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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

LA DELEGAZIONE DI ISERNIA DELL’ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA PRESENTA IL LIBRO “DON LUIGI-SFIDE E PASSIONI”

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Sarà a Isernia, dopo Termoli e Campobasso, la prossima presentazione del libro “Don Luigi – Sfide e Passioni” , un’autobiografia del fondatore dell’azienda Di Majo Norante, in Campomarino.   Questo terzo appuntamento in Molise, organizzato dalla Delegazione di Isernia dell’Accademia Italiana della Cucina, è in programma giovedì 30, ore 17, presso la Sala riunioni del MUSEC (palazzo della Provincia). Un altro incontro per conoscere ancora meglio, attraverso il racconto asciutto della sua vita, raccolto nel libro edito dalla Iannone Editore di   Isernia, il napoletano Luigi di Majo. Le sue esperienze di direttore, appena laureato, di due aziende agricole in Brasile; l’impegno politico-sindacale dopo i cinque anni vissuti tra San Paolo e Rio de Janeiro; l’esperienza fatta come amministratore della Cassa per il Mezzogiorno . La presentazione, occasione, anche, per conoscere la storia di un molisano di adozione, grazie all’incontro con la sua futura moglie, Anna Maria Norante

L'export agroalimentare italiano va a gonfie vele? E' miopia strategica

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In questo senso i dati del terzo trimestre delle export dell’agroalimentare italiano se, da una parte fanno esultare, dall’altro fanno riflettere e, anche, preoccupare. Esulta il Ministro dell’Agricoltura Martina e dice “il sorpasso in valore della Francia in Usa non ci preoccupa”. Così l'Italia va a sbattere La Danimarca ha deciso di rendere, nel corso dei prossimi dieci anni, tutto il suo territorio sostenibile e di fare entrare sul suo mercato solo prodotti biologici. Una notizia importante per un Paese come l’Italia che ha nelle eccellenze agroalimentari dop e igp un suo punto di forza. Non a caso è l’Italia che sale e salirà (se non le cancellano) sul podio più alto dei riconoscimenti Dop e Igp, cioè dei prodotti che hanno nell’origine (il territorio) la qualità, frutto anche della memoria e della passione dei bravi coltivatori e dei trasformatori. Una posizione di vantaggio che fino ad ora non è mai stata sfruttata in mancanza di una programmazione che, oggi, è tale se

LA TERRA OSPITALE

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E' la disuguaglianza l’ingiustizia più inaccettabile che il mondo moderno vive. Una forbice che si apre sempre più e, via via che si allarga, aumenta la sofferenza della Terra a causa de: - il clima, che porta ad accelerare i processi di desertificazione, ovvero nascita e sviluppo di territori, un tempo coperti di vegetazione e popolati da animali, che, una volta spogliati di flora e fauna per colpa dell’aumento della temperatura, si trasformano in luoghi aridi, deserti. I suoi cambiamenti sono sotto gli occhi di tutti e c’è ancora chi fa finta di non vederli; - il furto di territori, in particolare di quelli caratterizzati da una ricca fertilità, e cioè, della possibilità di offrire cibo mediante la coltivazione dei campi e la cura degli allevamenti. Agricoltura e zootecnia, le due attività che hanno il merito di produrre cibo e alimentare l’umanità. Un furto di beni naturali, di biodiversità (vita), di speranza nel domani. Un furto di millenni di storia e di cultura oltre che

La Guida Bibenda 2017 premia con “I 5 Grappoli” due  vini molisani

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Sono il vino “Tintilia del Molse 66”, una doc 2011 di Claudio Cipressi, con la sua cantina in San Felice del Molise e il “Don Luigi” doc “Molise rosso”, riserva 2013, dell’azienda Di Majo Norante, in Campomarino. Un altro bel successo questo inserimento tra “I Vini dell’Eccellenza”, che premia la bontà del territorio molisano, l’impegno e le capacità di due dei suoi produttori già vincitori di altri importanti riconoscimenti. A Cipressi e Di Majo Norante e agli altri bravi vitivinicoltori vincitori di concorsi e, con i loro vini, riportati da altre importanti guide, le nostre più vive congratulazioni con l’augurio di sempre nuovi successi, utili al domani della nostra vitivinicoltura e del Molise nel suo insieme.

