Successo del seminario sull’olio
Successo del seminario sull’olio Tanta curiosità e attenzione al seminario sull’olio condotto dal fondatore e Presidente onorario dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, Pasquale Di Lena, che ha raccontato il percorso di millenni di anni dell’olivo nel Mediterraneo dove, ancora oggi, ha il primato mondiale della produzione (95%) e del consumo (85%), nonostante la sua recente emigrazione verso altri mari ed altri Paesi.Un percorso inarrestabile grazie alla fama ed alla bontà del suo olio, in particolare quello extravergine, a dimostrazione della attualità e della modernità di questo prodotto che, forte del suo grande passato e delle sue peculiarità, ha un grande futuro davanti a sé. Nel momento in cui altri milioni di consumatori, da poco partecipi del mercato globale, hanno la possibilità di conoscerlo e degustarlo e di capire le virtù salutistiche di questo prodotto che il mondo conosce come elemento centrale della “dieta mediterranea”, cioè del mangiare sano, che è la nostra cultura gastronomica.Tutto sta nel saper comunicare l’olio, la sua storia, le sue virtù, i territori che rappresenta e i tanti produttori con la loro passione e le mille fatiche per offrire la qualità. Una premessa necessaria prima di passare alla degustazione guidata da Di Lena di sei oli, di cui cinque dop:un Garda orientale, dei Frantoi Redoro di Grezzana, in Provincia di Verona; un Gentile di Larino “Cluentio” della Cooperativa Olearia di Larino, in Provincia di Campobasso; uno delle Colline Salernitane “Vetrano” dell’Azienda agricola Marino di Acquara, in Provincia di Salerno; un “Castel Del Monte” Terra di Bari dell’Azienda Pellegrino di Andria;un olio extravergine di Oliva dell’azienda Perrone di Dolianuova, su uno degli Altipiano dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria e per chiudere, un Monte Iblei “Siculum” dell’azienda agricola Villa Ponte di Chiaramonte Gulfi, in Provincia di Siracusa.Una degustazione che ha confermato l’importanza di introdurre il popolo tedesco alla cultura dell’olio ed alla qualità garantita dalle dop e igp, i marchi dell’Ue, dimostrando che l’obiettivo che si era posto la Maratona del gusto e delle bellezze d’Italia è stato raggiunto.
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