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NO A ALTRE PALE EOLICHE NEL MOLISE

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E' stato depositato al comune di Larino e ad altri viciniori un megaprogetto a pale eoliche per circa 100 megawatt, quindi 40 pale tra le piane di Larino, san martino, Portocannone, forse anche Ururi, da una s.r.l. Ve la riportiamo così come mi è stata inviata da un amico poco fa. Non sappiamo se il deposito di questa domanda è di ieri o di qualche giorno fa, ma è certo che la richiesta è arrivata ai comuni sopra citati. Crediamo che sia il Comune di Larino, per ora indenne da queste invasioni grazie alla ferma opposizione dell’ex sindaco Giardino e della sua giunta, a doversi far carico di un coordinamento a stretto giro di posta per far fronte comune e dire No al furto di territorio fertile per il cibo (“frutto della terra e del lavoro dell’uomo” come recita una nota pastorale della Cei, conferenza episcopale italiana), importante per il mantenimento della biodiversità e del paesaggio agricolo. Dire di No a una delle più grosse speculazioni nelle mani di affaristi

IL DOSSIER "NO STALLA"

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Il Dossier “No Stalla, Sì Molise Bene comune”, pensato e realizzato da Candida Stellato, mi ha ancor di più convinto che è stato il Territorio, il minuto territorio molisano, a vincere la battaglia contro la Granarolo e i politici molisani, allora capeggiati dal Sen. Roberto Ruta. Al primo incontro Granarolo - Molise, quello (come si legge in Molise Futuro) del pomeriggio del 1° giugno a Bologna, con Ruta a raccomandarsi (vedi articolo Futuro Molise) al presidente e vicepresidente della ditta bolognese e a discutere la allocazione in Molise della Stalla di 12.000 manze, c’erano due assessori della Regione Molise: il venafrano Scarabeo e il sanmartinese Facciolla, che, lo ricordo ancora una volta, ha sempre negato di sapere degli accordi e del progetto. Non solo non ha parlato di questo incontro ma ha anche taciuto di aver guidato, quand’era sindaco della città della Pampanella, la delegazione che ha fatto visita alle 7mila Granmanze di Saragozza in Spagna, e, qualcuno dice, che

TU MOLISANO

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di Ro Marcenaro   Tu, molisano, che vivi nella beata illusione che il tuo Molise sia una Regione e che perciò ti comporti come dovrebbe comportarsi un "regionale" che si rispetti: industrializzi, cementizzi, edilizzi, asfaltizzi, viadottizzi e così pensi di esserti modernizzato, di avere acquisito punteggio nella scala delle RPG  (Regioni Più Ganze).   In questa tua visione distorta hai perso di vista ciò che, invece, effettivamente il Molise è, ciò che tutti noi ci aspettavamo da lui, piccolo com'è, disabitato com'è, integro com'è ( ma sempre meno integro ), pulito com'è  ( ma forse non  più così pulito!)…   Tu, molisano, non ti rendi conto che il tuo Molise è molto, ma molto di più che una regione!   Il Molise è un paradigma! Un paradigma per tutti noi abitanti di questo disgraziato paese che ha anteposto l'industria, il cemento, l'edilizia, l'asfalto, i viadotti alla bellezza.   E tu, che potresti essere per t

EXPO 2015, OPPORTUNITA' PER IL MOLISE

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IL BUONPAESE di Rossano Pazzagli

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  Il    Buonpaese ,    un    libro    territorialista,    sulle    Città    del    vino    e    le    potenzialità    del territorio   rurale   italiano   In   un   paese   come   l’Italia   il   territorio   e   la   bellezza   sono   le   vere armi   per   uscire   dalla   crisi.   Ne   consegue   che   dobbiamo   difenderli entrambi,   il   territorio   e   la   bellezza.   Risponde   a   questo   obiettivo il   nuovo   libro   di   Rossano   Pazzagli,   Il   Buonpaese.   Territorio   e gusto   nell’Italia   in   declino ,   appena   pubblicato   dall’Editore Felici   di   Pisa. Analizzando   l’esperienza   delle   Città   del   vino,   l’associazione nazionale    fondata    a    Siena    nel    1987    da    una    quarantina    di Comuni,   il   libro   attraversa   la   storia   italiana   degli   ultimi   25   anni focalizzando    l’attenzione    sull’importanza    del    territorio    rurale, sul    ruolo    dei    Comuni,    sul    rapporto    t