Solo il protagonismo della società civile può cancellare il vecchio della politica molisana

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La melma, il pantano in cui ci troviamo, hanno precise responsabilità e non saranno operazioni di maquillage a far riacquistare la “verginità” a personaggi che si sono macchiati non di errori tattici ma di gravissimi errori strategici di Domenico Di Lisa A me pare che l’elemento dominante di questa società sia la mancanza di memoria. Di memoria storica ma anche di fatti ed accadimenti recenti. Nel Molise l’assenza di memoria è macroscopica e patologica. Forse si tratta di superficialità o, forse, un semplice espediente per evitare di fare i conti anche con le proprie responsabilità. Per cui si ritiene più opportuno stendere un velo –pietoso- sul passato. C’è da augurarsi che prima o poi - meglio sarebbe ora, per evitare ulteriori disastri – qualcuno, soprattutto chi di mestiere fa lo storico, sciorinasse in faccia a questa società i fatti, che non si prestano ad interpretazione. Una operazione verità che potrebbe aiutare   a fare scelte oculate ed avvedute senza correre il ri

PREMIO MOLISE

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I eri sera l’ Auditorium di Isernia era pieno e attento a seguire la cerimonia della consegna del “ Premio Molise – I migliori meritano un premio”.   Il successo di questa prima edizione fa pensare che il Molise sentiva il bisogno di dedicarsi un premio e, così, premiare i molisani che, in vari campi, hanno espresso impegno e passione. Essere stato scelto è stata per me una gioia e, oggi, far parte di una bella compagnia come quella composta dai molisani ieri premiati, è per me un grande onore. Sta qui la mia gratitudine agli organizzatori del Premio Molise ed alla giuria che, per la categoria Agricoltura , ha indicato me. Il pensiero ai miei cari, e, dopo la stretta di mano al Sindaco di Isernia, Dr. Apollonio, che mi ha consegnato il premio -  la mia dedica a tutti i molisani e l’orgoglio di sentirsi tali, in particolare i giovani; al mondo dell’agricoltura ed ai suoi protagonisti, produttori di bellezza con gli stupendi paesaggi , che il Molise offre, e, di cibo , l

La guida Michelin 2018 - "Da Nadia" conferma la sua stella

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22 stelle Michelin in più dello scorso anno confermano l'Italia al secondo posto dopo la Francia. In più una tre stelle (il massimo riconoscimento); tre due stelle e ben 22 una stella. Il Molise non ha avuto nemmeno una delle 356 stelle riportate nella guida e questo dispiace. Voglio pensare che i giurati accreditati dalla guida sono quelli che credono che "il Molise non esiste". La nostra regione si consola con un'artista della ristorazione, Nadia Vincenzi, molisana d'elezione dopo il suo trasferimento, quando aveva dieci anni, con tutta la famiglia nella nostra regione. Una famiglia di ristoratori, con il fratello, il nostro bravissimo Bobo, ristorante "Ribo" di Guglionesi". Nadia e il suo ristorante "Da Nadia", aperto da poco a Castrezzato, dopo Erbusco, sempre nel cuore della Franciacorta, in provincia di Brescia, Le nostre congratulazioni a Nadia che conosce bene e ama i buoni prodotti molisani.

La nazionale di calcio è la crisi del Paese

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di Umberto Berardo   Gli italiani sono realmente un popolo strano. Abbiamo problemi davvero macroscopici che attanagliano il Paese come quelli della mancanza di lavoro per tanti, una povertà che morde le viscere di milioni di persone, privilegi che scandalizzano, corruzione e malaffare in ogni angolo del territorio nazionale, malavita organizzata che sembra ormai l'antistato, servizi pubblici alla deriva come quello sanitario, ma le folle in piazza a rivendicare diritti non ci sono e poche risultano le voci che si muovono anche sul piano politico e su quello della comunicazione. Viceversa la nazionale italiana di calcio non si qualifica ai mondiali di Russia del 2018 e, dopo la seconda partita con la Svezia di lunedì 13 novembre, i social network e le prime pagine dei giornali si riempiono non di analisi sensate e razionali, ma solo di delusione per la mancata attesa di gare calcistiche che per tanti sono il più grande dei circenses di cui si accontentavano già gli

Senza lavoro non c’è dignità  

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di Umberto Berardo   Si è tenuta a Cagliari da giovedì 26 a domenica 29 ottobre 2017 la 48ª settimana sociale dei cattolici italiani sul tema: “il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo, solidale.” Purtroppo quattro giorni di lavoro sinodale di mille delegati delle diocesi italiane su una questione tra le più dibattute in questo momento non hanno avuto alcuno spazio tra i fatti posti all'attenzione dell'opinione pubblica dai mass-media. I documenti del meeting sicuramente pongono agli italiani questioni importanti su cui riflettere. Intanto, al di là di un neoliberismo tutto incentrato sulla crescita, i consumi ed il profitto, mettere il lavoro al centro dell'attenzione significa indirizzare l'impegno comune verso la costruzione di una società che, come ha scritto papa Francesco, sappia capire come “La dignità del lavoro è la condizione per creare lavoro buono: bisogna perciò difenderla e promuoverla”. La settimana sociale ha colto inta

