QUALCHE SEGNALE SU CUI PENSARE. BENE IN HORECA.
CRESCITA ACQUISTI DIRETTI E ONLINE.
di Giampiero Comolli
Poco
meno di 700 milioni le bottiglie di spumanti made in italy (escluso
frizzanti) consumate nel 2018, fra mercato interno e mercati esteri: 670
milioni di bottiglie di metodo italiano e poco meno di 30 milioni di metodo
tradizionale, secondo la semplice macrodivisione generalista. L’Italia si
conferma un paese produttore di metodo italiano per il 95,5%. Un record
assoluto il valore generato all’origine in cantina per spedizioni nazionali
ed esteri pari a 2,233 mld di euro con una media di € 3,2 bott.circa, per il
valore superiore delle spedizioni in 120 paesi e al fatto che il 71,5% del
totale transita per le dogane italiane (al netto di tasse). L’Italia ritorna
al consumo precrisi (2009-2010) sfiorando i 200 milioni di tappi fatti volare
in 365 giorni, sfiora le 500 milioni di bottiglie con destinazioni estere.
“Un traguardo quantità che salva il
consumo mondiale di tutti i vini italiani sul mercato interno e nei mercati
esteri, fatte alcune pochissime eccezione dei leader noti. Ma in Italia si
consuma il 30%, mentre in Spagna il 32% e in Francia il 53% del prodotto
nazionale; il fatturato all’origine dei vini spumanti francesi e ben più del
doppio con 2/3 della nostra produzione, e gli spagnoli cica 1,2 mld euro; il
Cava è consumato in 135 paesi e lo Champagne in 190. Il consumo è “proseccocentrico”:
vale il 15% di tutto il vino italiano; vale il 65% di tutti gli spumanti
italiani rappresentando il 79% dei volumi consumati. Purtroppo c’è un ritorno
alla stagionalizzazione e alla ricorrenza-eventi dei consumi in Italia,
mentre all’estero si allarga il target dei consumatori, arrivando alle nuove
generazioni e alla ristorazione non italiana. Resta il gap del valore, anche
se negli ultimi 10 anni è quasi raddoppiato il valore finale medio di una
bottiglia del sistema-universo Prosecco Docg-Doc”.
Rispetto
al 2017 , il mercato globale al consumo di tutti i vini spumanti italiani,
registra un +4,5% dei volumi, un +6,1% dei volumi all’estero, un +7,1% in
valore totale, mentre per il Prosecco Doc l’incremento del valore totale è
del +8%. Sulla buona strada, ma occorre differenziare la qualità in senso
assoluto, una comunicazione sempre più topspender oriented all’estero, ma
soprattutto anche in Italia nei luoghi frequentati da stranieri.
Ovse
sottolinea oramai da anni che la strada dell’incremento del valore unitario
del Prosecco, e di tutti i vini italiani, passa in gran parte nel modello e
nel format della valorizzazione diretta sul mercato, nel posizionamento su
ogni singolo mercato, nella scelta del canale di consumo e come supportare
questo canale in ottica e nella presentazione della valorizzazione
diversificata e classificata all’interno della singola azienda. Verticalità
aziendale, soddisfazione della domanda, azione e misura per ogni canale di
consumo sono i pilastri per far crescere il valore della bottiglia e di tutto
il settore.
L’Italia
si conferma primo produttore al mondo di bollicine con uve e vini proprie, si
conferma il paese con il maggior numero di vitigni utilizzati per produrre
bollicine, l’Italia incrementa ancor più la leadership nell’esportazione
totale di casse di bottiglie nel mondo. Occorre lavorare ancora sull’aumento
del numero dei paesi destinatari, sulla risposta a domande diversificate dal
mondo, ad un uso più autosufficiente e autonomo delle piattaforme online
incrementando comunicazione, a una presentazione mondiale delle qualità del
metodo produttivo italiano rispetto ad altri.
