Vandana Shiva ai giovani italiani

Ciò che dice in questa intervista la grande Vandana Shiva sono le stesse cose che io, Candida, Stefano, Mariateresa, Nicola, Angelica, Valerio, Nicoletta, Paolo, Rossano, Antonio, Roberto ed altri andiamo dicendo, da qualche mese nel Molise, con la scusa di raccontare il libro "Agricoltura e Territorio".
Morrone del Sannio, Montecilfone, Termoli, Montemitro, San Felice del Molise e prossimamente Larino e dove altri vogliono sentire il discorso sul territorio che, ricordiamolo, è il bene supremo se si vuole lasciare ai giovani il domani.  Sono le ragioni che ci hanno portato a lottare contro la Stalla della Granarolo, l'eolico selvaggio, l'Autostrada, le Biomasse e le biogas e tutto quello che ruba, distrugge, sporca il nostro territorio.
Il 25 maggio si vota e voi elettori ricordatevi del territorio, di chi si è speso per far tornare al mittente le 12.000 incolpevoli manze e chi oggi dice No Eolico selvaggio. A Termoli come a San Martino in Pensilis; a Campobasso come a Campomarino e altrove. Non lasciarti incantare dalle vuote parole, dalle promesse di demagoghi e ipocriti che vogliono solo soldi e potere e tutto a spese del territorio.


Occupate la terra così come occupate le piazze!

Vandana Shiva ai giovani italiani: occupate la terra così come occupate le piazze!Un intervista rilasciata da Vandana Shiva sul pericolo dell'alienazione delle terre pubbliche programmata dal governo Monti. I governi hanno fallito nel loro ruolo, la terra è l'unica salvezza, e va messa in mano a chi la coltiva

                                      L'accesso alla terra è sempre più difficile, perché la terra fa gola agli speculatori e ai palazzinari. Lo Stato italiano, per esigenze di cassa, ha pensato bene di mettere in vendita i terreni demaniali, non solo quelli su cui ha un effettivo diritto di proprietà, ma anche quelli su cui insistono i secolari diritti degli "usi civici". Ci stiamo letteralmente scavando il terreno da sotto i piedi, perché senza terra non c'è futuro. Sul portale di Navdanya International si è affrontato l'argomento con un intervista a Vandana Shiva, la nota scienziata ed attivista indiana, che insiste su un argomento: i governi hanno fallito il loro compito di rispondere ai bisogni della popolazione. La Terra è l'unico luogo dove tornare. Pubblichiamo per intero l'intervista:

 "La terra sostiene la nostra vita sulla Terra, e la Terra non discrimina tra giovani e vecchi, ricchi e poveri, per lei tutti i figli sono uguali.
Noi siamo legati alla Terra dal momento che ognuno riceve una giusta, equa e sostenibile parte di risorse: la biodiversità e i semi, il cibo che i semi ci procurano, la terra su cui possono crescere i cibi, l'acqua che scorre nei nostri fiumi e anche l'aria dell'atmosfera che respiriamo. La più grande sfida che dobbiamo fronteggiare oggi è quello che ho chiamato la rapina dei nostri beni comuni da parte delle multinazionali. I semi come beni comuni sono stati sottratti tramite la privatizzazione e brevettazione, l'acqua è stata privatizzata tramite leggi, la terra è stata privatizzata e rubata nei paesi poveri, in India, in Africa, ma anche nei paesi ricchi a causa dell'aggravarsi della crisi economica. Le vere forze che hanno generato la crisi, tramite una morte finanziaria, ora vogliono appropriarsi del benessere reale della società e del futuro, vogliono appropriarsi dell'acqua e della terra.
Penso che in questo momento di crisi,  di crisi economica, la terra è l'unico luogo in cui possiamo ritornare per ricostruire una nuova economia; e ogni governo alle generazioni future dovrebbe dire: "non abbiamo molto altro da darvi: abbiamo perso la capacità di darvi lavoro, sicurezza sociale e garantirvi un decente tenore di vita. Ma la terra ha ancora questa capacità, noi consegniamo le terre pubbliche agli agricoltori del futuro: provvedete a voi stessi". Questo è un obbligo, visto il fallimento dei governi, nell'attuale sistema economico, nel prendersi cura dei bisogni della gente; la terra può prendere cura dei nostri bisogni, la comunità può prendersi cura dei nostri bisogni. E se vogliamo avere un'economia viva, e dobbiamo averla, e se vogliamo avere una viva democrazia, la terra deve essere al centro di questo rinnovamento: dalla morte e distruzione alla vita.
Mettere la terra nelle mani delle generazioni future è il primo passo, e se non lo faranno, seguendo la strada giusta, invito i giovani a occupare la terra così come stanno occupando le piazze; voi dovete fare un dono al futuro dell'umanità."
di Gabriele Bindi su TERRA NUOVA

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