IL MOLISE DEL VINO E UN SUO GRANDE PERSONAGGIO, LUIGI DI MAJO

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                 IN EDICOLA IL N° 2I DELLA BELLA RIVISTA "OINOS-VIVEREDIVINO"

Il mondo del vino rinuncia alla cultura

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L'Italia, ormai, arranca e ha la vista sempre più corta. Guarda ai guadagni facili e non alle strategie di lungo periodo. Chiusa l'Enoteca italiana chi farà cultura del vino? L'esaurimento della spinta propulsiva non giustifica la sua chiusura. Basta guardare alla Francia che ha rafforzato la sua Sopexa, l’agenzia nazionale di comunicazione e marketing. Le riflessioni di Pasquale Di Lena Le porte dell’Ente Nazionale Mostra Vini e della sua Enoteca Italiana di Siena sono ormai sbarrate e - ce lo dobbiamo augurare - solo per poco, visto il bisogno che c’è di strumenti e strutture atte alla promozione e valorizzazione del sistema Italia nel campo del’enogastronomia e delle eccellenze dop e igp.. Una storia, partita 84 anni fa, con le biennali dei Vini Tipici e di Pregio nella Fortezza medicea e, poi, nel 1960, con l’apertura di una mostra denominata “Enoteca Italica Permanente”, ricavata negli ambienti del Bastione S. Filippo della Fortezza, sopra citata, della città de

Un maestro di ragioneria moderna ed applicata

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di Franco Cianci   Francesco Della Penna nacque a Vasto il 26 luglio 1886 da Giulia Cianci, sorella di Giuseppe Cianci . Era molto legato allo zio Giuseppe e ai suoi nove cugini, nati da Giuseppe e da Cieri Lucia. Una vera e propria gloria per la città di Vasto   (Vasto era, ed è, una bellissima città prospettata verso l’oriente, con una spettacolare vista, su un golfo); Francesco nacque in una palazzina a tre piani bianca, sotto il Superbo Castello Davalos (distrutto dai Longobardi , fu ricostruito nell'attuale aspetto medievale, divenendo una importante roccaforte durante la breve signoria dei Caldora e in età aragonese , fino alla proclamazione della breve Repubblica Vastese nel 1799 , dopo il dominio secolare della famiglia D'Avalos )   oggi destinato a musei con un abbagliante terrazzo sul mare, centro di manifestazioni teatrali e museali di ogni genere. La città era molto importante, avendo dato i natali a personaggi come Dante e Gabriele Rossetti (poeti ec

Roma: serata molisana

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Roma venerdì 10 novembre 2017, dalle ore 17, presso il salone della Cna in via Guglielmo Massaia n.31 (Ostiense/ Garbatella), promossa dall’associazione Forche Caudine in collaborazione con l’associazione Amici di Capracotta. Il programma prevede la presentazione di tre libri: la “Guida del Molise” del quotidiano La Repubblica, a cura di Giuseppe Cerasa; “La Merica”, ricerca sull’emigrazione molisana a cura dell’Associazione Amici di Capracotta; “Il cappotto di quarta mano” di Sebastiano Di Rienzo. A seguire buffet di prodotti dell’Alto Molise. Interverranno, oltre agli autori: Lorenzo Tagliavanti (presidente della Camera di Commercio di Roma), Giampiero Castellotti (giornalista, presidente di “Forche Caudine”), Domenico Di Nucci (presidente dell’associazione Amici di Capracotta), Candido Paglione (sindaco di Capracotta) e Maria Stella Rossi (giornalista). Ingresso libero. https://fidest.wordpress.com/2017/11/06/roma-serata-molisana/

Dal mercato la sola vera risposta al bisogno di reddito dei nostri vitivinicoltori, e non solo.

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Per la campagna 2017-2018 è pari a 1.735.472 di euro la dotazione per il Molise dai fondi Ocm (organizzazione comune del mercato) sui 336 milioni di euro destinati all’Italia. Una bella cifra che riguarda la Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti (916.212 euro   su 140 milioni a livello nazionale); la Promozione nei Paesi terzi (401.344 euro sui 101,9 milioni a livello nazionale); la Vendemmia verde (83.282 euro su 10 milioni a livello nazionale ); Investimenti (334.634 euro su 45 milioni a livello nazionale). Una ripartizione a misura del Molise, con la sua superficie vitata di poco superiore ai 5.500 ettari ed una produzione, calata negli ultimi anni, di poco superiore ai 250 mila ettolitri di vino, di cui 75% rosso e il rimanente 25% bianco. Cala (8/9%) la produzione dei   4 vini Doc ( Biferno, Pentro o Pentro di Isernia, Molise o del Molise, Tintilia del Molise ) a vantaggio (16%) delle due Igt ( Osco o Terre degli Osci e Rotae). Il resto della produzione è vino