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I CECI DELLA GUARENZA

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Pasta e ceci con una spolverata di verdure spontanee e olio extravergine di oliva "Gentile di Larino".  Una squisitezza questi ceci della Guarenza, il monte più alto di Larino nel Molise, che segna il confine con il territorio di Montorio nei Frentani.   Ed è di questo pi ccolo incantevole paese l'Azienda "Fonte di Santa Maria", dei fratelli Antonio e Andrea Albino, che produce questa bontà e, anche, l'olio "Hosidius", un misto di "Gentile di Larino" e "Oliva nera di Colletorto" che ben si adatta ai ceci ed ai legumi in generale.    La fonte di S. Maria della Guarenza, dove fino a tre secoli fa si trovavano i ruderi di una chiesetta e di un convento fondato dai Francescani conventuali, raccoglie l'ombra di una stupenda, meravigliosa quercia ultrasecolare.   Un posto da visitare.    Dopo questa piacevole quanto mai gradita degustazione e altre fatte nel passato, non ultima quella dei ceci della cooperativa

AMARE LA PROPRIA TERRA

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S. E. Mons. Gianfranco De Luca   Sua eccellenza Mons. De Luca, vescovo di Termoli – Larino, ha finalmente parlato per far conoscere, ai cittadini larinesi e molisani, le ragioni che l’hanno convinto a mettere a disposizione della Granarolo, per il suo progetto di una stalla di 12.000 manze, i 100 ettari dei terreni del Seminario di Larino. Un numero - ben 12.000 manze che vengono a fare la colonia a Larino - che ieri, dando la sua disponibilità, non l’ha impressionato e neanche insospettito delle conseguenze che sarebbero ricadute sul territorio, nel momento in cui andavano a cementificare i suoi 90 ettari di terra di Monte Arcano! Bene hanno fatto il Comitato “No Stalla, Si Molise bene comune” e quanti – tra i quali numerosi esperti - hanno spiegato nei minimi particolari le ricadute, tutte negative,   di questo progetto che ha come solo obiettivo il profitto e la conquista da parte della Granarolo della leadership nel campo della trasformazione e distribuzione del l

UNA BELLA NOTIZIA

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APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO DELLA MOZIONE CHE ESPRIME LA PROPRIA CONTRARIETA' A UNA STALLA DI 12.000 MANZE NELLA ZONA DEL BASSO MOLISE   Dopo il NO del consiglio comunale di Termoli è arrivato anche quello del consiglio della Provincia di Campobasso, con l'approvazione a maggioranza della mozione presentata dal consigliere Michele Durante . Si aspetta il No della Regione per chiudere con questa "Stalla" di 12.000 manze pensata dalla Granarolo, voluta e invocata dai parlamentari molisani e dall'Associazione industriali, sostenuta dal centro sinistra che governa la nostra Regione e dal silenzio delle organizzazioni professionali, sindacali e cooperative e delle associazioni ambientaliste.   IL CONSIGLIO PROVINCIALE VISTO che il territorio regionale, segnatamente nella zona del Basso Molise, è interessato dal possibile insediamento di un allevamento intensivo di bovini, denominato GRANMANZE, proposto dalla societ

L'Italia, arca di Noè della biodiversità, contro la rapacità degli speculatori

C’è il rischio, se non si mette un freno al processo crescente di furto del territorio, di ritrovarsi con l’arca che Noè, su invito del Signore, si era premurato di riempire con tutte le piante e gli animali del creato per salvarli dal diluvio universale, svuotata. Un inno alla diversità, quale inno alla vita, che rischia di essere trasformato nell’inno alla uniformità, cioè alla morte. Non è servito l’anno 2010, anno della biodiversità, a far riflettere sulle conseguenze della perdita di questo importante patrimonio, nel momento in cui è continuata, in Italia come nel mondo, l’accelerazione del processo che va riducendo lo spazio, cioè il territorio e, con esso, la biodiversità. Per la verità ci sarebbe più bisogno di un blocco che di un freno, anche per riflettere sui disastri provocati da questa scellerata rincorsa, causata dalla logica di un sistema fallito da tempo e che si tenta di resuscitare, con la conseguenza di una perdita ulteriore di tempo che, con la conta di nuov

IL DIALETTO QUALE IDENTITA' E DIVERSITA'

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Gianluca Venditti, Adele Terzano e Pasquale Di Lena di Nicolino Civitella   L’incontro del 24 gennaio u.s. nella sede dell’Afra in via Marconi a Larino   La serata è tiepida: l’inverno ci ha fin   qui risparmiato le inclemenze di stagione. La sede dell’Afra, l’associazione culturale fondata da Gianluca Venditti in memoria della zia Antonella Franceschini, una professoressa di lettere scomparsa in età ancora giovane per via di quel morbo maligno che non   dà scampo, si trova in via Marconi, una traversa stretta e un po’ ricurva di via Cluenzio. È   composta da un unico ambiente molto raccolto, a pian terreno, un tempo forse parte principale, se non proprio esclusiva, di un’abitazione, dove a sera   la famiglia si raccoglieva, dopo le fatiche del giorno, alla fioca luce di una lampadina. Su due intere pareti una libreria che accoglie, in bell’ordine, tutta la biblioteca della defunta Antonella.   L’idea che ho in animo, dice Gianluca guadando i libri, è quella di favorirn

TORNA IL LIBRO 'AGRICOLTURA E TERRITORIO'

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La presentazione di questo libro mi ha riportato alla mente la bella lettera che il mio fraterno amico, Nicola Picchione, mi ha inviato dopo la lettura del testo che gli avevo trasmesso in pdf, ancor prima della sua pubblicazione. Conoscendolo come uomo di grande cultura ero molto interessato al suo giudizio. La sua grande attualità mi ha spinto a riproporla   Caro Pasquale, ti ringrazio per aver voluto generosamente mettere nel tuo blog le mie poche e superficiali considerazioni sul primo Maggio. Per il tuo libro, ne ho letto una buona parte. Tratti una materia sulla quale non ho competenze ma ne condivido appieno le idee ispiratrici. Mi piace questo tuo parlare dell’agricoltura e in particolare di quella del Molise con la voglia di preservarne quelle qualità che il vento che spira da tempo tende a porre in secondo piano. Viviamo nei tempi della quantità che sovrasta la qualità. Si misura, si pesa, si calcola. Il metro quasi unico è la resa, in termini di danaro.

I MAGNIFICI CINQUE

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I cinque oli alla ribalta della festa del maiale a la Piana dei Mulini il tavolo dei cinque oli e lo chef G. Cammisa "L'Olio di Flora" de La Casa del Vento di Larino il Aurina dei principi Pignatelli di Monteroduni I cinque oli alla ribalta della festa del maiale a la Piana dei Mulini  l'"Hosidius" della Soc. Fonte s.Maria di Montorio nei Frentani il "Cluentio" coop.olearia larinese il "Colonna" di Marina Colonna di S. Martino in Pensilis  Andrea e Anna Maria rappresentanti di due aziende partecipanti in fila per la degustazione