Puglia, là dove nasce il sole

 Ecco la descrizione della regione Puglia fatta da Pasquale di Lena nella pubblicazione “Taste Italy” distribuita a Tallinn ai numerosi operatori commerciali, giornalisti, rappresentanti istituzionali e sportivi appassionati che hanno visitato Casa Italia Atletica.

“È la Regione italiana che guarda più da vicino l’Oriente, avendo di fronte, sull’altra sponda dell’Adriatico, la parte sud della Croazia, il Montenegro e l’Albania.

Parte, a Nord, dal Molise, all’altezza del torrente Saccione, per attraversare, in direzione sud, il Fortore, poco lontano dai laghi di Lesina e Varano, all’inizio del promontorio del Gargano, noto anche come lo Sperone d’Italia.

Un unicum paesaggistico-ambientale, oggi Parco Nazionale, di colline e monti, coste frastagliate, lagune e zone umide; canaloni e corsi d’acqua, molti dei quali sotterranei per la presenza di doline; inghiottitoi e grotte; agrumeti e oliveti a segnare, con i boschi, un’oasi di biodiversità naturale, e, insieme, culturale per i caratteri propri di questo singolare, fantastico e, per molti aspetti, incredibile territorio. Il Gargano, è tra il mare e il Tavoliere delle Puglie, la seconda pianura, in Italia, per estensione, dopo quella Padana, luogo di intensi e continui pellegrinaggi di fedeli di S. Pio, a San Giovanni Rotondo, e di San Michele Arcangelo nel Santuario di Monte Sant’Angelo all’interno della grotta dove l’Arcangelo è apparso per la prima volta nel V sec. d. C..

Lasciato il Gargano, la Puglia continua a distendersi con la sua pianura, segnata a occidente dai Monti Dauni e poi da un altipiano carsico, molto esteso, di forma quadrangolare, le Murge.

Dopo la Provincia di Foggia, quella di Barletta-Andria-Trani, di recente costituzione, e, quella di Bari, il capoluogo regionale, e, poi, ancora a scendere, la Provincia di Brindisi, la porta dell’oriente, lungo il Mare Adriatico che, all’altezza del Canale di Otranto, in Provincia di Lecce, va a confondersi con il più piccolo dei mari del bacino del Mediteraneo, lo Jonio.

Tra questi due mari, l’Adriatico e lo Jonio, fino al Golfo di Taranto, altra città capoluogo di Provincia, quella lingua di terra che è il Salento, là dove si balla al ritmo della “Taranta”, a significare, insieme alla tradizione e diffusione, in tutta la Regione, di famose bande musicali, l’antica passione per la musica.

Nell’insieme un mare di olivi, ancora molti quelli secolari, i “Giganti” o i Patriarchi”, che danno all’oliveto più grande d’Italia un carattere paesaggistico-produttivo-culturale, stupendo, davvero particolare.

È questa la Puglia, una Regione sospesa tra il cielo, il mare e il verde del suo territorio, che colpisce lo sguardo con la sua intensa luminosità, di giorno come di notte, al sole ed alla luna.

Una luminosità che rimane impressa nella memoria del visitatore al pari di altre incantevoli peculiarità, quali la intensità del paesaggio segnato, oltre che da olivi, mandorli e vigne, anche da un’agricoltura intensiva e varia di frutta e di ortaggi; dalla ricchezza di siti archeologici; lo splendore delle sue città e dei suoi centri minori così ricchi di palazzi dalla particolare architettura, castelli, chiese e cattedrali di assoluto valore, torri, dolmen e trulli, bianchi come le case.

Un insieme di luoghi significativi, di intensa bellezza, unici, che sono in grado di raccontare la storia e la cultura di millenni, a partire dalla preistoria, che la sepoltura di una donna e del suo feto (La Delia di Ostuni ), risalente a 25 mila anni fa, testimonia grandemente.


