IL VECCHIO CHE AVANZA: LA LETTERA DI MICHELE PIETRAROIA E LA MIA RISPOSTA
IL VECCHIO CHE AVANZA: LA LETTERA DI MICHELE
PIETRAROIA E LA MIA RISPOSTA
Pasquale grazie per aver commentato la mia
proposto di riordino del sistema delle autonomie locali che siamo costretti ad
adottare entro il 4 ottobre 2012 in attuazione del DL n.95/2012 convertito in
legge il 7 agosto scorso. In assenza di una proposta della Regione scatteranno
i poteri sostitutivi del Governo. Nella mia ipotesi non si mette in discussione
alcun comune del Molise e alcuna identità, ma si tiene conto di diverse norme
di legge nazionali ( 244/2011, 148/2011, 244/2007, DL 95/2012, ecc. ) che prescrivono
obbligatoriamente la gestione associata dei servizi per almeno tre funzioni
fondamentali dal 1 gennaio 2013. In caso di inottemperanza provvede il Prefetto
ai sensi della legge 133/2003. Le Unioni dei Comuni consentono la gestione
associata e rappresentano delle sedi istituzionali intermedie tra l'unica
provincia che rimane ed il singolo comune. Storicamente in Molise ci sono
sempre state aree comprensoriali che hanno ruotato intorno ai comuni più grandi
( Riccia, Larino, Trivento, ecc. ). Per la Macro - Regione si ipotizza una
cooperazione istituzionale rafforzata, fermo restando l'autonomia
istituzionale, per pianificare interventi su grandi scelte strategiche (
Corridoio Adriatico, rapporti con l'area dei Balcani, Infrastrutture, servizi
in zone di confine amministrativo, direttrici di mobilità, ecc. ). Nel nuovo
quadro comunitario di sostegno 2014 - 2020 sono previste ipotesi di Macro -
Area suscettibili di finanziamenti europei aggiuntivi.
La mia è una proposta che si presta a molteplici osservazioni e sono pronto a discutere su altri testi per individuare entro il 4 ottobre una sintesi più avanzata da prospettare al Governo. Non vorrei che prevalessi l'atavica metodologia molisana di non trattare l'argomento, non istruire alcuna proposta e non trasmettere a Roma alcun documento pubblico nel solco dell'antico motto che il non fare è sempre la scelta giusta.
Con affetto e stima
Michele Petraroia
La mia è una proposta che si presta a molteplici osservazioni e sono pronto a discutere su altri testi per individuare entro il 4 ottobre una sintesi più avanzata da prospettare al Governo. Non vorrei che prevalessi l'atavica metodologia molisana di non trattare l'argomento, non istruire alcuna proposta e non trasmettere a Roma alcun documento pubblico nel solco dell'antico motto che il non fare è sempre la scelta giusta.
Con affetto e stima
Michele Petraroia
Anche a te grazie, Michele, per aver posto
attenzione al mio commento che, dopo aver letto la tua risposta, non ritengo di
modificare, nonostante le accorte precisazioni. Ci sono momenti e opportunità
in cui non basta prendere atto, bisogna coglierli per andare oltre. Oltre il
Molise che abbiamo nelle mani, sempre più fragile per come è stato ridotto da
programmazioni errate del passato, soprattutto a partire dagli anni ‘70.
Oltre il Molise che rischia di perdere la
sua identità, nel momento in cui non si trova il coraggio di interrompere un
percorso per iniziarne subito un altro.
Mi rendo conto che il tempo che ci separa
dal 4 ottobre è poco per credere al miracolo, ma quello che è giusto fare per
credere nel Molise del domani bisogna farlo e ciò è possibile se si mettono da
parte i fallimenti (industrializzazione, infrastrutture a capocchia, perdita di
altro territorio, neoliberismo, e altro ancora) e si parte da nuove
impostazioni e certezze che danno il senso del cambiamento e non della continuità.
Il mio commento è una critica alla
continuità che rischia di produrre gli stessi risultati negativi del non fare.
Contraccambio i sentimenti di affetto e
stima e invio i miei migliori saluti.
Pasquale Di Lena
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