IL FUTURO DEL MOLISE

A Termoli ha perso l’armata Di Brino ed ha vinto Erminia Gatti e non ce ne eravamo accorti. Come pure, bisogna dirlo, ha perso Di Giandomenico ed ha vinto il Pd e neanche di questo ce ne eravamo accorti.
Ci siamo, però, resi perfettamente conto del buon risultato di Filippo Monaco e della sua squadra che, pur lottando da solo contro i poteri forti, è riuscito a imporre il ballottaggio.
Bravo Filippo e bravi tutti quelli che ti hanno dato una mano.
Ieri sera la Gatti era così raggiante che ci ha veramente sorpresi per la carica di felicità che esprimeva nel momento in cui aveva ricevuto un voto su dieci dei termolesi che, noi che li stimiamo e li invidiamo per il pescato del loro bellissimo mare, hanno sentito la loro responsabilità di essere i soli a difendere il territorio del Molise, dopo la mossa dell’artista del Pd, Chiappini.
Per noi che intendiamo la politica come una missione di chi si deve mettere a disposizione del bene comune e spogliarsi degli interessi personali, non ci siamo accorti che la Gatti, dopo questo risultato, ha tutte le possibilità, insieme allo stesso Di Giandomenico, di diventare l’ago della bilancia, chiedendo in cambio la nomina a vicesindaco a Monaco, in caso di vittoria fra due domeniche al ballottaggio.
Di Giandomenico, che non può essere vicesindaco di nessuno, come minimo chiederà l’assicurazione gratis sulla vita, intendiamo quella politica, per rilanciare definitivamente un suo ruolo e dare, così, uno schiaffo a chi l’aveva dato, dopo le innumerevoli vicende, ormai finito e perso alla politica.
Ritornando alla Gatti, ciò che serve capire è cosa ne pensano i suoi compagni di avventura, quelli che hanno fatto cadere Greco; hanno fatto fuori Monaco ed hanno messo in gioco Chiappini a Montenero di Bisaccia.
Vecchio democristiano doc come Ruta., Chiappini ha svolto bene il suo ruolo, a tal punto da risultare, secondo il nostro modesto parere, il grande vincitore e questo suo successo personale lo può dimostrare con i fatti.
È riuscito, come la Gatti, a dividere il Pd ed il centro sinistra; ha fatto vincere il centro destra (cosa che al Pd di Termoli ed alla Gatti non è riuscito); ha fatto perdere il centro sinistra (a Termoli, grazie a Monaco, questo non è successo) e, in un solo colpo, ha fatto fuori Di Pietro e D’Ascanio insieme, rendendo l’Idv il grande sconfitto della dura competizione elettorale.
Un vero artista che, con una sola fava, è riuscito ad acchiappare non due, ma più piccioni.
Ancor più della Gatti, Chiappini si deve sentire il grande vincitore di questa competizione e, conoscendolo, non perderà tempo a passare dalla cassa per riscuotere il suo duro e onorevole lavoro. Noi prevediamo una candidatura in Regione alle elezioni del prossimo anno al posto di Natalini.
Come dire che non cambierà niente in questo nostro Molise in quanto a paralisi dell’opposizione.
Da tempo c’è una sola strada che porta i pellegrini al santuario di Michele Iorio, così cara alla classe dirigente di questa Regione. Una strada, però, vietata, giustamente, a chi non si adegua alle necessità ed ai bisogni personali o del gruppo degli amici e di qualche sponsor.
È la strada degli ambasciatori, cioè di quelli che, invece di fare i consiglieri regionali, fanno le ambasciate (i masciàte) alla gente che non ha tempo di raggiungere Campobasso o Termoli, Isernia o Venafro.
A Monaco, in questa fase di grande responsabilità, resta il compito, di fronte agli assalti che sono già cominciati, di avere calma e sangue freddo e di mantenere la barra dritta per combinare le giuste alleanze e non cedere nulla in quanto a contrapposizione al governo regionale e nazionale; alle politiche del Nucleo industriale, di Vitagliano e di Del Torto, che da tempo lavorano con la chimica, la turbogas, l’inceneritore e Scajola per il nucleare.
Se ci possiamo permettere di dare un altro consiglio: la vittoria di Vendola in Puglia è una straordinaria opportunità per coinvolgere, nei prossimi giorni, il riconfermato governatore, insieme alle comunità del foggiano ed, anche, a quelle abruzzesi, per una campagna contro il nucleare, che è il tema centrale da portare all’attenzione dell’elettore. Dal nucleare e da altre schifezze varie, che servono a cambiare il volto della nostra regione e, soprattutto di Termoli e del Basso Molise, dipende il futuro del Molise intero.
In pratica far capire che quello che succederà a Termoli fra quindici giorni non è un problema solo
Un NO forte al nucleare, oggi più che mai, vale non solo per sconfiggere il progetto folle del governo Berlusconi, ma anche per aggregare, intorno al tema dell’ambiente e del territorio, le sensibilità dei termolesi e dei molisani, proprie delle nuove generazioni.
Far sapere e convincere i giovani che solo così il futuro è nelle loro mani, per come va il mondo oggi, è una grande rivoluzione..
A voreie

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