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Iorio Commissario della Sanità? Se salva l'ospedale di Larino, io Pasquale Di Lena lo applaudo!

Tutto il mio impegno profuso da anni è sempre stato per una sanità migliore nel Molise e un ruolo da primati per l’ospedale di Larino. Non ho altro scopo da raggiungere, sapendo che dalla sanità dipende il futuro del Molise e che dall’ospedale “G.Vietri” il futuro della mia città e che da ciò dipende anche la mia serenità che è direttamente influenzata da quella della mia comunità. Sta qui la ragione di un’azione lineare, per lungo tempo portata avanti da solo all’interno di un partito e di una maggioranza di governo che, per me, avevano una sola attenzione: farmi fuori. Ce l’hanno fatta con la forza dei dirigenti della sezione di Larino che si sono adoperati per non farmi votare, gli stessi che, quando si sono presentati, hanno raccolto pochissimi voti. Quando si portano avanti battaglie che toccano i valori e si mettono in discussione metodi e prassi politiche deleterie, fortemente consolidate, si diventa, per forza maggiore e non per fatalità, un personaggio scomodo, un fastidio, un

E IL PD DI TERMOLI FINI' SULLE PAGINE NAZIONALI

dal sito www.larinoviva.it La notizia del rifiuto della tessera al sindaco di Termoli da parte della coordinatrice territoriale, Antonella Occhionero ( un nome difficile da dimenticare), è apparsa su La Repubblica on line e non poteva essere diversamente, visto che, secondo il pensiero di chi, come noi, per mestiere fa il vento ed è costretto a soffiare da una parte all’altra, la gente che pensa (sempre meno per nostra sfortuna) ritiene questo affronto ancora più grave di quello fatto a Beppe Grillo. Perché gratuito e inspiegabile, frutto di ripicche e vendette personali, che un grande partito deve sconfessare. L’avevamo detto al commissario, on. Bocci, che la sua iniziativa avrebbe fatto dato spazio a un mare di guai e lo abbiamo detto con la certezza di chi conosce i personaggi che fino ad ora hanno avuto in mano il partito per portarlo alla rovina. In un partito che ha a cuore ideali e valori morali, i soli che non possono entrare, sono i delinquenti, i criminali, gli affaristi, qu

Le eccellenze italiane: Dop e Igp

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27/07/2009 I dati, anche i più recenti, danno all’Italia, con 181 prodotti certificati, il primato nella graduatoria europea dei prodotti Dop e Igp riconosciuti, le eccellenze qualitative del nostro agroalimentare.Prodotti di qualità certificata che rappresentano, con l’origine, territori ricchi di storia, di cultura e di tradizioni, soprattutto culinarie; ambienti e paesaggi particolari; oltre 100.000 aziende che sono, a giusta ragione, da considerare l’anima di questi prodotti; un giro di affari che tocca i dieci miliardi di euro, di cui otre il 90% riferito a due prosciutti (Parma e San Daniele) e a due formaggi (Grana padano e Parmigiano reggiano), le eccellenze più diffuse per la disponibilità di quantitativi sufficienti per una loro ampia diffusione.Poco più del 20% del paniere europeo complessivo (840), con la Francia che segue da vicino (165) e poi più distanti la Spagna (122), il Portogallo (115), la Grecia (86), a dimostrare, se ce ne fosse bisogno, il valore del Mediterraneo

Robin Hood alla rovescia

Riceviamo e pubblichiamo ben volentieri questo articolo del professor Pazzagli, titolare di cattedra presso le università di Pisa, Firenze e del Molise. "Uno storico prestato all'agricoltura" come titola una intervista fatta da Aberto Grimelli uscita sul numero di questa settimana di Teatro Naturale. Esperto di ambiente e di territorio è anche un nostro amico. Nei giorni scorsi i giornali hanno comunicato i risultati dei premi e dei tagli decisi dal Governo al Fondo di Funzionamento Ordinario 2009 delle Università italiane. Nella classifica stilata dal Ministero della Gelmini, le Università di Foggia, Macerata, Messina e Palermo vengono relegate agli ultimi posti, quindi insieme ad altri 23 atenei, quasi tutti meridionali, saranno penalizzati e riceveranno meno soldi dallo Stato; al contrario, l'Università di Trento, i Politecnici di Milano e Torino, le Università di Bergamo e Genova sono al top della classifica ministeriale e quindi saranno premiati con più soldi. Le

