L'ARCA DI NOE' E LA BIODIVERSITA'
Parlare di biodiversità e, soprattutto, delle perdite che ogni giorno intaccano questo straordinario patrimonio, è un dovere perché da questo patrimonio dipende la vita del pianeta, quindi, la nostra vita. Il processo di degrado è andato molto avanti tanto da far dire agli scienziati che stiamo per raggiungere il limite, quello che segna il non ritorno.
Nessun governo è in grado di fermare questo processo perché ognuno di essi è guidato non dalla politica ma dall'economia, cioè banche, finanza, multinazionali.
Intanto, per cominciare a riflettere insieme riporto a chiusura di questa mia premessa un articolo che parla dei semi, cioè della vita, che non sono più patrimonio di chi questi semi li ha sempre avuti, i coltivatori, i produttori, soprattutto di orti, ma di multinazionali che hanno avuto la possiilità, con la complicità dei governi, di appropriarsene, impoverendo tutti noi che siamo i veri e soli proprietari.
Ogni giorno, dicevo, in un modo o in un altro veniamo derubati da queste potenze finanziarie e dalle loroscelte, guidate solo dal profitto che i governi mettono in atto e che portano al furto di un bene comune primario, il territorio.
L'esempio è sotto gli occhi di tutti, l'annuncio chiamato "sblocca Italia" di Renzi e del suo governo che farà lievitare il furto di 100 ettari al giorno di terreno nel nostro Paese, in primo luogo nelle regioni del meridione e nelle isole.
Un governo che tiene a cuore il proprio territorio e quello che il territorio esprime in termini di biodiversità e di ecosistemi naturali, dovrebbe preoccuparsi di quello che perde prima di dare gli annunci delle scelte fatte.
A proposito dei salvatori di semi, c'è anche nel Molise - per fortuna - un custode dei semi e si chiama Michele Tanno che, per l'agricoltura molisana ha tanti altri meriti ancora, non ultimo quello di aver ascoltato, più di 25anni fa, un mio accorato appello lanciato da Siena e di aver così salvato la Tintilia dall'estinzione. Basta chiamare Tanno e chiedergli di cosa ha bisogno la sua "Arca di Noè" e di cosa c'è bisogno per creare una banca dei semi e, soprattutto, come registrarli per difenderli dai ladri autorizzati quali sono le multinazionali, che rendono servi i coltivatori, distruggono la biodiversità e rendono noi e la terra sempre più poveri.
Con gli annunci - ormai una vera e propria epidemia con i tanti imitatori a livello locale (anche nel Molise si va diffondendo l'annuncite) - si governa solo la miseria che, come si sa, non ha niente da dare al futuro!
Intanto il Lyon's di Larino sta preparando un incontro in programma nella prossima fiera di ottobre proprio sulla biodiversità e uno dei relatori sarà proprio Michele Tanno
Nessun governo è in grado di fermare questo processo perché ognuno di essi è guidato non dalla politica ma dall'economia, cioè banche, finanza, multinazionali.
Intanto, per cominciare a riflettere insieme riporto a chiusura di questa mia premessa un articolo che parla dei semi, cioè della vita, che non sono più patrimonio di chi questi semi li ha sempre avuti, i coltivatori, i produttori, soprattutto di orti, ma di multinazionali che hanno avuto la possiilità, con la complicità dei governi, di appropriarsene, impoverendo tutti noi che siamo i veri e soli proprietari.
Ogni giorno, dicevo, in un modo o in un altro veniamo derubati da queste potenze finanziarie e dalle loroscelte, guidate solo dal profitto che i governi mettono in atto e che portano al furto di un bene comune primario, il territorio.
L'esempio è sotto gli occhi di tutti, l'annuncio chiamato "sblocca Italia" di Renzi e del suo governo che farà lievitare il furto di 100 ettari al giorno di terreno nel nostro Paese, in primo luogo nelle regioni del meridione e nelle isole.
Un governo che tiene a cuore il proprio territorio e quello che il territorio esprime in termini di biodiversità e di ecosistemi naturali, dovrebbe preoccuparsi di quello che perde prima di dare gli annunci delle scelte fatte.
A proposito dei salvatori di semi, c'è anche nel Molise - per fortuna - un custode dei semi e si chiama Michele Tanno che, per l'agricoltura molisana ha tanti altri meriti ancora, non ultimo quello di aver ascoltato, più di 25anni fa, un mio accorato appello lanciato da Siena e di aver così salvato la Tintilia dall'estinzione. Basta chiamare Tanno e chiedergli di cosa ha bisogno la sua "Arca di Noè" e di cosa c'è bisogno per creare una banca dei semi e, soprattutto, come registrarli per difenderli dai ladri autorizzati quali sono le multinazionali, che rendono servi i coltivatori, distruggono la biodiversità e rendono noi e la terra sempre più poveri.
Con gli annunci - ormai una vera e propria epidemia con i tanti imitatori a livello locale (anche nel Molise si va diffondendo l'annuncite) - si governa solo la miseria che, come si sa, non ha niente da dare al futuro!
Intanto il Lyon's di Larino sta preparando un incontro in programma nella prossima fiera di ottobre proprio sulla biodiversità e uno dei relatori sarà proprio Michele Tanno
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