“Per quanto
concerne il mercato nazionale c’è un ritorno ai consumi concentrati in
occasioni speciali: circa il 53% delle bottiglie è stappato in 30 giorni a
fine anno. Il consumatore chiede più bollicine secche e brut
indipendentemente dal metodo di produzione, per scelta alimentare per tipo,
momento e luogo di consumo, ma chiede anche più assistenza e competenza nei
consumi al banco e nei ristoranti normali. Novità assoluta le decine di nuove
etichette del centro-sud Italia ottenute con metodi diversi ma da vitigni
autoctoni non tradizionalmente spumantizzati, come Nebbiolo o Negroamaro, o
Aleatico o Fiano…in Italia 40 vitigni oggi producono bollicine. Grande
impulso nell’anno per le bollicine Rosè, non comuni per gli italiani. Forte
ripresa dei consumi nell’horeca, soprattutto ristoranti stellati e di pregio.
Forte ripresa delle vendite dirette in cantina a prova di un sempre rinato
consumo domestico. Per la prima volta anche in Italia, cresce di più il
valore che i volumi, grazie soprattutto all’Universo Prosecco e ripresa dei
consumi da parte della prima generazione (16-40 anni). Cresce il consumo
off-premise grazie ai dehors bar diurni e notturni, c’è sempre più
cibo-territorio e quindi cresce la “prossimalità” dei consumi a vantaggio
anche delle bollicine autoctone e regionali. Ultima annotazione sui prezzi
che oggi sono una leva pro-consumo a non eccedere nei ricarichi finali perché
il consumatore italiano è informato sui prezzi all’origine”.
Gli
inglesi, il Regno Unito si conferma il primo paese al mondo consumatore di bollicine
tricolori: 124 mio/bott di cui 115 di Prosecco in crescita continua anche a
due cifre negli ultimi 7 anni; a seguire gli Usa che segnano un calo di volumi
rispetto al 2017 del 4% ma con un aumento del fatturato dell8% confermando
105 mio/bott di cui 79 di Prosecco Universo; stabile la Germania con 35
mio/bott consumate nel 2018, di cui 25 di Prosecco. due annotazioni: Canada
in calo con difficoltà in Cina, mentre nuovo exploit in Francia del Prosecco
e bene il trend nei paesi Scandinavi.
Infine:
la prima stima anno 2018 del fatturato/giro d’affari globale di tutte le
bollicine spumeggianti italiane stappate e consumate in Italia e nei vari
paesi del mondo ammonta a 4,9 mld/euro. Nuovo record, segno che al consumo il
prezzo della bottiglia di Prosecco e C è ben posizionato, molto alto.
OVSE-CEVES.
Fondato nel 1991 da Giampietro Comolli, Mario Fregoni, Antonio Niederbacker.
Archivio 200 tesi sperimentali italiane e straniere. Osservatorio economico
statistico dei vini italiani,
specializzato in spumanti, frizzanti, analisi mercati, consumi, tendenze. Referente
per enti e imprese. Associa un panel mondiale di 248 addetti fissi. Svolge
due sondaggi annui in Italia con 2500 referenti fissi. Presente in 32 Paesi.
Garanzia di indipendenza, trasparenza, storico, stima anticipata, dati
reali.
People’s voice: Rete Linkedin
Updates Group (248 Testimonials in 32 Paesi)
Authory&Sources&Parties:
Insee, Oemv, Justdrinks, Winesas, Allt-Om-Vin, Inao, Uniao, WSA, Aawe,
Vinoespumoso.es, Schaumwine, Pezsgo,
FranceAgrimer, Echos, Istat, Ice, Eurostat, AcNielsen, DataBank,
Iwsr/GDR, UbiFrance, Vinsphère, BullesMonde, RaboBank, Uffici Dogane,
ShankeDN, Oeno, Snooth,
Crunchbase, Vintank, Tns Hofmeyr-UK, Dwi-DE
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