PASSAPAROLA E WEB
Non gliene va bene una a Berlusconi in questi ultimi giorni: il referendum sul nucleare ci sarà e noi tutti andremo a votare per segnare con una croce i quattro SI che servono ad abrogare le leggi che, come si sa, volevano reintrodurre il nucleare; privatizzare l’acqua (follia!) e mantenere il legittimo impedimento, che serve a Berlusconi ed ai suoi ministri per continuare a fare il porco comodo e mettere in ginocchio questo nostro amato Paese.
È già in edicola un libro “Soldi sporchi” della scrittrice e giornalista Nunzia Penepole che racconta, con dati alla mano, la diffusione della illegalità in Italia e quanto ci costano i mali, che sono diventati veri e propri cancri da estirpare prima che diventino irreversibili, quali l’evasione fiscale (più volte sostenuta e propagandata dal nostro premier); i crac finanziari (una genìa di “galantuomini” che succhiano sangue come zanzare); la criminalità (sta mettendo le mani su tutto, non solo sulla droga e la prostituzione) e la corruzione con i Bertolaso, Anemone, Scajola ed altri beati di Berlusconi. Un mare di denaro che si diffonde come l’umidità sotto un canale bucato. L’Italia, ma non meno il nostro Molise che, da tempo, non è più un’isola felice perché nelle mani di affaristi e, anche, purtroppo, di distratti. Senza questa muffa fastidiosa prodotta dall’umidità, che provoca forti allergie ed asma, l’Italia sarebbe un paese ricco e gli italiani persone serene e capaci di esprimere, come un tempo, la loro genialità in tutti i campi, invece di stare a bestemmiare per la mancanza di lavoro e di occupazione, per una vita segnata sempre più da problemi e guai, per gente che è ricca, sempre più ricca.
Il granello di sabbia sta diventando sempre più una valanga per questo premier che prima se ne va e prima permette al Paese di raddrizzare la situazione e potere, così, impostare una programmazione ricca di progetti pronti a costruire il futuro, il domani.
Non ci vuole molto, come ci hanno fatto capire i ballottaggi, soprattutto di Napoli e Milano: passaparola e web o, se volete, web e passaparola per ridare slancio e forza alla partecipazione dei cittadini, da troppo tempo messi all’angolo dalla politica che, con i suoi rappresentanti ai vari livelli, ha pensato solo al proprio particolare. La strada a lungo segnata dal padrone unico, che si chiami Bossi o Berlusconi, ma, anche, da partiti incapaci di stare in mezzo alla gente e con la gente.
L’antipolitica e la non cultura sono stati fatti a pezzi dai giovani e dalla voglia di comunicare e partecipare, ma ora più che mai serve porre attenzione perché rinasca la politica e la voglia di essere presenti per scegliere e contare.
Ecco perché noi di Larino Viva, innamorati come siamo delle primarie, rinnoviamo l’invito, così come abbiamo fatto subito dopo l’elezione per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale, a organizzare le primarie per non ripetere errori che sono costati cari a questa nostra città, sempre meno rappresentata e, come tale, abbandonata al suo destino.
14 candidati di Larino con nessuno eletto devono far riflettere per impostare oggi, in modo diverso, le candidature alle prossime elezioni regionali in programma agli inizi di novembre, cioè domani.
Un invito rivolto a tutte le forze politiche di destra e di sinistra, come di centro, che è stato accolto, se è vero che sono molti a gridare che vogliono le primarie. Bene, noi siamo solo felici che altri si aggreghino a questo appello e lo facciano in questi giorni che ci separano da un appuntamento elettorale fondamentale qual è quello dei refendum, quando prima ancora della espressione del si o del no, conta andare a votare e superare, così, il quorum che rende valido il risultato.
Non c’è da perdere tempo per decidere sulle primarie, non solo perchè si sta per entrare nei mesi di luglio e di agosto quando tutto viene rimandato alla ripresa di settembre, ma, soprattutto perché le primarie hanno un significato e danno davvero senso al loro risultato solo se vengono preparate con cura e sviluppate nel tempo. Non servono e possono diventare un boomerang se improvvisate.
Ci rivolgiamo a quanti fino ad ora non si sono espressi, per invitarli a far sentire la loro voce in modo da rendere chiaro il loro punto di vista e credibile il loro impegno.
In attesa noi diciamo di fare come Pisapia e De Magistris, attivare il passaparola e il web per convincere anche quelli che non sono convinti, ad andare a votare il 12 e 13 prossimi e liberare così il nostro Paese dall’incubo del nucleare e della privatizzazione dell’acqua.
Poi, non ce lo dimentichiamo c’è da cancellare (votando SI) anche il legittimo impedimento e noi lo facciamo volentieri, convinti come siamo, che non c’è giustizia senza uguaglianza, che ogni cittadino è uguale davanti alla legge nel momento in cui la legge è uguale per tutti.
Un concetto che non è mai entrato nella testa e nell’animo di Berlusconi ed alla fine questo vuoto finirà con il costargli di doversi presentare in tribunale, per non fare più comizi, ma per difendersi dalle accuse e non dai giudici.
Quel giorno molti degli adepti, in attesa di riciclarsi, si saranno già tutti dileguati.
