Il Santo Natale...uno stato della mente costruttivo per il Bene comune
di Giorgio Scarlato Ho la netta sensazione, e questo da diverso tempo, che ogni anno che passa, il Santo Natale sia più triste, più vuoto e povero di contenuti valoriali. Quei contenuti che già si respiravano nell’aria pre-natalizia negli anni 60 - metà 70 del secolo scorso. C’era l’entusiasmo, la contentezza, la viva partecipazione ad un evento che ti prendeva l’anima. Eravamo felici nonostante i sacrifici e la povertà che imperversavano. Ci si accontentava di poco. Con la venuta e l’ “adorazione” del cosiddetto progresso economico-commerciale della "consumocrazia" è stato sminuzzato, avvilito, se così si può dire, il senso di quella gioia e quella magia della nascita di Gesù Cristo. Con tutto il benessere ( artatamente artificioso) che il mondo attuale ci offre, non si riesce a trovare quella serenità spirituale duratura al punto tale di condizionare la nostra vita, il nostro agire. Lo chiamo "materialismo incattivito" dell'avere a ...