Porte aperte ai giovani
Editoriali di Pasquale Di Lena
Dare vita ad un forum permanenete, "Agricoltura e sicurezza alimentare" per pensare e promuovere l'agricoltura del futuro. E’ questa l’idea degli ex allievi dell’Istituto agrario di Larino, che, la scorsa settimana, hanno voluto onorare i 50 anni di questa istituzione, unica nel Molise, con un incontro con esperti e rappresentanti istituzionali. Era stato invitato l’attuale Ministro dell’agricoltura, on. Luca Zaia, protagonista del G8 agricoltura, per illustrare i 13 punti della dichiarazione finale dei Ministri che hanno partecipato al vertice. Sono seguiti i saluti dei rappresentanti istituzionali del Molise, il contributo di Don Silvio Piccoli e l’intervento conclusivo del Prof. Cannata, Rettore dell’Università del Molise. Ma veniamo a quanto è emerso.Nella sua lettera di saluto e di augurio per il compleanno dell’Istituto, il Ministro dell’Agricoltura, On. Zaia, dopo aver fatto riferimento all’importante compito di questa scuola di formare i giovani che un domani si occuperanno di agricoltura e agroalimentare, settori in cui c’è sempre più bisogno di professionisti per vincere le sfide del futuro, ha sottolineato l’importanza degli impegni presi, alla fine di aprile nel trevigiano, dal vertice dei Ministri che saranno posti all’attenzione del prossimo G8, in programma in Abruzzo.In particolare si è soffermato sulla possibilità dell’agricoltura di essere realmente volano della crescita e della ripresa del nostro sistema economico, proprio perché risorsa strategica della nostra economia, soprattutto per le produzioni di qualità, che essa riesce ad esprimere, e dentro le quali ci sono la storia, l’identità e le tradizioni di un territorio.In questo senso una agricoltura che deve riaprire le porte ai giovani e dare loro la possibilità di lavorare in questo settore.Un pari ragionamento è stato fatto dall’assessore regionale dell’agricoltura, Nicola Cavaliere, anch’egli - non potendo essere presente - con una nota scritta per auspicare all’Istituto agrario di Larino la continuità nell’opera di formazione, insieme alla Università del Molise, di schiere di giovani studiosi e di tecnici qualificati sui quali poter investire per programmare il futuro.A questo punto la risposta degli ex allievi - fatta propria dalla direzione dell’Istituto - è arrivata immediata con la proposta di un Forum Permanente su “Agricoltura e Sicurezza alimentare”, gestito dagli ex allievi e dalla loro Associazione, in stretta collaborazione con l’Università del Molise, per fare dell’Istituto un punto di incontro dei giovani studenti, dei diplomati e laureati, esperti e studiosi. Il luogo dove sviluppare le numerose e fondamentali tematiche affrontate dal vertice e rendere, così, le proposte avanzate, impegno, perché non restino, come è già successo nel passato, semplici enunciazioni, ma fatti concreti in grado di rilanciare l’agricoltura e di riportarla al centro del discorso, con tutte le sue espressioni di modernità. Come i valori propri della ruralità, che non sono solo economici; la sostenibilità dello sviluppo; la salute; la salvaguardia e la tutela del territorio, con le sue fondamentali risorse, prima fra tutte l’acqua, e, non ultimo, il fatto che l’agricoltura vuol dire cibo, in un mondo dove un miliardo e mezzo di persone soffre la fame e dove ogni giorno migliaia di ettari di superficie agricola viene a mancare per la incapacità di programmare il domani e per la mancanza di solidarietà. Su questi temi si è soffermato l’intervento puntuale di Don Silvio Piccoli e del Presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D’Ascanio, che è stato anche il primo ad aderire alla proposta degli ex allievi di un “Forum”, seguito dal sindaco della città di Larino, Guglielmo Giardino, e dalla On. Sabrina De Camillis, membro della commissione agricoltura della Camera dei Deputati. Ma chi è entrato più nel merito della proposta è stato, nel suo intervento conclusivo, il magnifico Rettore della Università del Molise, Prof. Giovanni Cannata, quando ha parlato di una opportunità, che ha significato se coinvolge soprattuttto gli studenti e li rende protagonisti quando lasceranno la scuola, per esprimere professionalità e dar vita a quelle nuove imprese di cui ha bisogno l’agricoltura del futuro. Uno strumento da realizzare nell’Itagrario di Larino con la Università che darà quanto è necessario per definire un programma che mette insieme la scuola, le istituzioni e il mondo agricolo, in modo da dare vita ad un vero e proprio laboratorio di idee, proposte ed iniziative. Non succede spesso di uscire da un incontro con un risultato importante come quello di fare di una proposta l’occasione, non solo per un confronto, ma per costruire e realizzare uno strumento, che serve ai tre assi, di cui parlava il Rettore Cannata, al Molise ed al Paese.Si tratta ora di trasformare in progetto la proposta e di lavorare per l’acquisizione di nuove adesioni, a partire dalla Regione e dall’Unioncamere del Molise, e, anche, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per ringraziare il Ministro Zaia che, con la sua lettera di saluto, ha stimolato la proposta di un luogo di incontro e di confronto su “Agricoltura e Sicurezza Alimentare”. Tutti d’accordo per la scelta dell’Istituto agrario di Larino, la città che ha visto nascere l’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio e che esprime, con le sue tre varietà di olivo (“Gentile” e “Saligna o Salegna” di Larino e la oliva San Pardo) un personale contributo al primato italiano della biodiversità nel campo olivicolo.di Pasquale Di Lena 30 Maggio 2009 TN 21
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