Il PATRIMONIO INDUSTRIALE DEL MOLISE
Il libro a cura di Roberto Parisi e
Ilaria Zilli
Sarà la Casina
Nazionale Frentana, con i suoi ambienti appena restaurati nel Palazzo Ducale nel centro storico di
Larino, a ospitare, giovedì 24 alle ore 17.30, l’incontro di presentazione del libro “Il Patrimonio Industriale nel Molise”,
uscito alla fine dell’anno appena trascorso.
Anteprima che vede protagonista l’Università degli studi del
Molise con tre dei suoi docenti, Rossano
Pazzagli, i curatori del libro, Roberto
Parisi e Ilaria Zilli, la
ricercatrice Virginia Di Vito e il
sociologo Berardo Mastrogiuseppe,
alla presenza del Sindaco di Larino,
Guglielmo Giardino, Il Presidente della
Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis e l’amministratore delegato dell’Atm, Paolo Larivera De Matteis, l’azienda
sponsor dell’evento.
Si tratta della presentazione di “Itinerari di un censimento in corso” del patrimonio archeologico
industriale del Molise, cioè di un insieme di beni e di risorse umane e culturali
a significare che anche nella nostra piccola regione, l’ultima e la meno toccata dal processo di
industrializzazione del dopoguerra, ci sono importanti testimonianze, materiali
e immateriali della civiltà industriale, che meritano di essere monitorate per
essere conosciute, salvaguardate, tutelate e valorizzate.
Risorse sulle quali vale la pena investire per non
cancellare, con la perdita di strutture e documenti, la loro memoria, che sta a
dimostrare, nel caso specifico del Molise, quanto esso sia oggi di grande
attualità soprattutto nel campo dell’agroalimentare.
Sta qui il ruolo delle istituzioni ai vari livelli e,
soprattutto, di chi intende governare queste risorse con idee e progetti che
rimettono al centro il territorio, il punto dal quale ripartire per vincere il
futuro.
La storia, la cultura, il paesaggio, le tradizioni, le
attività, ccioè tutto quello che ha in sé ed esprime l’archeologia industriale,
sono i valori e le risorse del territorio sui quali merita investire per uscire
dal pantano e ripartire per dare spazio e forza all’agroalimentare,
all’artigianato e al turismo di qualità.
Un libro davvero interessante, che offre queste ed altre
riflessioni, molti stimoli in un momento in cui diventa fondamentale il
rilancio della partecipazione e delle proposte utili ad allargare la conoscenza,
la base sulla quale poggiare la costruzione del futuro.
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