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Grazie alla nostra Costituzione la lingua italiana non viene sostituita dall’inglese

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di Umberto Berardo   Il senato accademico del Politecnico di Milano, avvalendosi di norme contenute nella legge n. 240 del 2010, deliberava già nel 2012 di tenere, a partire dal 2014, corsi di laurea magistrale e di dottorato di ricerca esclusivamente in lingua inglese. Alcuni docenti ricorrenti dello stesso ateneo facevano da subito rilevare che tale decisione era in chiaro contrasto con il principio costituzionale di ufficialità della lingua italiana, ma anche con evidenti ragioni costituzionali di ragionevolezza, proporzionalità, uguaglianza e discriminazione di docenti ed allievi prevedendo per gli stessi barriere linguistiche di accesso lesive del diritto allo studio, della parità di accesso all'istruzione fino ai suoi gradi più alti e della libertà d'insegnamento senza tra l'altro prevedere corsi interni di sostegno per gli studenti e di formazione ed aggiornamento per i docenti. Il Tar in prima istanza annullava il provvedimento del Politecnico, mentre l

Terreni agricoli, quelli in mano allo Stato valgono quasi 10 miliardi

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di Mimmo Pelagalli Sì all'affidamento dei terreni pubblici ai giovani, No alla vendita dei beni comuni. Un modo per liberarsi degli ultimi beni collettivi, favorire, con la scusa dei giovani, la privatizzazione di questi beni, con il rischio di un'accelerazione della svendita del territorio, o, di un rilancio del latifondo. In Puglia in arrivo una legge regionale per incentivare l'affidamento delle proprietà fondiarie degli enti locali ai giovani Fonte foto: © Production Perig - Fotolia Terreni agricoli per un valore di 9,9 miliardi in Italia sono in mano alle pubbliche amministrazioni – Stato, Regioni, Province e Comuni - che hanno incrementato in valore di queste attività del 31% negli ultimi quindici anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base del report Istat sulla ricchezza non finanziaria che stima il valore delle principali atti

La Spagna prima al mondo in quanto a superficie olivetata destinata a produrre olio biologico

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La Spagna punta fortemente sulla produzione biologica con l’obiettivo di avere il   20% del cibo biologico nel 2030. Una scelta che aiuta e rafforza la strategia di marketing che questo Paese, a differenza dell'Italia, si è data da tempo, con i risultati che stanno a dimostrare la sua efficacia e la sua importanza per avere il valore aggiunto che serve a rafforzare il reddito degli olivicoltori e, così, mantenerli legati alla terra e, con loro, dare prospettive a un comparto che è tanta parte del settore agricolo del Paese. Intanto ha di che vantarsi del primato mondiale della superficie olivetata( 179.000 ettari, pari al 29,3% dell’intera superficie olivetata mondiale per la produzione di olio biologico). L’Italia è buon seconda (179.000 ha., pari al 26,8%), come dire che più di un quarto della superficie di olivi al mondo destinati alla produzione di olio biologico, è rappresentata dall’olivicoltura italiana.  C’è da dire che all’olivicoltura italiana basta un’attenta pr

La voce del territorio

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Come lo scorso anno un’intensa riflessione sui possibili turismi che questa nostra terra ha le possibilità di esprimere.  Il maestro Piero Ricci e la sua zampogna, Mario Ialenti, Mons. Angelo Spina e Domenico Di Luzio La Voce del Pastore, l’iniziativa promossa dalla Conferenza Episcopale Abruzzo-Molise per il Turismo, alla sua seconda edizione, ha vissuto anche questa volta quel luogo incantevole che è La Piana dei Mulini, l’Albergo diffuso- Ristorante, posto là dove si spande il verde della biodiversità e si può ascoltare, come sottofondo, lo scorrere lento del fiume Biferno, appena all’inizio del suo percorso. Come lo scorso anno i suoni e i canti dolcissimi dei zampognari di S. Polo Matese a dare il senso di appartenenza   a un territorio che distende all’ombra del Matese, la catena di montagne che si divide tra Molise e Campania, da poco riconosciuta nella sua interezza Parco Nazionale. Una grande opportunità per uno sviluppo programmato, produttivo e turistico, che, per

Il Mercato Contadino e artigianale dei prodotti Biologici, ogni mese a Campobasso

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Un gran bello incontro quello, di questa domenica sera, nella sede del Comune di Campolieto , che ha visto la presenza di oltre 30 produttori e trasformatori , tutti all’insegna del biologico. L’iniziativa, organizzata della Condotta Slow Food “Galdina ”, ha presentato il calendario delle dieci iniziative che, da Marzo a Dicembre 2018, impegneranno il Mercato coperto di Campobasso   dopo il successo dell’iniziativa di Novembre dello scorso anno. Torna Il Mercato contadino e artigianale dei prodotti Biologici e tornano gli incontri tra coltivatori e trasformatori di questi prodotti che raccontano un territorio sano, pulito e giusto all’origine di un prodotto sano, pulito e giusto, per dirla con Slow Food.  In programma anche l’organizzazione di gruppi di acquisto solidali, soprattutto nei nostri piccoli centri, dove, una volta chiusi i negozi   dal pullulare dei centri commerciali, non deve mancare la risposta alla domanda di prodotti bio. E’ solo l’inizio di quel percorso che

Crescita record del biologico in tutta Europa

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da Greenplanet Inserito il 26 gennaio, 2018 - 12:02 Con un’avanzata da 400 mila ettari l’anno e con un incremento di superfici dedicate all’agricoltura bio del 18,7%, il settore più dinamico dell’agricoltura europea è quello biologico. I dati rilevati da Eurostat fotografano un settore che, dal 2012 al 2016, è in costante crescita con risultati da record relativi all’incremento delle superifici coltivate e al sempre più consistente numero di produttori che decidono di lasciare l’agricoltura tradizionale per abbracciare il metodo biologico. Nell’UE, infatti, 11,9 milioni di ettari certificati bio o in via conversione (il 6,7% della superficie agricola totale utilizzata) sono gestiti da 295.600 produttori biologici registrati, che operano in un solido mercato comunitario dal valore di 27 miliardi di euro: il 125% in più rispetto a 10 a

Il Molise e l'autonomia istituzionale

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di Umberto Berardo Alba tra le Tremiti e il Gargano Nonostante le modalità alquanto atipiche ed anomale con cui si è costituita il 27 dicembre del 1963, non c'è ombra di dubbio a nostro avviso che la regione Molise abbia in qualche modo ricevuto notevoli benefici dall'autonomia regionale, ma ha subito anche un processo di meridionalizzazione e per certi versi di isolamento. Il 7 giugno 1970 i cittadini dei centotrentasei comuni eleggevano per la prima volta la propria classe dirigente cercando, dopo anni di miseria postbellica e di flussi ininterrotti del fenomeno emigratorio, di riorganizzare il territorio, di immaginare nuove strutture sociali, di dare servizi efficienti ai cittadini e di elaborare in qualche modo un piano di sviluppo. Molti, pur avendo una diversa collocazione politica, hanno cercato inizialmente di tracciare le linee di un progetto di espansione economica della regione. L'orgoglio autonomista di alcuni uomini politici è riuscito in qualch