Post

Tufara, l'olio, l'olivo e il sogno del domani

Immagine
Non so se è già moda, ma so, se non ancora lo è, che presto verrà il tempo in cui si parlerà sempre più di abbinamento dell’olio al cibo, cotto o crudo, e quando ciò accadrà si parlerà soprattutto di oli e sempre meno di olio. Stanno per nascere, in Italia e nel mondo, generazioni di educatori di Olio di oliva (non solo assaggiatori), che spiegheranno le origini della qualità di un olio, - nel senso di territorio, varietà e professionalità del produttore -   delle sue preferenze e delle sue scelte, in cucina e a tavola. So che qualche sera fa di questa seconda metà di luglio mi sono ritrovato dentro un Castello Longobardo , nato come Fortezza, a vivere sulle sue terrazze, che: da una parte, dominano la piazza e la Collina che ombreggia la chiesetta di San Giovanni l’Eremita , un antesignano di Francesco di Assisi, vissuto a cavallo dell’XI secolo, che è nato qui e morto,   a Foiano, in provincia di Benevento; dall’altra le scalinate che affiancano la Chiesa di San Pietro e Paolo

il Trattato Ue-Canada, il Ceta, al centro di un confronto alquanto noioso

Immagine
La pochezza culturale e politica che vive il nostro Paese è stata ben rappresentata ieri sera sulla 7 nel corso del confronto   sui trattati, il Ceta (Ue – Canada) in particolare, tra il Ministro Di Maio e il presidente della Confindustria, Claudio Boccia. Entrambi abili nel parlare ma poco nel dire, visto che il primo, già parlamentare nella scorsa legislatura con il compito di vicepresidente della Camera, quando ha detto, con molti altri, No al Ceta, ora vuole capire prima di esprimersi   e fare esprimere il governo. Capire, soprattutto, cosa succede per il grano canadese impestato da glifosate (secca tutto), un veleno che la Monsanto (oggi Bayer) ci ha abituato a digerire, e cosa succede con la carne ottenuta con gli antibiotici. A tale proposito, sia il presidente della Confindustria che, timidamente, il conduttore Mentana, hanno fatto presente che i canadesi non sono poi così malati.     Il presidente della Confindustria, a sostegno del suo Sì al Ceta, ha ripetuto fino alla

Mezzo milione di pagine visualizzate

Immagine
non so se entro stasera o domani il mio Blog, silenzioso e discreto, festeggerà il mezzo milione di pagine visualizzate ed io sono contento di questo suo importante traguardo raggiunto. Ha parlato del Molise e di Larino; del territorio e delle sue risorse e i suoi valori, in particolare dell'Agricoltura; del clima e delle sue ragioni per sentirsi offeso; della cattiva stella che illumina il mondo moderno per colpa di un sistema, il neoliberismo, che, per il dio denaro, è solo capace di distruggere, a partire dal globo; della rassegnazione, che soffoca la necessità di reagire e combattere per un nuovo domani, che ha come bandiera quella della pace, dell'uguaglianza, della solidarietà e reciprocità. Ha parlato con il cuore e la mente dell'amico Orangutan, il più pacifico degli esseri viventi, che si ribella scagliandosi contro una ruspa che sta abbattendo gli alberi della sua foresta (la sua casa) per fare posto a coltivazioni di palma che danno olio all'industria a

«Italico», un fantasma che spaventa l’olio italiano

Immagine
L’annuncio della firma del contratto di filiera per l’olio d’oliva italiano firmato da Coldiretti, Unaprol, Federolio e Fai (Filiera agricola italiana) ha scatenato polemiche senza esclusione di colpi.  Il contratto riguarda 10.000 tonnellate di olio extravergine made in Italy che Federolio si impegna a ritirare a un prezzo base di 4,30 euro/litro più eventuali maggiorazioni di 0,30-0,60 euro/litro legate alla qualità . Foto di Pasquale Di Lena A parte le critiche sul prezzo , ritenuto da molti rappresentanti del mondo olivicolo troppo basso, a dare fuoco alle polveri è stata l’ipotesi di creare un olio chiamato «Italico» , contenente «una percentuale di ottimo prodotto nazionale da fissarsi campagna per campagna secondo la disponibilità euna di olio non italiano che dovrà comunque rispondere a verificabili e documentati requisiti di eccellenza; sarà assoggettato a controlli effettivi e severi». Queste le parole del presidente di Federolio Francesco Taba

Contro il mito della transumanza

Immagine

LA FONTE DI LUGLIO-AGOSTO, UN PIACERE LEGGERE

Immagine

A Tufara, domenica 15 Luglio, per gustare una Cena Medioevale.

Immagine
Andare a vivere una serata con una cena medioevale, nel bel paese di Tufara, è per me una bella occasione per rincontrare tanti cari amici, uno più ospitale dell'altro. Sì, è bello per me tornare a Tufara, il paese di un santo del XII sec., San Giovanni, noto come San Giovanni da Tufara, dove si svolge una delle tante, belle e uniche tradizioni che caratterizzano questo piccolo nostro grande Molise, l'antica tradizione carnevalesca del Diavolo. Una giornata di cortei sfilate, ricca di significati. Bello tornare a vedere il paesaggio, segnato da "vigne" e olivi, che scorre lungo il Fortore per andare a confondersi con quello della Puglia e con quello della Campania, e, al centro di questo spettacolo paesaggistico - ambientale, il paese raccolto intorno alla sua piccola piazza, dominata dall'alto dall'antico Castello Longobardo, sulla strada di collegamento della provincia di Foggia con quella di Benevento, non lontana dall'antico tratturo il Celano -