"infondere la sua scienza" va anche bene, comunque bisogna prima trovarla
Non immaginavo di essere uno dei tre desideri di Vittorino
Facciolla, il potente assessore del governo Di Laura Frattura e, così, quando
li ho letti mi sono alquanto meravigliato di tanta attenzione.
Il primo dei suoi desideri è avere un altro tapiro dalla
Gazzetta, dopo i tanti avuti grazie al
buon Vincenzo, mio vecchio amico; il terzo è rivolto a un rappresentante
istituzionale che scambia Renzo con Renzi e, il secondo, “che pasquale di lena organizzi
altro incontro/dibattito sulle granmanze e sui parchi eolici così da consentirmi di infondere
la sua scienza”, è quello rivolto a me.
E’ mio costume non rispondere a questi inviti per non dare
spazio a chi, non avendo altro da pensare e da fare, vive di essi, ma questa
volta faccio eccezione visto il garbo con cui l’ex sindaco, con il debole per i
“parchi” eolici, m’invita a organizzare un altro incontro/dibattito sulle gran
manze e i parchi eolici.
Mi dispiace deluderlo dicendogli che, personalmente, non ho mai organizzato,
ma solo partecipato, a incontri, dibattiti, manifestazioni e ciò grazie alle iniziative
del Comitato “No Stalla, Sì Molise Bene Comune” “San Martino Libera” ed a
quelle, sempre più partecipate, del Comitato “No Eolico selvaggio, Sì Molise”.
Lo stesso che, insieme con altri comitati, ha spinto lui e il vicepresidente della giunta
regionale, Petraroia, a presentare una proposta di legge, però, solo per vedere come non toccare la legge Berardo, che
è poi quella che fa rischiare al territorio molisano di essere maltrattato e
ridotto a poca cosa da altrettanti pali eolici, raccolti in “parchi”.
So bene l‘impegno profuso dall’Assessore e quanto si è prodigato per la calata nel
Molise (a mio parere nel fertile territorio della sua San Martino in
Pensilis) di una stalla industriale, grande quando 200 campi sportivi messi
insieme. Una struttura – come ormai tutti sanno - destinata ad ospitare 12.000
manze prima di andare a partorire e produrre latte in Emilia Romagna e
Lombardia.
E’ mio dovere ricordargli, visto che non lo sa, che la
Granarolo, che tanto si era affidata alla sua capacità d’iniziativa, ha deciso
di non farne più niente nel momento in cui - si dice - si è resa conto della classe
politica e dirigente con cui doveva collaborare.
Spero che la questione Granmanze sia chiusa definitivamente
e, nel caso, di una sua riproposta ci penserà il Comitato, che non si è mai
sciolto, a organizzare, insieme con tanti altri comitati e associazioni, per
decidere le iniziative da prendere e come e dove organizzarle.
Resta la questione dei “parchi” eolici, nel momento in cui
non ci sarà la moratoria della legge Berardo, e la possibilità per lui di “infondere”
la mia scienza. Non conosco il significato di “infondere”, se non quello d
aggiungere liquido ad altro liquido, ma va bene lo stesso se l’intento del
collaboratore più fedele di Di Laura Frattura è quello di alimentare la scienza
che io , purtroppo, so di non avere. Il problema per lui , come per me, è comunque trovarla!
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