UN VILE ATTO INTIMIDATORIO O UN INCIDENTE?


 

Resta un vile atto intimidatorio e non un incidente lo scoppio di un ordigno negli uffici del responsabile della Direzione Generale per la Qualità dei prodotti agroalimentari, in seno al Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del Ministero delle Politiche agricole e forestali, d.ssa Laura La Torre, l'unica donna ai vertici del Mipaaf. 

Chi il giorno 14 ha sentito il botto e visto il fumo proveniente dall'ufficio del dirigente del Mipaf non ha bisogno di essere tranquillizzato da chi vuole ridurre tutto a un incidente dovuto a una valigetta in dotazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che, si dà il caso, questo Ministero non ha e non ha mai avuto. 

Sa che non è così ed ecco che questa azione che serve solo a coprire la verità dei fatti non solo può creare allarmismo vero, nel momento in cui uno ha la sensazione di essere anche indifeso, ma anche dare forza e senso di impunità a chi ha predisposto la valigetta-ordigno e fatta esplodere come usa fare solo chi opera nella illegalità. 

Un chiaro avvertimento a non dare fastidio a chi fa delle sofisticazioni una pratica per fare profitto a scapito dei produttori e trasformatori seri, e, soprattutto, dell'immagine della qualità. Un'immagine bella che, per fortuna, l'agroalimentare italiano vive da tempo nel mondo, grazie alla professionalità e passione dei nostri produttori, al Mipaaf che, con il suo Dipartimento, ha aperto e portato avanti, con convinzione e forza dei suoi dirigenti e funzionari, il processo che ci vede primi in quanto a riconoscimenti Doc e Docg, Dop e Igp. 

La conferma della notizia, non solo per esprimere di nuovo la mia solidarietà alla d.ssa La Torre, ai suoi collaboratori e al Mipaaf, che sono stati i destinatari di questo, ripeto, vile attentato, ma anche per capire, fiducioso che gli accertamenti in atto da parte delle autorità competenti portino alla scoperta dei responsabili, quali misure prendere per ridare serenità ai soggetti prima citati che lavorano negli uffici collocati nel Palazzo di via Q. Sella, angolo via Boncompagni. 

C’è di più, si tratta di scoprire chi sono i nemici delle nostre eccellenze agroalimentari Dop e Igp,e, quindi, dell’agricoltura e dell’intero comparto agroalimentare italiano, sapendo che l'obiettivo vero è di azzerare un processo che ha avuto ed ha successo sui mercati del mondo. 

Un risultato importante che, oltre a qualificare l'immagine della nostra agricoltura, assicura, con la salvaguardia, tutela e valorizzazione dei suoi importanti testimoni, quella forza che serve al territorio per difendersi dall'invasione non più sostenibile del cemento, che, come si sa, è solo e sempre presente nella mente degli speculatori, a scapito del cibo e delle possibilità per uscire dalla crisi con lo sguardo al domani. 

pasqualedilena@gmail.com

 

 

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