ALLARME ROSSO DAGLI APICOLTORI ITALIANI
Molecole killer, scade la sospensione |
Il 30 giugno scade la sospensione dell’autorizzazione dei concianti del mais, contenenti le sostanze clothianidina, thiamethoxam, imidacloprid e fipronil, tutte molecole killer indicate fra le principali responsabili delle recenti morie delle api. Appello ai Ministeri per un divieto definitivo |
«Chiediamo il ritiro dell’autorizzazione dei concianti del mais - spiega Francesco Panella, presidente dell’Unaapi, Unione degli apicoltori italiani - abbiamo sottoposto al ministero della Salute e alle autorità competenti l’insieme di motivazioni che impongono di assumere una decisione definitiva in merito. Non dimentichiamo che le api e gli altri impollinatori, come bombi e farfalle, impollinano l’80% delle colture d’Italia e d’Europa, e devono pertanto essere protetti, per salvaguardare il nostro approvvigionamento e la nostra sicurezza alimentare, e più in generale equilibri ambientali e biodiversità». Preparato che contiene il neonicotinoid clothianidina, di cui sono stati accertati effetti inaccettabili su api e altri insetti, sia in campo, sia in numerose ricerche scientifiche, fra le quali si evidenziano gli impressionanti e molteplici risultati della ricerca italiana e multidisciplinare Apenet, finanziata e promossa dal Mipaaf. Tutto questo mentre una valanga di nuovi studi anche da altri paesi conferma l’inaccettabile pericolosità degli insetticidi sistemici e mentre il team di scienziati della stessa agenzia europea che autorizza i pesticidi, l’Efsa, riconosce pubblicamente l’assoluta inadeguatezza delle sue procedure; utilizzate sino a oggi per consentire il sempre più largo utilizzo di molecole di micidiale efficacia tossica sugli insetti impollinatori. La decisione sui concianti del mais deve prevedere in via preliminare l’acquisizione e l’adeguata valutazione della notevole mole d’insieme dei risultati di recenti studi che confermano i drammatici effetti dei neonicotinoidi su tutti gli insetti. Ciò che positivamente l’esperienza italiana, con lo stop ai concianti killer d’api dal 2008 e l’applicazione del “principio di precauzione”, ha dimostrato in modo indiscutibile è che l’uso dei pesticidi può essere sovente evitato con tecniche agricole, quali l’uso di varietà resistenti, la rotazione delle colture, il ripristino della biodiversità, la lotta biologica o semplicemente usando i pesticidi quando necessario e non sistematicamente. |
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