I GIOCOLIERI DELLA POLITICA LARINESE
Leggendo qua e la' n. 137 - Noi eravamo convinti che l'assessore Quici avrebbe dato l’altra sera le dimissioni, approfittando del consiglio monotematico sulla sanità. Eravamo convinti perché lo conosciamo come uomo di fede e di parola che aspira al Paradiso e non vuole che vi siano ostacoli lungo questo percorso che, un giorno -gli auguriamo il più lontano possibile - lo porterà alla porta di questo giardino incantanto dalla luce del Signore e dal soffio, il più delicato che c'è, dell'eternità. Eravamo convinti anche perché uno per una carica di assessore non rischia l'impegno preso davanti al vescovo di Termoli-Larino, che sulla questione dell'ospedale di Larino non ha mai speso una parola. Sembra che, quest’ultimo, abbia deciso di parlare, come ha fatto l'assessore Velardi, quando i rischi riguarderanno anche Termoli. L'assessore Quici si è guardato bene di ascoltare la propria coscienza, sapendo che Giardino le dimissioni non le avrebbe mai accettate,...