VINO AL LARGO CON «BACCO IN BARCA A VELA»

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riportiamo volentieri e con grande piacere questo comunicato inviatoci dal nostro amico, bravo giornalista e bravo sommelier, esperto e consulente capace nel campo del vino e dell'agroalimentare, Eustachio Cazzorla, sperando di poter stimolare l'interesse dei nosri lettori. COMUNICATO STAMPA – 01 del 26 luglio 2009) (MONOPOLI) L’1 AGOSTO, E VINO SOLIDALE l’1 E 2 AGOSTO CON «STELLE SALENTI» IN VILLA CARENZA. VINO E VELE, BACCO IN VILLA Per una nuova cultura della degustazione del vino anche in mare aperto MONOPOLI (BARI) – Tutti dedicati a Bacco i primi due giorni del mese clou dell’estate in città quest’anno ribattezzata “PUGLIAMARE” dall’assessorato al Turismo. Sono i momenti sensoriali per conoscere il vino annusando il calice mezzo pieno che lo ospita utilizzando naso, bocca e cervello sotto la guida esperta di Eustachio Cazzorla, enogiornalista e sommelier degustatore. Gli eventi si sdoppiano fra il mare con “Bacco in barca a vela” (pomeriggio dell’1 agosto) e la terra con

Tra vini, produzioni biologiche e biodiversità

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Iniziamo il nostro viaggio tra i numeri dei primati italiani partendo dai vini: 357 Denominazioni di origine (42 Docg e 315 Doc) e 120 Igt (indicazioni geografiche tipiche) nell’insieme è il primato espresso dalla nostra vitivinicoltura, con alcune migliaia di tipologie di vino che ci permettono di presentare territori tra i più noti al mondo, che hanno come testimoni queste vere e proprie preziosità. Una realtà che ci ha permesso di dare quella immagine di successo che, oggi, vivono i nostri vini sui mercati del mondo e di consolidare il primato della nostra esportazione.Per quanto riguarda le produzioni biologiche si parla di 50 mila aziende coinvolte, pari a 1/3 delle imprese biologiche attive europee, e oltre 100.000 ettari di superficie interessata, soprattutto per le produzioni ortofrutticole. Poi la biodiversità: * 221 vitigni autoctoni che, con le loro uve, partecipano alla composizione di quel patrimonio unico al mondo che sono, come si diceva sopra, le migliaia di tipologie d

IL GOVERNO CHE STUPISCE

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Egregio Signor Presidente e Commissario, non vogliamo accodarci al tono dei numerosi comunicati stampa che in questi giorni si susseguono nel commentare la sua nomina a Commissario alla Sanità. La nostra riflessione vuole andare oltre quella che è stata una scelta obbligata del Governo centrale, peraltro ovvia e conosciuta da tempo. Oltre, dicevamo, nella medesima direzione che ha sempre distinto Larino Viva, e cioè quella di anticipare gli avvenimenti, studiare e ragionare sulle cause e indicare delle possibili soluzioni. Lo abbiamo fatto sulla sanità in particolare, Signor Commissario, abbiamo ragionato in tempi non sospetti, allorquando tutti facevano finta di non capire quello che sarebbe poi accaduto. Sapere e capire, allorquando era in discussione il Piano Sanitario regionale e già allora erano molti i segnali di preoccupazione che giungevano in continuazione: la chiusura della sala di rianimazione e i rischi di un blocco del reparto di chirurgia; l’invito del Procuratore al dr.