Fa tappa a Vienna la maratona del gusto e delle bellezze d’Italia

Il gioco di squadra premia. Campioni dell’agroaliemtnare e delle sport insieme per un’iniziativa organizzata dalla Federazione nazionale di atletica leggera, dall’Enit e dall’Ice
di Pasquale Di Lena

La “Maratona del gusto e delle bellezze d’Italia”, l’iniziativa voluta dalla Fidal e realizzata dalla sua Casa Italia” con la partecipazione e collaborazione dell’Enit e dell’Ice, l’abbiamo già raccontata con Teatro Naturale, sin da quando è nata come idea e poi avviata con la presentazione a Roma e le prime due tappe di Francoforte e Monaco di Baviera, in Germania. In questa settimana, precisamente martedì 26, la terza tappa che ha visto protagonista la capitale austriaca, Vienna. Una tappa significativa, animata e guidata da due grandi campioni dello sport e dell’atletica leggera italiana, due maratoneti dop, l’olimpionico di Atene e medaglia d’oro ai campionati europei di Goteborg, in Svezia, Stefano Baldini, e il grande vincitore della maratona di New York, Giacomo Leone, oggi bravissimo dirigente della Fidal. Non hanno perso una battuta dell’intensa giornata organizza al Mariott, nel centro di Vienna, che ha aperto con un coktail di benvenuto a base di prodotti dop e igp delle Regioni Veneto, Campania e Molise, delle Province di Bolzano e di Ragusa, della Città di ReggioCalabria, con abbinamenti del territorio, ma anche tra i diversi territori, per significare che una buona ricotta del latte che produce la mozzarella di bufala dop può esaltare ancor più il delicato sapore dello speck dell’Alto Adige Igp, o che un olio extravergine dop Molise, del Garda o dei Monti Iblei, in provincia di Ragusa, riesce a rendere la “Casatella trevigiana” dop un sospiro di bontà che è difficile da dimenticare. E, poi, i sottoli, sotaceti e la deliziosa ‘Nduja di Reggio Calabria e i salumi di Amori e Sapori del Molise, tra i quali la mitica Ventricina, il salume che si scava e non si taglia. Senza dimenticare i vini dei territori prima citati e di quelli delle Marche e dell’Abruzzo, dallo Spumante Lessini – Durello, del Veneto ai bianchi, rosati e rossi, che hanno riscosso un grande successo.Al coktail di apertura ha fatto seguito un incontro sul valore ed il significato delle Denominazioni di origine, sia Dop che Igp, che danno all’Italia primati con il 21% dei riconoscimenti europei ( 115 dop e 62 igp, pari a 177 riconoscimenti su 844 ad oggi riconosciuti dalla Unione europea). Più dei francesi (160), della Spagna (121), del Portogallo (114) e della Grecia (86), con il Mediterraneo, quindi, a far da padrone, con ben 658 riconoscimenti sugli 844 totali della intera Ue, prima citati.In un mercato globale la possibilità di dare al consumatore punti certi di riferimento, contrassegnati da un marchio che sta a significare che il prodotto è dop o igp, cioè frutto di un percorso che porta al riconoscimento di ogni singolo prodotto ed alla pubblicazione di un disciplinare di produzione, al quale si devono attenere i produttori, ma non basta, ai controlli, perché tutto sia stato fatto nel rispetto delle regole, è un fatto che riveste una importanza fondamentale sotto l’aspetto del marketing, proprio perché offre le garanzie di cui ha bisogno oggi il consumatore. La tracciabilità del prodotto e, sapendo che dietro ogni prodotto c’è un territorio, la valorizzazione dell’origine della qualità. In questo senso un prodotto inimitabile perché inimitabile è il territorio e le risorse che esso esprime, in particolare, l’identità del produttore che, con la sua intelligenza e la sua fatica, la sua memoria e la sua passione, la sua sensibilità, riesce ad esprimere al meglio questo territorio.Sta in questo ragionamento e in questo in questo incontro, il cuore e l’anima della “Maratona”, che abbiamo messo nelle mani della Fidal e della