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La bambina che zittì il mondo per 6 minuti

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" La verità non danneggia mai una causa giusta." "Nel mondo c'è quanto basta per la necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità ." Sono due frasi di Mahatma Gandhi che l'amico Giorgio Scarlato , il coltivatore che collabora con questo blog, ha voluto porre alla mia e vostra attenzione, quale premessa dell'intervento di Seven Suzuki fatto in Brasile ai delegati delle Nazioni Unite.   “Buonasera, sono Severn Suzuki e parlo a nome di ECO (Environmental Children Organization). Siamo un gruppo di ragazzini di 12 e 13 anni e cerchiamo di fare la nostra parte , Vanessa Suttie, Morgan Geisler, Michelle Quaigg e me. Abbiamo raccolto da noi tutti i soldi per venire in questo posto lontano 5000 miglia, per dire alle Nazioni Unite che devono cambiare il loro modo di agire. Venendo a parlare qui non ho un’agenda nascosta, sto lottando per il mio futuro. Perdere il mio futuro non è come perdere un’elezione o alcuni punti sul mercato

RAGIONARE E STARE INSIEME PER PROGRAMMARE IL DOMANI

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   TI TOLGONO LE CURE E GLI OSPEDALI E PRETENDONO ANCHE DI NON ESSERE GIUDICATI La salute è un bene prezioso, ancor più per chi ne ha più bisogno (bambini e anziani, oltre alle persone che hanno malattie croniche). La salute, con la fame crescente di denaro e di profitto, te la tolgono con il furto di territorio e l’inquinamento di quello che resta (aria, acqua e terra) e questi nuovi padroni, per completare la loro opera, ti tolgono anche gli ospedali e le prestazioni sanitarie mettendo tutto nelle mani dei privati. Per loro puoi crepare, se questo tuo venir meno porta a accumulare profitti! In pratica, te la tolgono e tu ti devi arrangiare se vuoi sopravvivere. Una delle tante perle del governo Renzi e del suo Pd, con il Ministro della salute. Lorenzin, che ride quando annuncia che sono state cancellate 220 prestazioni sanitarie! A spiegare l’arroganza del potere il Direttore generale della salute, nota come “lady di ferro”, che, l’altro giorno a Isernia, chiamata da un Di

A Sante Scardera. Sampietrini di carta

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Sante Scardera di Gianluca Venditti Immaginate la scena: i carri con il loro variopinto bouquet di fiori che incedono lenti ed eterni dai Fori Imperiali, non pneumatici ma gli zoccoli dei buoi a scandire il ritmo di un tempo sano che parte da lontano, i sampietrini che fanno ondeggiare le cupole e scricchiolare guglie e pinnacoli… E “La Carrese” che suona potente tra i marmi e i bronzi della Città Eterna, con la voce della tradizione che raccoglie devota i semi ancestrali del fervore e li semina nel solco del futuro. Non è stato un sogno, ma un’emozione a occhi aperti, tre giorni in pochi minuti, il primo premio tra tutti: “ La Carrese ” a Roma, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio , intonata da un piccolo grande interprete: Sante Scardera , classe 2003, II A dell’ Istituto Comprensivo Statale di Larino (CB). Bastone ben piantato a terra ma voce rivolta all’alto, senza tradire l’emozione di poter fronteggiare centinaia di persone, di storie e versi da tutta l’Italia,

Alla Risorta Locanda Castello si festeggia la prima Carta degli oli del Molise

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di Pasquale Di Lena I migliori oli molisani hanno un loro manifesto. Ottimi gli abbinamenti con i piatti della Risorta Locanda Castello a Bojano (Cb). Il padrone di casa Renato Testa ospiterà dal 29 gennaio 4 cene tematiche una per prodotto L'olio del Molise ritrova un suo manifesto nella “Carta degli oli” e nell'ospitalità e nell'iniziativa, ma soprattutto nell'assidua ricerca della qualità, della Risorta Locanda del Castello a Bojano (Cb). Quattro gli extravergini esaltati da ottimi abbinamenti culinari che li vedranno poi singolarmente protagonisti in una serie di serate: l’Olio di Flora de La casa del vento di Larino, L’olio fruttato medio dell’azienda di Michele Socci di Colletorto, L’olio bio Dop “Molise” la Riserva di Alessia di Alessandro Patuto di Larino, l’olio “Licinius Platino”, l’Aurino della cooperativa Colonia Julia Venafrana . Foto: Gina Martino Un pieghevole 15x18 con l'intestazione Risorta Locanda del Castello, il titolo al centro la Ca

A CENA CON L'OLIO DI FLORA DI LARINO

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Ecco il menu e i piatti gustati alla Risorta Locanda del Castello di Civita di Bojano . Quattro piatti, quattro abbinamenti con L'Olio di Flora protagonista, a dimostrare come un matrimonio ben  riuscito cibo-olio porti a dare più gusto al piatto, vere e proprie emozioni che un grande cuoco qual è Renato Testa è riuscito a trasmettere ai suoi graditi ospiti la sera di Venerdì scorso. Ed ora, dopo il " Gentile di Larino " biologico de La Casa del Vento , gli altri tre oli de La Carta degli Oli protagonisti i prossimi tre venerdì: un'” Oliva nera di Colletorto " del giovane e appassionato frantoiano , Michele Socci ; un'altra " Gentile di Larino " Dop " Molise " e biologico , La Riserva di Alessia , di Alessandro Patuto e a chiudere questa interessante esperienza che dà nuova immagine all'olio molisano, un'" Aurina di Venafro " de l'Olio Licinius Platino della Colonia Julia Veneafrana . P

Un NO secco al TTIP

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di Giorgio Scarlato Il sistema globalizzato del neoliberismo è malato. E' monopolizzato dalle multinazionali e dalla GDO (Grande Distribuzione organizzata). Copre ben l'80%. I meccanismi del TTIP, del Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti, sono oscuri e ademocratici.  E' "il lupo", non certo quello di San Francesco, "fatto accomodare" in un ovile.  E', così come prospettato, un patto scellerato e l'Italia, in ambito europeo, sarà uno dei Paesi più in difficoltà. In merito al settore agricolo, e si fa riferimento all'anno 2013, le esportazioni italiane sono state "assorbite" dall'Europa per il 50%; dagli USA per il 7% circa. Valutati in euro il valore esportato, ad es. in tutta l'America settentrionale, è stato solo di 82 milioni, ben 800 milioni i beni importati. L'Italia, insomma, per esportare   prodotti alimentari del Made in Italy,   importa materia agri

E la Terra?

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Saluto l’approvazione del referendum ma non posso non pensare alla storia, soprattutto quella recente, che ha mostrato e mostra che il prezzo per estrarre petrolio supera, e di gran lunga, il suo reale valore, visto che per acquisire un giacimento petrolifero si distrugge ciò che è più sacro per l’uomo e la natura nel suo complesso, il territorio. Non solo quello marino che, certamente importante, è, però, solo una parte del processo di distruzione, in considerazione del fatto che le trivellazioni e la creazione di giacimenti petroliferi riguardano anche il territorio non coperto dal mare. No Triv solo per il territorio marino, a mio parere, limita la lotta e rischia di ridurla a poca cosa e, così, restare con un pugno di mosche in mano.    Ha senso un processo che distrugge, e non solo con le trivellazioni e estrazioni ma anche con le guerre, il proprio territorio, cioè una regione, un Paese? Certamente No! E' per questo che bisogna dire NO SBLOCCA ITALIA E NO TRIV ovunque