Pasquale Di Lena informa
SEDUTA STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI DEL BASSO BIFERNO: NO ALLA VIOLENZA SI ALLA RESPONSABILITA’.
Una seduta straordinaria, quella di martedì, necessaria per le decisioni da prendere dopo il blocco causato dalla delibera del Comune di Ururi di modificare l’articolo 30 dello Statuto dell’Unione dei Comuni, commi 1 e 2, approvato all’unanimità nella seduta di Montecilfone e posto all’attenzione dei comuni aderenti per una presa d’atto.
La modifica proposta dal capogruppo della minoranza del Comune di Ururi e fatta propria dal Sindaco e dalla maggioranza e, come tale, votata all’unanimità, di fatto blocca il nuovo statuto dell’Unione, come ha detto nella sua comunicazione il presidente dell’Unione, Gabriele Lapalombara, se non c’è l’adesione del Comune di Ururi, così come espressa da tutti gli altri Comuni aderenti all’Unione.
In tal senso l’invito scritto a recedere dalla decisione da parte del presidente, che si è impegnato a chiarire la questione nel corso di un incontro con il sindaco e i rappresentanti della maggioranza e minoranza in Consiglio comunale.
All’inizio della seduta il Presidente del Consiglio, prendendo in esame il clima politico del Paese e ricordando la gravità di quanto è successo domenica a Milano con il ferimento del Presidente del Consiglio, on. Berlusconi, dopo aver espresso la solidarietà e gli auguri di una pronta guarigione, ha rimarcato i pericoli che corre il nostro Paese se non si pone fine alla tensione e si ritorna al confronto tra chi governa e chi svolge il ruolo di opposizione, nel rispetto delle regole e dei presidi costituzionali.
Oggi più che mai c’è bisogno di ripristinare i ruoli e di dire un No forte alla violenza, anche quella verbale, per non rivivere storie e situazioni che questo paese ha pagato a caro prezzo nel secolo scorso, a partire dal secondo dopoguerra.
La proposta rivolta ai consiglieri di fare proprie le dichiarazioni del Presidente Napolitano, che, ancora una volta ha dimostrato di essere super partes, vero garante della Carta costituzionale, è stata accolta all’unanimità dai rappresentanti dei comuni presenti.
Approvati gli altri punti all’ordine del giorno, in particolare il regolamento per il funzionamento delle due commissioni consigliari, quella della programmazione e servizi associati e quella dell’ambiente e del territorio (quest’ultimo inserito con un emendamento approvato all’unanimità) e la composizione dei cinque membri per ogni commissione, in rappresentanza dei dieci comuni aderenti all’Unione, che, nomineranno il presidente nella seduta di insediamento su convocazione del presidente Lapalombara.
p.di.lena@alice.it
Larino, 16.12.09
DICHIARAZIONI DI NAPOLITANO
"Non alimentare la tensione da entrambe le parti""Si resti ciascuno nei limiti del proprio ruolo. Il Paese deve essere governato serenamente e deve vedere affrontati i suoi tanti problemi". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un'intervista al direttore del Tg2 Mario Orfeo. "All'opposizione spetta controllare, criticare e proporre con tenacia in un Parlamento, che come dice la Costituzione è eletto per cinque anni, quindi non si alimenti tensioni né da una parte cercando scorciatoie, né dall'altra vedendo complotti. Ciascuno faccia la sua parte restando nei limiti fissati in Costituzione".
"No al ritorno di ogni forma di violenza"
"No al ritorno di ogni forma di violenza". E' l'appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un'intervista al direttore del Tg2 Mario Orfeo.
no a qualunque violenza
«Impediamo subito risolutamente che rinascano forme di violenza, che l'Italia in un passato non lontano ha già conosciuto e duramente pagato» ha detto Giorgio Napolitano, in un'intervista al Tg2.
«E' mia convinzione che ci sia stata una esasperazione pericolosa della polemica politica. Bisogna fermarla. E' stato colpito e ferito il presidente del Consiglio e, anche se verrà verificato che si è trattato di un gesto di uno sconsiderato, dobbiamo essere tutti egualmente allarmati». E infine, Napolitano ha aggiunto «In questo momento non ha senso che gli uni diano le colpe agli altri per il clima che si è creato. Bisogna rispettarsi reciprocamente, misurare le parole ovunque si parli».
"Italia più coesa della sua politica esasperata"
La societa' italiana si mostra ''piu' forte e coesa'' rispetto all'immagine di ''esasperato conflitto'' che da' la nostra politica. Lo sostiene il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo al Quirinale gli atleti campioni in specialita' olimpiche.
"Costituzione, le modifiche siano condivise"
"La vitalità della Carta costituzionale dipende anche dalla capacità di attuarne concretamente e costantemente i valori che ne rappresentano i pilastri fondanti, senza che ciò precluda la possibilità di modificare norme della sua seconda parte, al fine di adeguarne indirizzi e istituti ai cambiamenti della società, in un percorso condiviso e attento ai complessivi equilibri istituzionali": lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
SEDUTA STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI DEL BASSO BIFERNO: NO ALLA VIOLENZA SI ALLA RESPONSABILITA’.
