terremoto
Non abbiamo niente da dire di fronte ad una tragedia di enormi proporzioni come quella che ha colpito L’Aquila e i paesi dell’epicentro, l’Abruzzo. Perché non abbiamo parole per esprimere tutto il nostro dolore per le vittime, i feriti, i sopravvissuti che oggi hanno bisogno di un pasto per mangiare e di un posto per dormire, dopo aver perso tutto.
Abbiamo ancora nella memoria il senso dell’impotenza di fronte alla furia devastante del terremoto dell’ottobre 2002 e il boato della scossa; il disagio di una vita che diventa altra cosa dopo una esperienza che ti porta a stare lontano dalla tua casa.
Parole, oltretutto, che non servono in questo momento, ma solidarietà, tanta solidarietà che ci spetta esprimere e far esprimere, prendendo noi di Larino viva iniziative adeguate perché si possa dare una mano a chi ora ne ha bisogno.
Abbiamo ancora nella memoria il senso dell’impotenza di fronte alla furia devastante del terremoto dell’ottobre 2002 e il boato della scossa; il disagio di una vita che diventa altra cosa dopo una esperienza che ti porta a stare lontano dalla tua casa.
Parole, oltretutto, che non servono in questo momento, ma solidarietà, tanta solidarietà che ci spetta esprimere e far esprimere, prendendo noi di Larino viva iniziative adeguate perché si possa dare una mano a chi ora ne ha bisogno.
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