sua Casa Italia. Un’idea subito ripresa da altri enti e da agenzie che l’hanno trasmessa a altre federazioni e eventi sportivi.L’esperienza ci dice che le idee hanno un’anima e che se quest’anima non riesce ad esprimersi al meglio chi ci rimette è il progetto che non porta ai risultati sperati. Anche la “Maratona”, in questa sua terza tappa, ha mostrato, nonostante l’anima, che aveva bisogno di rodaggio e che essa sta per terminare con la prossima tappa di Amburgo il prossimo 23 giugno, per arrivare puntuale alla sua conclusione a Berlino, nel corso dei campionati del mondo di atletica leggera. Una iniziativa che, non solo ha dato il via a un nuovo discorso promozionale, ma che significherà uno straordinario contributo alla crescita della cultura della qualità del cibo e che servirà al mondo dello sport per raggiungere successi e primati, soprattutto per promuovere e rendere sempre più comune la pratica sportiva; al mondo della produzione e della gestione del territorio per rendere i prodotti vincenti sui mercati e sempre più testimoni di territori che, dappertutto, sanno mostrare un ricco patrimonio di natura, cultura e coltura, che, messi insieme, possono significare turismo di qualità. Una cultura, quella del cibo, che ha significato con l’uso delle eccellenze delle nostre produzioni agroalimentari. E per questa crescita della cultura è stata organizzata una degustazione guidata dell’olio extravergine di oliva, necessaria per gustare e scegliere la qualità. Una degustazione partecipata con i nostri due campioni di maratona che hanno contribuito, parlando della loro alimentazione ( entrambi 38enni, con Baldini ancora competitivo sulla distanza dei 10 mila metri) e, in particolare della centralità dell’olio extravergine di qualità, a trasformare l’iniziativa in un successo testimoniato da applausi. E Baldini ha ricordato il primo seminario al quale ha partecipato, quello di Goteborg che, oltre a rendere la sua vittoria liscia come l’olio, ha dato l’idea messa a fuoco ai campionati del mondo di Osaka, che è alla base della “Maratona”.A chiusura di questo seminario e di quello sul turismo, l’incontro dei giornalisti e degli operatori, con i produttori delle tante eccellenze e le agenzie di viaggio. La conclusione della giornata, con la proposta di piatti e nuovi abbinamenti a tavola e le degustazioni offerte da un ricco buffet: Riso Vialone Nano di Verona Igp, tostato con un Lessini-Durello doc. e arricchito dei sottili sapori della Casatella Trevigiana dop; Paccheri di Gragnano al pomodoro San Marzano Doc e una pasta al farro mantecato con Caciocavallo dop al tartufo del premiato Caseificio Di Nucci di Agnone, per chiudere con le delicate grappe dell’Alto Adige, perfette con i cioccolati di Modica, i dolci a base di miele e marmellate della provincia di Ragusa.Non hanno appesantito la bella serata, anzi l’hanno arricchita di significati, i saluti, per niente formali, dei dirigenti Manzo e Ventresca degli uffici Enit e Ice, operativi in Austria, dell’Ambasciatore italiano, Dr. Massimo Spineti, che ha espresso parole di elogio per l’iniziativa, e del Presidente della Federazione austriaca di atletica leggera, ai quali hanno risposto egregiamente, con parole altrettanto sincere, il neo Segretario Generale della Fidal, Riccardo Montabone e il responsabile di Casa Italia, Avv. Mario Ialenti e i rappresentanti della Città diReggio Calabria, assessori Sidani e Agliano e, a nome del Presidente Bassolino e dell’Assessore Cozzolino della Regione Campania, Francesco Del Vecchio.Ed ora, come dicevamo, a Amburgo per continuare a parlare di dop e igp e per un’atra degustazione guidata, questa volta dei formaggi dop dell’Alto Adige, del Veneto, del Molise e della Campania.
di Pasquale Di Lena 30 Maggio 2009 TN 21 Anno 7

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