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Giacomo Tachis, non c'è più e la notizia mi addolora

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Le parole dell'amico Carlo Cambi sono quelle giuste per Giacomo Tachis, il grande enologo, ed io le riporto su questo mio diario per chi non ha avuto la fortuna di conoscere quest'uomo speciale. l'Enoteca italiana mi ha dato la possibilità di conoscerlo e frequentarlo, avere ammirazione per una persona che ho avuto il piacere di ritenere amico. Aveva il gusto di parlare sottovoce e, soprattutto, di ascoltare. Lo saluto con un inchino e lo porto nel posto bello della mia memoria. Addio Giacomo. di Carlo Cambi Piango, e mi ruscella dentro un dolore che non so dire, come se mi avessero per la terza volta in vita mia strappato il cuore. Se n'è andato un genio assoluto che ... la vita mi ha destinato a maestro. Rendete onore a Giacomo Tachis, ora cammina la vigna celeste. Se n'è andato un sabato pomeriggio in punta di piedi ascoltando il terzo movimento della sonata per violino di Bach. Da anni ormai Giacomo viveva nella sua isola di pensieri muti. Bach, mi diss

PER LA MORTE DEL SENATORE OSVALDO DI LEMBO

di Gaspero di Lisa  “A tumulazione avvenuta” la Famiglia   DI LEMBO ha comunicato alla Città il 6 febbraio 2016 che il Senatore Osvaldo Di Lembo si era serenamente spento. Nato il 5 febbraio 1928, aveva fatto il suo corso di studi, si era laureato in giurisprudenza ed entrato nell’organico degli Archivi notarili. Lo scrupoloso assolvimento delle responsabilità a lui affidate non gli impedirono dai primi anni della sua attività lavorativa di dedicare tempo e passione civile alla vita politica della sua Città come consigliere eletto nella lista della Democrazia Cristiana nel 1964, confermato nel 1970 e chiamato per tre anni a ricoprire la carica di assessore. Per le attitudini politiche e professionali mostrate è stato chiamato a ricoprire il ruolo di Segretario del Consiglio Regionale, garante – per scrupolo e rigore – delle prerogative dei singoli consiglieri e del loro status giuridico cui indirizzare la sua funzione dirigenziale nella fase delicata della “strutturazion

Un brutale attacco alla ruralità

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Sempre più spesso il susseguirsi di notizie allarmanti sui media portano a una reazione istintiva, ci ricorda Pasquale Di Lena, mentre dovrebbe essere più meditata per capire come rispondere al brutale attacco alla ruralità, alla biodiversità e alla tipicità       Non riesco più a scrivere, confuso come sono da notizie che si accavallano e, però, portano tutte a riflettere sulla sola direzione che prendono e l’unico obiettivo che vogliono cogliere, qual è quello del pieno controllo, da parte delle multinazionali del cibo, dei processi produttivi e di trasformazione per non avere problemi con la qualità e la diversità che il territorio continua ad esprimere, in quanto a storia, cultura, paesaggio, tradizione, cibo. E’ come se c’è una mente diabolica a programmare queste notizie per farle uscire a tempo, con lo scopo ben preciso di confondere ancor più le idee a un cittadino-consumatore già confuso, al punto che si r

La bambina che zittì il mondo per 6 minuti

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" La verità non danneggia mai una causa giusta." "Nel mondo c'è quanto basta per la necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità ." Sono due frasi di Mahatma Gandhi che l'amico Giorgio Scarlato , il coltivatore che collabora con questo blog, ha voluto porre alla mia e vostra attenzione, quale premessa dell'intervento di Seven Suzuki fatto in Brasile ai delegati delle Nazioni Unite.   “Buonasera, sono Severn Suzuki e parlo a nome di ECO (Environmental Children Organization). Siamo un gruppo di ragazzini di 12 e 13 anni e cerchiamo di fare la nostra parte , Vanessa Suttie, Morgan Geisler, Michelle Quaigg e me. Abbiamo raccolto da noi tutti i soldi per venire in questo posto lontano 5000 miglia, per dire alle Nazioni Unite che devono cambiare il loro modo di agire. Venendo a parlare qui non ho un’agenda nascosta, sto lottando per il mio futuro. Perdere il mio futuro non è come perdere un’elezione o alcuni punti sul mercato