I COLORI DEI PROFUMI E DEI SAPORI

La Puglia è anche una grande tavola tra le più ricche e varie della nostra Italia, che ti incanta con i suoi colori. i suoi profumi ed i suoi sapori, delicati e forti come l’animo della gente che la abita.
Una terra che ha nella memoria l’antico rito della transumanza, che qui inizia e finisce nel suo andare e tornare dall’Abruzzo attraverso il Molise.
Sta qui quella ricchezza che riporta all’antica tradizione dell’arte casearia, che ancora si può trovare con le sue bontà uniche, quali il Canestrato Pugliese Dop, la Burrata, che da sola merita un viaggio in questa Regione che i trulli raccontano con le loro pietre e quelle dei muri che delimitano le proprietà.
La Burrata porta direttamente in quella splendida città che è Andria, una vera capitale dell’olio, con il suo Castel del Monte, la fortezza ottagonale voluta dal grande Federico II, che dal 1936 è nell’elenco dei monumenti nazionali e, oggi, patrimonio dell’umanità con il riconoscimento, nel 1996, dell’UNESCO.
Ma la Puglia è l’olio dei suoi olivi, le fave e i ceci; la pasta nei suoi più svariati formati, soprattutto delle orecchiette (quelle più grandi note come “srtascenate”) e delle lagane (tagliatelle), prodotte dalle abili mani delle donne pugliesi; i prodotti da forno come il Pane di Altamura Dop, insieme alla focaccia o schiacciata; le verdure di campo; i latticini sopra citati; la ricca varietà di pescato alla quale aggiungere le anguille di Lesina e le cozze di Varano e Taranto, per una saporita, gustosa cucina marinara.
In pratica, un intreccio di profumi e di sapori colorati che fa da filo conduttore della cucina pugliese, che è parte, con tutte le variazioni da Nord a Sud-Est, dal Gargano alla punta del Tacco, il Salento, nel mezzo di due mari, delle più antiche tradizioni ed espressione alta del territorio, insieme alla storia ed alla cultura, ai paesaggi splendenti di questa Regione.
Per testimoni due piatti: le orecchiette con cime di rapa, che il mondo ha imparato a conoscere al pari di fave e cicoria, l’altro piatto che riporta alla semplicità ed essenzialità di una cucina espressione autentica della Dieta Mediterranea.
Insieme agli olivi, testimoni altrettanto importanti sono le viti, con la più grande vigna di uve da tavola, così ricercate sui mercati del mondo per la loro bontà, e quella che produce vini bianchi delicati e particolari; rossi corposi e dalla grande personalità; magnifici rosati, soprattutto nel Salento, e, “dulcis in fundo” vini “dolci naturali” dai delicati profumi se invecchiati, come l’Aleatico e il Moscato di Trani, entrambi Doc, che solo i distratti possono dimenticare.

PRODOTTI

DOP
Caciocavallo Silano
Canestrato Pugliese
Olio Extra Vergine di Oliva “Collina di Brindisi”
Olio Extra Vergine di Oliva “Dauno”
La Bella della Daunia
Mozzarella di Bufala Campana
Pane di Altamura
Ricotte di Bufala Campana
Olio Extra Vergine di Oliva “Terra di Bari”
Olio Extra Vergine di Oliva “Terra d’Otranto”
Olio Extra Vergine di Oliva “Terre Tarentine”

IGP

Arancia del Gargano
Clementine del Golfo di Taranto
Limone Femminiello del Gargano

VINI

DOC
Aleatico di Puglia
Alezio
Brindisi
Cacc’e mitte di Lucera
Castel del Monte
Colline Joniche Tarantine
Copertino
Galatina
Gioia del Colle
Gravina
Leverano
Lizzano
Locorotondo
Martina o Martina Franca
Matino
Moscato di Trani
Nardò
Orta Nova
Ostuni
Primitivo di Manduria
Rosso Barletta
Rosso Canosa
Rosso di Cerignola
Salice Salentino
San Severo
Squinzano

IGT

Daunia
Murgia
Puglia
Tarantino
Salento
Valle d’Itra”





Commenti

Post popolari in questo blog

La Biodiversità, valore e risorsa da preservare