E IL PD DI TERMOLI FINI' SULLE PAGINE NAZIONALI

dal sito www.larinoviva.it

La notizia del rifiuto della tessera al sindaco di Termoli da parte della coordinatrice territoriale, Antonella Occhionero ( un nome difficile da dimenticare), è apparsa su La Repubblica on line e non poteva essere diversamente, visto che, secondo il pensiero di chi, come noi, per mestiere fa il vento ed è costretto a soffiare da una parte all’altra, la gente che pensa (sempre meno per nostra sfortuna) ritiene questo affronto ancora più grave di quello fatto a Beppe Grillo.
Perché gratuito e inspiegabile, frutto di ripicche e vendette personali, che un grande partito deve sconfessare. L’avevamo detto al commissario, on. Bocci, che la sua iniziativa avrebbe fatto dato spazio a un mare di guai e lo abbiamo detto con la certezza di chi conosce i personaggi che fino ad ora hanno avuto in mano il partito per portarlo alla rovina.
In un partito che ha a cuore ideali e valori morali, i soli che non possono entrare, sono i delinquenti, i criminali, gli affaristi, quelli che stanno dentro e provano a fare i dirigenti per condizionare la vita del partito sulla base di ordini ricevuti da gente avversa, in parole povere i collaborazionisti; quelli che lo utilizzano solo per la propria carriera e, una volta acquisito un ruolo di consigliere di questo o quella istituzione, si accordano per non fare l’opposizione e vivere nella pace del silenzio e delle retribuzioni; quelli che restano colpiti sulla via di Termoli, di Pozzilli o di Bojano da assessori o presidenti di nuclei industriali e si accordano o diventano adepti di questa o quella organizzazione occulta.
Ci metterei anche quelli che non capiscono molto dove sono collocati e cosa dovrebbero fare per rendersi utili alle iniziative che il partito intende portare avanti per far crescere la sua influenza e la popolarità.
Beh! Secondo noi se è vero che il no a Greco, sindaco eletto anche da quelli che sono oggi nel Pd, e non l’ultimo delinquente di Termoli, l’ha deciso la Occhionero e quanti già consiglieri comunali si volevano vendicare, per essere stati azzerati proprio da chi ora voleva entrare nel Partito, allora è ancora più grave.
In questo caso sono questi da invitare a uscire con “un prego, grazie si accomodi”, perché se restano e continuano ad esprimere le proprie volontà fanno solo del male, al Partito, visto che non sanno chi ci deve stare e chi non ci deve stare, a partire da loro.
Come sempre tutto ha un insegnamento: quello dato dai buttafuori del circolo di Termoli serve a far capire che non basta la bravura di questo o quel dirigente e nemmeno la sua nomina a segretario, ai vari livelli, del Partito, se la struttura è stato toccata dal tarlo che, indisturbato da altri tarli, è arrivato in fondo a completare la sua opera.
E allora, non è meglio ricominciare dando ai cittadini la parola e/o, anche, l’esempio di come ci si deve comportare, lasciando i tarli a rosicchiare solo pezzi di legno che non hanno più significato e non servono più a nulla.
Ci pensi, on. Bocci, se è vera la sua voglia di far ripartire il Pd nel Molise. Anzi, se vuole un consiglio, invece di intervistare quelli che sono rimasti inchiodati alla sedia , chiami le persone che questi signori, in un modo o in un altro, hanno costretto ad allontanarsi.
Lo faccia e vedrà che non se ne pentirà.
U faùneie , 27 luglio 2009

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