Nel Molise, però, il fortino Iorio resisterà grazie alle opposizioni in Consiglio regionale, ma solo fino a quando non ci sarà il risultato delle primarie, che indicherà chi lo scardinerà a furia di passaparola e web, di credibilità e di onestà, di capacità a coinvolgere ed a rendere protagonisti tutti noi molisani.
È già in edicola un libro “Soldi sporchi” della scrittrice e giornalista Nunzia Penepole che racconta, con dati alla mano, la diffusione della illegalità in Italia e quanto ci costano i mali, che sono diventati veri e propri cancri da estirpare prima che diventino irreversibili, quali l’evasione fiscale (più volte sostenuta e propagandata dal nostro premier); i crac finanziari (una genìa di “galantuomini” che succhiano sangue come zanzare); la criminalità (sta mettendo le mani su tutto, non solo sulla droga e la prostituzione) e la corruzione con i Bertolaso, Anemone, Scajola ed altri beati di Berlusconi. Un mare di denaro che si diffonde come l’umidità sotto un canale bucato. L’Italia, ma non meno il nostro Molise che, da tempo, non è più un’isola felice perché nelle mani di affaristi e, anche, purtroppo, di distratti. Senza questa muffa fastidiosa prodotta dall’umidità, che provoca forti allergie ed asma, l’Italia sarebbe un paese ricco e gli italiani persone serene e capaci di esprimere, come un tempo, la loro genialità in tutti i campi, invece di stare a bestemmiare per la mancanza di lavoro e di occupazione, per una vita segnata sempre più da problemi e guai, per gente che è ricca, sempre più ricca.
Il granello di sabbia sta diventando sempre più una valanga per questo premier che prima se ne va e prima permette al Paese di raddrizzare la situazione e potere, così, impostare una programmazione ricca di progetti pronti a costruire il futuro, il domani.
Non ci vuole molto, come ci hanno fatto capire i ballottaggi, soprattutto di Napoli e Milano: passaparola e web o, se volete, web e passaparola per ridare slancio e forza alla partecipazione dei cittadini, da troppo tempo messi all’angolo dalla politica che, con i suoi rappresentanti ai vari livelli, ha pensato solo al proprio particolare. La strada a lungo segnata dal padrone unico, che si chiami Bossi o Berlusconi, ma, anche, da partiti incapaci di stare in mezzo alla gente e con la gente.
L’antipolitica e la non cultura sono stati fatti a pezzi dai giovani e dalla voglia di comunicare e partecipare, ma ora più che mai serve porre attenzione perché rinasca la politica e la voglia di essere presenti per scegliere e contare.
Ecco perché noi di Larino Viva, innamorati come siamo delle primarie, rinnoviamo l’invito, così come abbiamo fatto subito dopo l’elezione per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale, a organizzare le primarie per non ripetere errori che sono costati cari a questa nostra città, sempre meno rappresentata e, come tale, abbandonata al suo destino.
14 candidati di Larino con nessuno eletto devono far riflettere per impostare oggi, in modo diverso, le candidature alle prossime elezioni regionali in programma agli inizi di novembre, cioè domani.
Un invito rivolto a tutte le forze politiche di destra e di sinistra, come di centro, che è stato accolto, se è vero che sono molti a gridare che vogliono le primarie. Bene, noi siamo solo felici che altri si aggreghino a questo appello e lo facciano in questi giorni che ci separano da un appuntamento elettorale fondamentale qual è quello dei refendum, quando prima ancora della espressione del si o del no, conta andare a votare e superare, così, il quorum che rende valido il risultato.
Non c’è da perdere tempo per decidere sulle primarie, non solo perchè si sta per entrare nei mesi di luglio e di agosto quando tutto viene rimandato alla ripresa di settembre, ma, soprattutto perché le primarie hanno un significato e danno davvero senso al loro risultato solo se vengono preparate con cura e sviluppate nel tempo. Non servono e possono diventare un boomerang se improvvisate.
Ci rivolgiamo a quanti fino ad ora non si sono espressi, per invitarli a far sentire la loro voce in modo da rendere chiaro il loro punto di vista e credibile il loro impegno.
In attesa noi diciamo di fare come Pisapia e De Magistris, attivare il passaparola e il web per convincere anche quelli che non sono convinti, ad andare a votare il 12 e 13 prossimi e liberare così il nostro Paese dall’incubo del nucleare e della privatizzazione dell’acqua.
Poi, non ce lo dimentichiamo c’è da cancellare (votando SI) anche il legittimo impedimento e noi lo facciamo volentieri, convinti come siamo, che non c’è giustizia senza uguaglianza, che ogni cittadino è uguale davanti alla legge nel momento in cui la legge è uguale per tutti.
Un concetto che non è mai entrato nella testa e nell’animo di Berlusconi ed alla fine questo vuoto finirà con il costargli di doversi presentare in tribunale, per non fare più comizi, ma per difendersi dalle accuse e non dai giudici.
Quel giorno molti degli adepti, in attesa di riciclarsi, si saranno già tutti dileguati.
Nel Molise, però, il fortino Iorio resisterà grazie alle opposizioni in Consiglio regionale, ma solo fino a quando non ci sarà il risultato delle primarie, che indicherà chi lo scardinerà a furia di passaparola e web, di credibilità e di onestà, di capacità a coinvolgere ed a rendere protagonisti tutti noi molisani.
Larino Viva 01.06.11
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