TOTO'
È rimasta famosa la scena in cui Totò veniva preso a schiaffi e non reagiva e a chi gli chiedeva del perché di questa sua indifferenza, rispondeva “ma io mica mi chiamo Pasquale?”
Una scena che, da quando Larino ha riscoperto la passione per il suo ospedale, si va ripetendo con una serie di personaggi che, presi per la giacca alla domanda “ma la colpa della situazione di quasi chiusura dell’ospedale di chi è?” La risposta ricorrente è “ma io mica mi chiamo Pasquale?” Personaggi di spessore come il sindaco, il vicesindaco e qualche altro collaboratore, come l’onorevole, e, anche, come qualche vecchio amministratore trombato insieme a un fascio di vecchi politici in affanno, i consiglieri regionali del territorio e altri ancora. Ognuno con la stessa risposta, quasi concordata, “ma io mica mi chiamo Pasquale?”
Come a voler far credere che la colpa della chiusura dell’ospedale è colpa di Pasquale.
Anzi ci sono alcuni, che, per averne ricevuti troppo nella loro vita, non sopportano gli schiaffi, così, si mettono a gridare per dire apertamente, in apparenza convinti solo per risultare credibili, che la colpa è di Pasquale. E così, “la colpa è di Pasquale” è tutte na vòce decenne, che circola da tempo, più per il Pian S. Leonardo che per il centro storico, e trova il consenso di quelli che hanno la pratica di credere che l’asino vola, ma solo per dare un senso al tempo che passa, inesorabilmente, ora dopo ora.
Quando, ancora questa mattina alle prese con la fredda, terribile tramontana (maiellèse), abbiamo provato a dire “ma non è di Michele Iorio e del suo cattivo governo?” la risposta immediata è stata “è di Pasquale e non si discute, perché è lui che ha suggerito a Iorio come chiudere l’ospedale!” E noi increduli, abbiamo soffiato “Allora Iorio si fa guidare da Pasquale!” E lei con voce tagliente “ma non solo Iorio, amico caro, tutti quelli che ce l’hanno con l’ospedale. e non solo.. .”
“Vuoi dire – abbiamo incalzato – che non c’è solo l’ospedale?”
“C’è l’ospedale – ha proseguito con un sottile filo di voce – è tornata la Fruttagel, domani il rischio è il tribunale.”
Vuoi dire – riprendendo un po’ di fiato - che la colpa è sempre e solo di Pasquale?”
“La colpa, sì – ha ribadito - è sempre e solo di Pasquale”
“Anche – abbiamo chiesto – la possibile scelta del Molise come sito del nucleare?”
A questa nostra domanda un attimo di perplessità, e poi” ma cos’è il nucleare?”
“Il maledetto imbroglio – abbiamo risposto, ricordandoci dell’estate scorsa – denunciato da Pasquale”
Non capisco – ha gridando scappando – cosa stai dicendo e dove vuoi arrivare. Sì anche l’idea del nucleare è colpa di Pasquale”
Toh! A seguire una lunga pernacchia, anzi, “pernacchio”, per citare Totò.
U faùneie
Una scena che, da quando Larino ha riscoperto la passione per il suo ospedale, si va ripetendo con una serie di personaggi che, presi per la giacca alla domanda “ma la colpa della situazione di quasi chiusura dell’ospedale di chi è?” La risposta ricorrente è “ma io mica mi chiamo Pasquale?” Personaggi di spessore come il sindaco, il vicesindaco e qualche altro collaboratore, come l’onorevole, e, anche, come qualche vecchio amministratore trombato insieme a un fascio di vecchi politici in affanno, i consiglieri regionali del territorio e altri ancora. Ognuno con la stessa risposta, quasi concordata, “ma io mica mi chiamo Pasquale?”
Come a voler far credere che la colpa della chiusura dell’ospedale è colpa di Pasquale.
Anzi ci sono alcuni, che, per averne ricevuti troppo nella loro vita, non sopportano gli schiaffi, così, si mettono a gridare per dire apertamente, in apparenza convinti solo per risultare credibili, che la colpa è di Pasquale. E così, “la colpa è di Pasquale” è tutte na vòce decenne, che circola da tempo, più per il Pian S. Leonardo che per il centro storico, e trova il consenso di quelli che hanno la pratica di credere che l’asino vola, ma solo per dare un senso al tempo che passa, inesorabilmente, ora dopo ora.
Quando, ancora questa mattina alle prese con la fredda, terribile tramontana (maiellèse), abbiamo provato a dire “ma non è di Michele Iorio e del suo cattivo governo?” la risposta immediata è stata “è di Pasquale e non si discute, perché è lui che ha suggerito a Iorio come chiudere l’ospedale!” E noi increduli, abbiamo soffiato “Allora Iorio si fa guidare da Pasquale!” E lei con voce tagliente “ma non solo Iorio, amico caro, tutti quelli che ce l’hanno con l’ospedale. e non solo.. .”
“Vuoi dire – abbiamo incalzato – che non c’è solo l’ospedale?”
“C’è l’ospedale – ha proseguito con un sottile filo di voce – è tornata la Fruttagel, domani il rischio è il tribunale.”
Vuoi dire – riprendendo un po’ di fiato - che la colpa è sempre e solo di Pasquale?”
“La colpa, sì – ha ribadito - è sempre e solo di Pasquale”
“Anche – abbiamo chiesto – la possibile scelta del Molise come sito del nucleare?”
A questa nostra domanda un attimo di perplessità, e poi” ma cos’è il nucleare?”
“Il maledetto imbroglio – abbiamo risposto, ricordandoci dell’estate scorsa – denunciato da Pasquale”
Non capisco – ha gridando scappando – cosa stai dicendo e dove vuoi arrivare. Sì anche l’idea del nucleare è colpa di Pasquale”
Toh! A seguire una lunga pernacchia, anzi, “pernacchio”, per citare Totò.
U faùneie
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