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In soli 8 mesi l'umanità ha esaurito le risorse della Terra per il 2012

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 O cambiamo modello di consumo o il pianeta non regge   [ 23 agosto 2012 ]  da greenreport   Oggi è il primo giorno del 2012 che la popolazione del pianeta Terra vive sfruttando riserve di risorse che vanno oltre il reddito naturale che il pianeta ci offre in un intero anno. Infatti, il 22 agosto c'è stato l'Earth Overshoot Day, che segna la data (sempre più anticipata) in cui l'umanità ha esaurito il suo bilancio naturale per l'anno in corso. Come osservano dal Global Footprint Network, «stiamo operando in scoperto. Per il resto dell'anno, manterremo il nostro deficit ecologico attingendo alle riserve di risorse locali e incidendo sull'accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera». Proprio come fosse un estratto conto bancario, ogni anno il Global Footprint Network registra entrate e uscite e misura la domanda dell'umanità e l'offerta di risorse naturali e di servizi ecologici. Ne emergere ogni anno un dato che dovrebbe far ri

IL VECCHIO CHE AVANZA

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su Campobasso, Isernia e Termoli. In pratica la proposta si può ben definire il "vecchio che avanza" e nel suo procedere distrugge quello che trova lungo la sua strada, in particolare il territorio con le sue risorse ed i suoi valori. Che mortificazione dover continuare a sognare la sinistra che non c'è e capire che la storia, anche quella recente, non porta a fare una riflessione neanche a chi ci tiene a mostrare che riflette su tutto e che è il solo a farlo! Non resta che aspettare il risveglio della mem S to pensando alla proposta di legge che ho appena letto di Michele Pietraroia riguardando il riordino delle provincie la macroregione adriatica. In particolare, alla continuità di una programmazione che ha portato a registrare solo disastri in questo nostro Molise, che è Molise se forte del suo territorio e dei suoi 136 comuni, ormai ridotti al lumicino proprio con la politica di accentrare tutto su Campobasso, Isernia e Termoli. In pratica la proposta si può ben

Da ZACC&BELINA

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LA COMPAGNIA Zacc – il Corriere della Sera fa i nomi di Gianni Letta, Umberto Bossi e Margherita Hack quali possibili candidati del Presidente Napolitano a Senatori a vita Bélina –   la Hack, vedrai, rinuncerà

Così stanno uccidendo l'Italia agricola

quei 600 mila ettari rubati dal cemento Una superficie artificializzata grande quanto il Friuli Venezia Giulia. Nonostante la stabilità demografica in 50 anni c'è stato un forte incremento del territorio urbanizzato: 8.500 ettari all'anno. Un aumento del 500% dal Dopoguerra ai primi anni Duemila. Siamo i primi produttori di cemento in Europa e il business alimenta anche la diffusione delle cave di calcare sui fianchi di colline e montagne Cinquecento per cento. Di tanto è aumentata la superficie impermeabilizzata dal cemento o dall’asfalto in Italia tra il 1956 e il 2001. Questo crescente consumo di suolo è avvenuto a prescindere dallo sviluppo economico o demografico. Il caso del Molise, la cui popolazione ha una consistenza numerica pressoché costante dal 1861, è significativo: la superficie urbanizzata è passata dai circa 2.316 ettari del 1956 ai 12.030 del 2002, con una variazione positiva quindi di circa 9.700 ettari, pari a un consumo giornaliero di

da ZACC&BELINA

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PERFETTI E COMUNICATI ZACC: per Comunione e Liberazione le unioni   gay sono un male per l’umanità BELINA: quelle tra ladri una risorsa        

da ZACC&BELINA

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   APPROFITTATORI Zacc – il presidente dell’ILVA ha detto “non siamo fuorilegge” Bélina – Ha ragione! Visto che conosce solo quella del profitto LA VERITA’ Zacc - "E' assurdo - dice Bonelli dei Verdi - che nel nostro paese chi inquina provocando 'malattia' e 'morte' non solo la faccia franca, ma riceva addirittura soldi e contributi dal governo che oggi è più preoccupato di intimidire i magistrati che fanno il proprio dovere che di affrontare l'emergenza sanitaria e ambientale". Bélina – è quello che volevo dire anch’io CASINI Zacc- Casini, a proposito della vicenda ILVA, ha parlato di “protagonismo di magistrati di dubbia competenza” Bèlina – per lui i padroni   e il Vaticano non si toccano

Petrolio made in Italy: 30.000 km2 di mare italiano ipotecati dal rischio di nuove estrazioni

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Legambiente: «Quantità che consumeremmo in 7 settimane. Passera immagina un Bengodi che non esiste»  [ 14 agosto 2012 ] da greenreport Secondo il ministero dello Sviluppo economico nei fondali dei mari italiani ci sarebbero 10,3 milioni di tonnellate di petrolio e Legambiente spiega che « Stando ai consumi attuali, coprirebbero il fabbisogno nazionale per sole 7 settimane. Non solo: anche attingendo al petrolio presente nel sottosuolo, concentrato soprattutto in Basilicata, il totale delle riserve certe nel nostro Paese verrebbe consumato in appena 13 mesi. Questi dati dimostrano l'assoluta insensatezza del rilancio delle attività estrattive previsto dalla Strategia energetica nazionale prospettata dal ministro Passera e della spinta verso nuove trivellazioni volte a creare 15 miliardi di euro di investimento e 25mila nuovi posti di lavoro». Che l'intera industria petrolifera made in Itali sia destinata ad esaurirsi in pochi anni lo sostiene addirittura lo stesso min