I ricordi sono pensieri che non fanno rumore, come le persone che danno un senso alla vita con i fatti e non con le parole. Tornano tutte le volte che vivi un dolore, un’emozione, come può essere il distacco, la morte. È quanto mi è successo, qualche settimana fa, quando ho saputo della morte di Carfagnini, il caro amico Peppino. È quello che pensavo, ieri, quando ho salutato, per l’ultima volta, Angelo Pastorini, per tutti Angiolino, ed ho abbracciato il dolore della moglie Carmelina, dei figli, dei nipoti e delle nuore. Lo trovavo uguale a mio zio Tonino che era maestro muratore e lui maestro imbianchino. Aveva la stessa struttura, lo stesso passo, identica determinazione di riscatto attraverso la famiglia, i figli. Un signore che - io ragazzo lui giovane - ricordo con la tuta macchiata di schizzi di calce, alle prese con due scale, un secchio ed un pennello, sempre a passo svelto e sempre puntuale per un sorriso ed un saluto. Quel sorriso e quel saluto che ho ritrovato uguali l’ult...