OSSERVAZIONI DELLA RETE FATTORIE SOCIALI
AI PSR REGIONALI 2014-2020
M06 - Sviluppo
delle aziende agricole e delle imprese (art. 19)
M16 -
Cooperazione (art. 35)
OSSERVAZIONI
GENERALI
La Rete Fattorie Sociali alle
Regioni: più attenzione all’Agricoltura Sociale nei PSR
La Rete Fattorie Sociali ha inviato agli Assessori all’Agricoltura delle Regioni le proprie osservazioni e proposte riguardanti i Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Le Regioni stanno, infatti, negoziando coi Servizi della Commissione Europea i documenti di programmazione e dovranno apportare modifiche e integrazioni agli schemi iniziali.
La Rete Fattorie Sociali ha inviato agli Assessori all’Agricoltura delle Regioni le proprie osservazioni e proposte riguardanti i Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Le Regioni stanno, infatti, negoziando coi Servizi della Commissione Europea i documenti di programmazione e dovranno apportare modifiche e integrazioni agli schemi iniziali.
“Da un esame compiuto dalla nostra
Rete – è scritto nella missiva - emerge che il ruolo assegnato all'Agricoltura
Sociale nei PSR sembra essere sostanzialmente inferiore a quanto reso possibile
dalla normativa UE e dall'Accordo di Partenariato. Sporadiche le misure in cui
essa è esplicitamente contemplata ed è del tutto assente una visione organica
del ruolo che può essere svolto dall'agricoltura sociale nell'ambito dei
PSR”.
La Rete Fattorie Sociali ha
sollecitato le Regioni a tener conto delle proprie proposte nella stesura
definitiva dei documenti di programmazione.
Si allega la nota inviata alle Regioni
Si allega la nota inviata alle Regioni
Va
anzitutto rilevato che, malgrado quanto stabilito dai regolamenti comunitari
relativi ai fondi 2014-2020 ed in particolare dal Regolamento (UE) n. 1303/2013
recante disposizioni comuni, gli schemi di PSR non prevedono alcuna sinergia
con gli altri fondi, aspetto questo che penalizza fortemente l'Agricoltura
Sociale (AS) per la sua capacità di soddisfare ad un tempo obiettivi sia del
FEASR che dell'FSE.
Per
quanto riguarda specificatamente gli schemi di PSR, si osserva che il ruolo
assegnato all'AS sembra essere sostanzialmente inferiore a quello teoricamente
possibile in base alla normativa UE ed all'Accordo di Partenariato.
Pochissime
le misure in cui l'AS è esplicitamente contemplata, sporadici i riferimenti ad
essa, del tutto assente una visione organica del ruolo svolgibile dall'AS nell'ambito
del PSR.
In
particolare nelle misure M02 (consulenza e assistenza alla gestione), M06
(sviluppo aziende agricole) e M09
(associazioni e organizzazioni di produttori) l'AS non viene quasi mai menzionata. Ma anche nelle misure M07 ed M16 che pure prevedono spesso azioni specifiche
per l'AS, sono possibili alcune modificazioni migliorative.
Infine
si rileva che, per quanto riguarda la misura M19 (Leader), la complessità
procedurale di tale approccio richiede probabilmente una rilettura della misura
cercando di semplificarne al massimo le procedure di attuazione al fine di
evitare gli inconvenienti riscontrati nella passata programmazione.
Nel
paragrafo che segue si avanzano alcune osservazioni specifiche relative alle
singole misure.
Suggerimenti:
a - nei PSR si dovrebbe prevedere
una azione trasversale specifica per l'AS ("pacchetto AS") che
permetta un uso sinergico e collegato delle diverse misure che coinvolgono la
stessa AS;
b - andrebbero precisati i collegamenti con gli
altri Fondi, in particolare con il FSE, prevedendo azioni mirate che
favoriscano il concorso simultaneo dei diversi Fondi ed i cui Fondi capofila (FEASR
piuttosto che FSE) possano essere definiti in funzione della prevalenza delle
azioni finanziate dall'uno o dall'altro Fondo.
OSSERVAZIONI
PER MISURA
M02 - Servizi
di consulenza, di sostituzione e di assistenza
alla gestione
delle aziende agricole (art.15)
La
misura promuove l’impiego di servizi di consulenza da parte degli agricoltori,
ivi compresi i giovani agricoltori che si insediano la prima volta, i
silvicoltori, altri gestori del territorio e le PMI situate nelle zone rurali,
per migliorare la gestione sostenibile e la performance economica e ambientale
dell’azienda e dell’impresa. La misura sostiene, inoltre, la formazione di
consulenti al fine di migliorare la qualità e l'efficacia della consulenza
offerta e garantisce l’aggiornamento formativo dei consulenti.
Essa
può prevedere:
Servizi
di consulenza come sostegno per l’utilizzo di tali servizi da parte delle
imprese;
Formazione
dei consulenti come sostegno per la
formazione di questi e degli organismi che prestano servizi di consulenza alle imprese.
L'AS
non viene considerata nell'azione quando invece, per la varietà e la
multisciplinarietà delle competenze che essa chiama in causa e per la relativa
novità delle iniziative, l'esigenza di assistenza alle imprese, in particolare
nella fase di start-up è elevatissima. Occorrerebbe poi considerare che le
esistenti reti di AS, talune anche a carattere nazionale, già da tempo svolgono
spontaneamente tali attività e possono quindi ragionevolmente e proficuamente candidarsi
quali soggetti in grado di svolgere le iniziative previste dalla misura.
