Vini di qualità a un prezzo accessibile
Grazie all'iniziativa "Assieme" promossa da cinque importanti cantine della Legacoop i consumatori potranno acquistare vini di qualità a un prezzo accessibile. Il tutto sarà un piano di rilancio dopo gli errori dei produttori italiani che hanno fatto del vino solo un esclusivo prodotto d'élite .
C’è anche chi pensa e ragiona a 360° ed io, che del vino quotidiano ne ho fatto una battaglia personale, non posso non essere felice della notizia del 10 u.s. che leggo oggi su Agrimpresanews della Cia dell’Emilia - Romagna, “Vini di qualità ad un prezzo accessibile” grazie all' iniziativa “Assieme” presentata il 1° giugno ad Albinea (Re).
Un'iniziativa che vede “Assieme”, appunto, la Coop e cinque tra le maggiori cantine italiane, tutte associate alla Legacoop (Cevico e Cantine Riunite &Civ, Gruppo italiano vini, in Emilia - Romagna, il Consorzio “le Chiantigiane” di Tavarnelle Val di Pesa in Toscana, la Coop. Moncaro di Montecarotto nelle Marche e la Cantina Tollo, la cooperativa in provincia di Chieti in Abruzzo).
“Assieme” per offrire al consumatore un vino di qualità ad un prezzo accessibile perché il vino riacquisti la quotidianità del rapporto con i consumatori, ultimamente ridotta ai minimi termini da un’errata politica di marketing dei produttori italiani che hanno sempre più pensato all’elite dei consumatori, dimenticandosi per lungo tempo, purtroppo, della massa dei consumatori oggi nelle mani di chi produce bevande concorrenziali al vino, alcoliche e non alcoliche.
È per questo che io applaudo a questa intelligente iniziativa dal nome significativo “Assieme”, e faccio un augurio di buona fortuna e di grandi successi perché il vino riprenda a svolgere, più e meglio di un tempo, il suo ruolo di amico dell’uomo (non solo quello che ha le possibilità di spendere, anche una fortuna, per una bottiglia di vino di pregio) tutti i giorni e non solo nelle grandi occasioni.
Il vino solo così, può dire che la crisi è alle spalle e tornare a dare una risposta ai viticoltori. Solo così può eliminare quelle politiche che portano a spiantare vigneti, impoverendo le aziende e, insieme, i nostri territori più belli e più significativi che hanno bisogno dei vigneti per far vivere la bellezza dei loro ambienti e dei loro paesaggi. Ma, soprattutto, in questo modo torna, con il messaggio della sobrietà, a ridare quella fiducia al consumatore che sente il vuoto lasciato a tavola dal vino e il bisogno di questa bevanda sana e salutare oltre che capace di dare piacere, quel piacere.
Torna così il vino, ancor più se questa iniziativa coinvolge l’intero mondo di questo prodotto, ad essere quello che è sempre stato, nel corso di millenni, la bevanda dei re e dei poveri; l’espressione di un territorio - fino a diventarne il testimone con i suoi riconoscimenti Doc e Docg - e, come tale, rappresentazione di una storia e di una cultura, di tradizioni, la fonte di energie per milioni di uomini che vivevano di lavoro manuale, ma, anche, la rappresentazione della buona tavola, quale stimolo della conversazione ed esaltazione di una cucina con la sua capacità di legare e, spesso dettare la sequenza delle pietanze per esaltarne i sapori.
Intanto stanno per essere collocate sugli scaffali della Coop le prime 150 Mila bottiglie nate per avere un giusto rapporto qualità-prezzo.
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