell'ordine di 2.000 - 3.000 € /ha, cumulando
tutte le tecniche agroecologiche finanziabili dal PSR.
La Sanità degli Ulivi Biologici è confermata da aziende
biologiche che risiedono nel pieno del cosiddetto "focolaio di infezione
di Xilella", le quali non manifestano alcun sintomo della malattia, in
quanto ben curate con l'Agroecologia, mostrate dal servizio televisivo andato
in onda l'11 gennaio 2014 di Striscia la Notizia Mediaset.
Di seguito il
servizio di Striscia la Notizia di sabato 11 gennaio 2014, con l'Intervista al
sottoscritto Giuseppe Altieri, Agroecologo, mai smentita: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?18919
il
comunicato stampa emesso a suo tempo da Agernova
e alcune
foto del sottoscritto durante i sopralluoghi nel Salento
ULIVI
MILLENARI DEL SALENTO: Nessun Batterio killer...
Cura Agroeco-Biologica Territoriale e non Tortura
Chimica a base di Disseccanti e Pesticidi che hanno alterato l'Agroecosistema
Il Prof. Giuseppe Altieri invia una
Perizia tecnica al Commissario Silletti e chiede urgente azione parlamentare
Nessun Intervento chimico dev'essere
previsto, tantomeno per decreto, dal momento che aggraverebbero la situazione
fitosanitaria degli Ulivi e i danni ambientali e sanitari derivanti dai
pericolosissimi pesticidi.
A fianco dei cosiddetti focolai di
Infezione di xilella vi sono uliveti gestiti con tecniche biologiche senza
alcun sintomo di malattie... i dati della Commissione Europea (allegati)
confermano che su 1757 campioni di rametti e foglie disseccate solo su 21
si è ritorvata la Xilella, segno che le cause dei disseccamenti sono altre e la
presenza di xilella è solo una conseguenza, non patologica.
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura
Biologica, Agroecologia - Ist. Agrario Todi
ACCADEMIA MEDITERRANEA
PER L'AGROECOLOGIA E LA VITA (AMA la Vita)Studio AGERNOVA - Servizi Avanzati per l'Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
P. IVA 02322010543
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