Una seduta straordinaria, quella di martedì, necessaria per le decisioni da prendere dopo il blocco causato dalla delibera del Comune di Ururi di modificare l’articolo 30 dello Statuto dell’Unione dei Comuni, commi 1 e 2, approvato all’unanimità nella seduta di Montecilfone e posto all’attenzione dei comuni aderenti per una presa d’atto.
La modifica proposta dal capogruppo della minoranza del Comune di Ururi e fatta propria dal Sindaco e dalla maggioranza e, come tale, votata all’unanimità, di fatto blocca il nuovo statuto dell’Unione, come ha detto nella sua comunicazione il presidente dell’Unione, Gabriele Lapalombara, se non c’è l’adesione del Comune di Ururi, così come espressa da tutti gli altri Comuni aderenti all’Unione.
In tal senso l’invito scritto a recedere dalla decisione da parte del presidente, che si è impegnato a chiarire la questione nel corso di un incontro con il sindaco e i rappresentanti della maggioranza e minoranza in Consiglio comunale.
All’inizio della seduta il Presidente del Consiglio, prendendo in esame il clima politico del Paese e ricordando la gravità di quanto è successo domenica a Milano con il ferimento del Presidente del Consiglio, on. Berlusconi, dopo aver espresso la solidarietà e gli auguri di una pronta guarigione, ha rimarcato i pericoli che corre il nostro Paese se non si pone fine alla tensione e si ritorna al confronto tra chi governa e chi svolge il ruolo di opposizione, nel rispetto delle regole e dei presidi costituzionali.
Oggi più che mai c’è bisogno di ripristinare i ruoli e di dire un No forte alla violenza, anche quella verbale, per non rivivere storie e situazioni che questo paese ha pagato a caro prezzo nel secolo scorso, a partire dal secondo dopoguerra.
La proposta rivolta ai consiglieri di fare proprie le dichiarazioni del Presidente Napolitano, che, ancora una volta ha dimostrato di essere super partes, vero garante della Carta costituzionale, è stata accolta all’unanimità dai rappresentanti dei comuni presenti.
Approvati gli altri punti all’ordine del giorno, in particolare il regolamento per il funzionamento delle due commissioni consigliari, quella della programmazione e servizi associati e quella dell’ambiente e del territorio (quest’ultimo inserito con un emendamento approvato all’unanimità) e la composizione dei cinque membri per ogni commissione, in rappresentanza dei dieci comuni aderenti all’Unione, che, nomineranno il presidente nella seduta di insediamento su convocazione del presidente Lapalombara.
p.di.lena@alice.it
Larino, 16.12.09
DICHIARAZIONI DI NAPOLITANO
"Non alimentare la tensione da entrambe le parti""Si resti ciascuno nei limiti del proprio ruolo. Il Paese deve essere governato serenamente e deve vedere affrontati i suoi tanti problemi". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un'intervista al direttore del Tg2 Mario Orfeo. "All'opposizione spetta controllare, criticare e proporre con tenacia in un Parlamento, che come dice la Costituzione è eletto per cinque anni, quindi non si alimenti tensioni né da una parte cercando scorciatoie, né dall'altra vedendo complotti. Ciascuno faccia la sua parte restando nei limiti fissati in Costituzione".
"No al ritorno di ogni forma di violenza"
"No al ritorno di ogni forma di violenza". E' l'appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un'intervista al direttore del Tg2 Mario Orfeo.
no a qualunque violenza
«Impediamo subito risolutamente che rinascano forme di violenza, che l'Italia in un passato non lontano ha già conosciuto e duramente pagato» ha detto Giorgio Napolitano, in un'intervista al Tg2.
«E' mia convinzione che ci sia stata una esasperazione pericolosa della polemica politica. Bisogna fermarla. E' stato colpito e ferito il presidente del Consiglio e, anche se verrà verificato che si è trattato di un gesto di uno sconsiderato, dobbiamo essere tutti egualmente allarmati». E infine, Napolitano ha aggiunto «In questo momento non ha senso che gli uni diano le colpe agli altri per il clima che si è creato. Bisogna rispettarsi reciprocamente, misurare le parole ovunque si parli».
"Italia più coesa della sua politica esasperata"
La societa' italiana si mostra ''piu' forte e coesa'' rispetto all'immagine di ''esasperato conflitto'' che da' la nostra politica. Lo sostiene il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo al Quirinale gli atleti campioni in specialita' olimpiche.
"Costituzione, le modifiche siano condivise"
"La vitalità della Carta costituzionale dipende anche dalla capacità di attuarne concretamente e costantemente i valori che ne rappresentano i pilastri fondanti, senza che ciò precluda la possibilità di modificare norme della sua seconda parte, al fine di adeguarne indirizzi e istituti ai cambiamenti della società, in un percorso condiviso e attento ai complessivi equilibri istituzionali": lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
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