BRAVO PETRAROIA, BRAVO TERZANO
Il sangue frentano, riferito a Terzano che non ha votato con la sua maggioranza, non mente, viene fuori nelle occasioni importanti, quando ci sono da prendere decisioni vitali per il nostro territorio, il nostro Molise.Un esempio per tutti noi, soprattutto per quanti, ultimamente hanno dato la propria adesione al Cosib.Il centro destra, con Iorio che deve recuperare punti nei confronti di Berlusconi, non poteva che respingere l’iscrizione urgente e l’immediata discussione della mozione nel corso della seduta del consiglio regionale di questa mattina, preparata dal consigliere Petraroia, il solo che fa opposizione in Regione.Berlusconi, questo nostro infinito padrone, che ha un debole per i soldi ed il potere (uno più ne ha e più ne vuole), come molti sanno, è indispettito da Iorio dopo la pagina del quotidiano La Repubblica sulla dinastia ben sistemata del nostro governatore, e, prima ancora, la faccenda del buco nero della sanità molisana (Black hole), con decine di indagati felici e contenti, per niente preoccupati; poi la questione del forte indebitamento e, via via dicendo, in un intreccio che non ha soluzioni di continuità.Tutto nella normalità, per noi nessuna meraviglia, visto che le decisioni di rendere il Molise sito di una centrale nucleare e, in subordine, di scorie nucleari, sono state prese da tempo, subito dopo l’insediamento del governo Berlusconi e gli annunci del neo Ministro Scaiola di dieci, venti centrali nucleari (minuti mazzi di asparagi) e poi ancora di Berlusconi, nell’incontro dei grandi della terra, che hanno parlato di un centinaio di centrali nucleari, tanto da portare, non L’Unità, ma il giornale dei padroni, IlSole24Ore, a definire quell’incontro, “l’incontro delle teste vuote”. Se non sbagliamo, si era nel pieno dell’estate, quando sono stati preparati una serie di decreti legge che portavano ad un solo obiettivo: avere le mani libere da decisioni di enti locali, Regioni, per procedere senza intralci, in barba ai principi della Costituzione (non a caso il grande attacco, di qualche settimana fa, come prima grande prova per vedere la reazione) e delle regole democratiche.È la lettura di questi fatti che ci ha portati a porre l’attenzione sulla decisione frettolosa del neo governo Giardino di adesione al Cosib, il Consorzio di gestione del nucleo industriale di Termoli, con la motivazione che bisognava recuperare il tempo perso da 40 anni di autoesclusione da uno strumento che ha dato molto ad altri e poco a Larino e, con l’altra, ancora più banale, che, visto che l’avevano fatto gli altri comuni dell’Unione del Basso Biferno, non era il caso di rimanere isolati. Conoscendo i soggetti protagonisti dell’atto di giunta, in primo luogo il sindaco Giardino ed il suo vice, c’è da credere nella loro buona fede, ma non in quella di Iorio e Vitaliano, che hanno avuto l’ordine di procedere per preparare il terreno, in modo da non avere problemi di insediamento. Tant’è che ancora oggi continuano a dire che l’adesione al Consorzio non comporta la messa a disposizione dei terreni comodi delle Piane di Larino, visto che sarà sempre Larino a decidere della loro destinazione. Ancora una volta ingenui, così come quando si sono fidati di Michele Iorio e della parola data di non toccare l’ospedale o di adoperarsi per risolvere la questione Fruttagel! Si ingenui e creduloni!Sulla base di questi ragionamenti e atteggiamenti, hanno respinto una mozione dell’opposizione che chiedeva solo di soprassedere.Dire, anche in questo caso, che avevamo ragione non è per niente una consolazione, ma motivo di rabbia per la scarsa, o nulla, autonomia decisionale che continua a mostrare la classe dirigente di questa nostra città.Lo dimostra il silenzio di quegli uomini e di quelle forze che si definiscono di opposizione, ma che vivono un sereno rapporto con questa maggioranza così brava ad eseguire gli ordini, vedi quelli che sono stati dati per l’ospedale.Sappiamo bene di risultare antipatici alla maggioranza e a questi signori in costante campagna elettorale, ma la verità è la verità e si sa che fa male a chi ha interesse di non ascoltarla.Di fronte alle notizie ormai certe del governo Berlusconi, poste sotto silenzio dalle sue televisioni, dai suoi giornali e dai suoi giornalisti, almeno fino alle elezioni europee, bisogna agire subito e non dare tregua, anche per scovare e far venire a galla quanti cercano di legarsi a qualche roccia dei bassifondi. L’esempio della Turbogas e l’ambiguità degli amici di De Benedetti tornano in mente in questo momento. Intorno a miliardi e miliardi di euro la tentazione è forte per tutti.Ritornare, per quanto riguarda Larino, di nuovo ad un consiglio comunale monotematico, aperto a tutte le istituzioni ed ai cittadini del Basso Molise, alle forze politiche e sociali, per convincere Giardino e la sua giunta che è meglio soprassedere sulla decisione di adesione al Cosib, ma, anche, per dire ai sindaci dei comuni che vi hanno aderito ultimamente, che è bene un ripensamento sulla loro adesione. I territori di questo nostro Basso Molise e del Molise intero, sono importanti per la nostra principale risorsa, l’agricoltura, e per l’immagine di una realtà che deve giocare le sue carte sul turismo e lo sviluppo locale. E’ l’unica possibilità che ha.Una decisione che serve anche per non diventare complici di chi li ha convinti ad aderire mentendo sulle finalità, che, come è ben chiaro ora, hanno un solo obiettivo: azzerare questa parte del Molise con scelte che servono solo per arricchire i grandi speculatori di cui il governo Berlusconi ha dimostrato di essere portatore.
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