Suggerimenti: dovrebbe essere inserita l'AS
fra le attività previste dalla misura, individuando nei suoi momenti
associativi a livello nazionale e regionale gli organismi che possono prestare
consulenza alle aziende che praticano o intendono praticare l'agricoltura
sociale.
Nell'ambito
della Misura vengono in genere previste azioni per :
Aiuto all’avviamento aziendale
per giovani agricoltori;
Aiuto all’avviamento aziendale di
attività non agricole in aree rurali;
Aiuto all’avviamento aziendale
per lo sviluppo di piccole aziende;
Sostegno
per investimenti finalizzati alla creazione e allo sviluppo di attività non
agricole.
Tutte
queste azioni riguardano evidentemente da vicino l'AS che peraltro non viene
mai menzionata nel testo.
Suggerimenti: l'AS andrebbe esplicitamente
menzionata nelle diverse azioni contemplate dalla misura, anche prevedendo una
specifica ulteriore sottomisura per l'AS che dia la possibilità di utilizzare
in maniera combinata quanto previsto dalle citate sottomisure.
M07
- Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20)
La
misura prevede interventi per stimolare la crescita e promuovere la
sostenibilità ambientale e socio-economica delle aree rurali in vario modo e si
articola in diverse sottomisure in cui rientra spesso anche il sostegno agli investimenti nella creazione,
miglioramento o ampliamento dei servizi locali di base per la popolazione
rurale.
In
tale ambito vengono spesso finanziati interventi
di tipo infrastrutturale e per acquisto di beni ed attrezzature relativi a
servizi di base a livello locale per la popolazione rurale. Fra essi rientrano
anche i servizi di carattere sociale nei quali l'AS è quasi sempre esplicitamente citata in quanto "volta a favorire la coesione sociale
l’inserimento sociale e lavorativo delle fasce di popolazione svantaggiate e a
rischio di marginalizzazione".
L'AS
non è invece in genere citata per gli altri servizi come quelli all'infanzia,
quelli a carattere socio-educativo e scolastico, le attività didattiche, i
servizi ricreativi (impianti per attività ludico-sportive e psicomotorie e
centri comuni per le attività sociali) nei quali pure essa svolge un ruolo significativo,
in particolare nelle aree rurali.
Suggerimenti: l'AS andrebbe esplicitamente
menzionata anche con riferimento alle attività relative all'infanzia, a
carattere socio-educativo e scolastico, ad attività didattiche, a servizi
ricreativi.
M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni
di produttori (art. 27)
La
misura intende favorire la costituzione di associazioni e organizzazioni di
produttori nel settore agricolo e forestale, soprattutto nei primi anni di
attività quando devono essere sostenuti dei costi aggiuntivi. Queste strutture,
infatti, consentono agli agricoltori di affrontare meglio le difficoltà poste
dal mercato per il consolidamento degli sbocchi per la commercializzazione dei
loro prodotti, anche sui mercati locali.
Il
tema riguarda anche l'AS tanto che l'art. 4 del ddl nazionale sull'AS in corso
di approvazione al Senato prevede esplicitamente che gli operatori di AS
possono costituire organizzazioni di produttori.
Suggerimenti: nella misura andrebbe
esplicitato che essa è applicabile anche a gruppi e organizzazioni di
produttori di operatori di AS.
Caratteristica
della misura è quella di coinvolgere due o più soggetti per la realizzazione di
un unico progetto promuovendo un approccio cooperativo in grado di favorire il
raggiungimento di una massa critica. Fra le diverse attività rientra anche il
sostegno per la diversificazione delle attività agricole in attività
riguardanti l'assistenza sanitaria, l'integrazione sociale, l'agricoltura
sostenuta dalla comunità e l'educazione ambientale e alimentare.
La
sottomisura prevede spesso il sostegno ai
progetti promossi e realizzati da partenariati tra soggetti pubblici e privati,
nei quali il primo assume la funzione di capofila, riguardanti l’agricoltura
sociale.
Suggerimenti: occorrerebbe eliminare la
previsione che i capofila siano esclusivamente i soggetti pubblici, cosa fra
l'altro non prevista dal regolamento, in quanto l'AS può vantare proprie forme
organizzative in grado di svolgere le funzioni di
capofila con maggiore elasticità della amministrazioni pubbliche.
M19 - Sostegno
allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo
35 del regolamento (UE) n. 1303/2013]
Lo
Sviluppo locale Leader è uno strumento di tipo partecipativo previsto dai
regolamenti comunitari per perseguire finalità di sviluppo locale integrato su
scala sub-regionale con il contributo prioritario delle forze locali.
Nel
definire la strategia di sviluppo locale Leader nell’ambito della priorità 6
“Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo
economico nelle zone rurali” gli schemi di PSR affermano che la misura 19
contribuisce interamente al raggiungimento dei seguenti obiettivi: "favorire
la realizzazione di azioni innovative di sistema nella erogazione di servizi
essenziali alle popolazioni rurali" e "sostenere strategie per
l'inclusione sociale favorendo la partecipazione degli attori locali nello
sviluppo di servizi innovativi di prossimità anche attraverso la
diversificazione delle economie locali". Si tratta di attività che
chiamano direttamente in causa l'AS.
Si
ritiene opportuna una rilettura della misura cercando di evidenziare il
possibile ruolo svolgibile dall'AS nell'ambito dei progetti GAL e di
semplificare al massimo le procedure di attuazione.
Suggerimenti: nessuna specifica osservazione
se non la considerazione generale che l'intera misura andrebbe riletta cercando
di evidenziare il possibile ruolo svolgibile dall'AS nell'ambito dei progetti
GAL e di semplificare al massimo le procedure.
Roma, febbraio 2015
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