RAGIONARE E STARE INSIEME PER PROGRAMMARE IL DOMANI

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   TI TOLGONO LE CURE E GLI OSPEDALI E PRETENDONO ANCHE DI NON ESSERE GIUDICATI La salute è un bene prezioso, ancor più per chi ne ha più bisogno (bambini e anziani, oltre alle persone che hanno malattie croniche). La salute, con la fame crescente di denaro e di profitto, te la tolgono con il furto di territorio e l’inquinamento di quello che resta (aria, acqua e terra) e questi nuovi padroni, per completare la loro opera, ti tolgono anche gli ospedali e le prestazioni sanitarie mettendo tutto nelle mani dei privati. Per loro puoi crepare, se questo tuo venir meno porta a accumulare profitti! In pratica, te la tolgono e tu ti devi arrangiare se vuoi sopravvivere. Una delle tante perle del governo Renzi e del suo Pd, con il Ministro della salute. Lorenzin, che ride quando annuncia che sono state cancellate 220 prestazioni sanitarie! A spiegare l’arroganza del potere il Direttore generale della salute, nota come “lady di ferro”, che, l’altro giorno a Isernia, chiamata da un Di

A Sante Scardera. Sampietrini di carta

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Sante Scardera di Gianluca Venditti Immaginate la scena: i carri con il loro variopinto bouquet di fiori che incedono lenti ed eterni dai Fori Imperiali, non pneumatici ma gli zoccoli dei buoi a scandire il ritmo di un tempo sano che parte da lontano, i sampietrini che fanno ondeggiare le cupole e scricchiolare guglie e pinnacoli… E “La Carrese” che suona potente tra i marmi e i bronzi della Città Eterna, con la voce della tradizione che raccoglie devota i semi ancestrali del fervore e li semina nel solco del futuro. Non è stato un sogno, ma un’emozione a occhi aperti, tre giorni in pochi minuti, il primo premio tra tutti: “ La Carrese ” a Roma, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio , intonata da un piccolo grande interprete: Sante Scardera , classe 2003, II A dell’ Istituto Comprensivo Statale di Larino (CB). Bastone ben piantato a terra ma voce rivolta all’alto, senza tradire l’emozione di poter fronteggiare centinaia di persone, di storie e versi da tutta l’Italia,

Alla Risorta Locanda Castello si festeggia la prima Carta degli oli del Molise

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di Pasquale Di Lena I migliori oli molisani hanno un loro manifesto. Ottimi gli abbinamenti con i piatti della Risorta Locanda Castello a Bojano (Cb). Il padrone di casa Renato Testa ospiterà dal 29 gennaio 4 cene tematiche una per prodotto L'olio del Molise ritrova un suo manifesto nella “Carta degli oli” e nell'ospitalità e nell'iniziativa, ma soprattutto nell'assidua ricerca della qualità, della Risorta Locanda del Castello a Bojano (Cb). Quattro gli extravergini esaltati da ottimi abbinamenti culinari che li vedranno poi singolarmente protagonisti in una serie di serate: l’Olio di Flora de La casa del vento di Larino, L’olio fruttato medio dell’azienda di Michele Socci di Colletorto, L’olio bio Dop “Molise” la Riserva di Alessia di Alessandro Patuto di Larino, l’olio “Licinius Platino”, l’Aurino della cooperativa Colonia Julia Venafrana . Foto: Gina Martino Un pieghevole 15x18 con l'intestazione Risorta Locanda del Castello, il titolo al centro la Ca