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Olio, Premio Goccia d'oro, i vincitori della XIX edizione

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(ANSA) - LARINO, 13 MAR - Alla Tenuta " Terra Sacr a" di Lupara (Campobasso) è andato il Gran Premio Francesco Ortuso della XIX edizione di "Goccia d'oro", concorso che vede protagonisti gli oli extravergine d'oliva delle aziende molisane. L'evento con gli assaggiatori professionisti si è tenuto online e ha visto la partecipazione di circa trenta imprese del territorio. Il premio 'Mario De Leo' è andato all' azienda Andrea Caterina di Ururi. Per quanto riguarda le categorie degli oli, ha vinto l' azienda Maria Luisa Auriemma di Larino per la sezione Bio-dop; la Srls Agricola di Giovanni Di Vito di Campomarino per i Dop, Emilia Martino di Rotello (Campobasso) per la sezione Biologico. Nella categoria Fruttato inten so, primeggia la Tenuta Terra Sacra di Lupara di Benedetto Salvatore , nel fruttato medio il primo premio va ad Antonio Villani di Campomarino (Campobasso) e per il fruttato leggero la vittoria è andata a Manric

A Roma si celebrano le campane millenarie orgoglio del nostro Sud

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Posted by fidest press agency su venerdì, 10 marzo 2023 Il Mezzogiorno che vogliamo. Quello che fa parlare di sé per eccellenze che primeggiano a livello mondiale. Come la fonderia Marinelli di Agnone (Isernia), l’azienda a conduzione familiare più antica del mondo.Cenni storici ne collocano l’origine all’anno Mille. Di certo Nicodemo Marinelli, detto Campanarus Anglonensis, nel 1339 fuse una campana di bronzo da circa 50 chili. Nei secoli successivi, sotto gli aragonesi, i Marinelli continuarono a fondere campane per chiese e campanili in tutta la Penisola.Nel 1924 Papa Pio XI ha conferito alla famiglia Marinelli l’onore di avvalersi dello stemma pontificio.In tempi più recenti, per l’anniversario dell’Unità d’Italia, la fonderia ha prodotto tre “campane del dovere” per le tre più antiche scuole militari italiane, la Nunziatella di Napoli, la Teulié di Milano e l’accademia militare di Modena.Ora due libri celebrano questo vanto del nostro Mezzogiorno e italiano in genere. Sono “Un u

La mentalità fascista che trasforma la vittima in colpevole

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Michele Marchesiello 9 Marzo 2023 - MIcroMega -foto ANSA Cara Cinzia, ‘La colpa è delle vittime’: si, ha ragione Piantedosi, dal suo punto di vista di burocrate e – soprattutto – Ur-fascista. Se la mentalità burocratica è per natura servile (nessuna colpa può essere immaginata a carico di chi – bontà sua – ci ha conferito un potere qualunque) è proprio della mentalità fascista la trasformazione della vittima in colpevole. Il fascismo è singolarmente insensibile alle proprie colpe. Giudicate voi se ha mai chiesto scusa per le tragedie immani causate all’Italia (con l’eccezione forse di Gianfranco Fini, che ha duramente pagato il suo ‘tradimento’). Al contrario, esso mostra una straordinaria inclinazione verso le colpe altrui. E chi sono mai questi paradossali ‘portatori di colpa’ se non i suoi avversari, quelli stessi che ha preventivamente destituito di ogni umanità, dignità, fraternità? Ecco perché viene loro così naturale asserragliarsi dietro la perversa innocenza di chi – pe

LETTERA APERTA SULLA STRAGE DI MIGRANTI

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A SERGIO MATTARELLA DA MOROSINI E ALTRI.....................................................................................................................................................................................................da L'ADL-L'Avvenire dei Lavoratori----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- “CARICO RESIDUALE” Egregio Presidente della Repubblica Italiana, Signor Sergio Mattarella, nel giorno in cui Lei confortava in silenzio Crotone e l’Italia con la dignità dello Stato, noi, gente di mare, stilavamo questo appello per chiederLe di difendere l’onore marinaro e civile dell'Italia, ferito, a nostro avviso, da azioni, omissioni e parole inappropriate. Parliamo delle reazioni al viaggio di quattro giorni e al naufragio di un naviglio di nome e di bandiera non comunicati, proveniente dalla Turchia e protagonista della "

Due vini rossi profondi e articolati prodotti a 600 metriI: la Tintilia di Cipressi, in Molis,e e il Vinipetra de I Vigneri, sull'Etna

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da GamberoRosso - Vini rari IN QUESTA PUNTATA VI PRESENTIAMO DUE VINI PROFONDI E ARTICOLATI, PRODOTTI DA VITIGNI AUTOCTONI A 600 METRI DI QUOTA RISPETTIVAMENTE IN MOLISE E IN SICILIA, DALLA FORTISSIMA CONNOTAZIONE TERRITORIALE. In comune hanno l’altitudine e un fascino magnetico. In primo luogo, voliamo intorno ai 600 metri di quota sopra il Molise, nel comune di San Felice del Molise, per conoscere una delle cantine più interessanti e costanti in regione: Claudio Cipressi. Siamo rimasti colpiti da una selezione di Tintilia, il vitigno autoctono principale in regione, capace di regalare rossi ricchi di identità e definizione. La Tintilia 66 della vendemmia 2015 è un rosso completo, polposo e avvolgente, ma anche finemente speziato e stratificato, siamo sicuramente ai vertici della tipologia. A un rosso così particolare abbiamo voluto abbinare un vino raro che gli appassionati dell'Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa conoscono, anche solo per nome: il Vinupetra de I Vigner

La crisi del commercio

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di Umberto Berardo L’Ufficio Studi di Confcommercio ha condotto un’indagine sui cambiamenti in atto nel sistema commerciale in Italia con particolare riferimento alla struttura d’impresa nelle città. Intanto occorre porre al centro dell’attenzione i dati riguardantiil fenomeno. Negli ultimi dieci anni hanno chiuso 99.000 attività di vendita al dettaglio a posto fisso e 16.000 relative al commercio ambulante. Il numero di posti di lavoro persi non si riusciranno certo a recuperare nella grande distribuzione né in quella on line. Diminuiscono i negozi di beni tradizionali, ma aumentano le imprese di servizi come le farmacie o quelle nel settore della tecnologia soprattutto per la vendita di computer e articoli per la telefonia. Crescono di 10.275 unità alberghi, pizzerie, ristoranti e bar. Si riducono attività e numero di occupati italiani mentre aumentano quelli stranieri. Nello stesso periodo in Molise nei due capoluoghi di provincia, Campobasso e Isernia, hanno chiuso ben 175 nego

No alla cancellazione del Molise

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Pubblicato su Ogni giorno aumenta la pazzia che il denaro alimenta e a nulla servono gli appelli degli scienziati che, con i dati, continuano a rilevare le scelte sbagliate che stanno portando il mondo verso il baratro. Già nel 2019 Greenpeace avvertiva, in un suo rapporto, che la maggior parte dei sussidi va a foraggiare con circa trenta miliardi (18-20% del bilancio totale dell’UE) gli allevamenti intensivi. La quantità anziché sostenere quelli che producono meno ma meglio con vantaggi salutari, ambientali e climatici. Si sa che gli allevamenti intensivi, oltre a straziare gli animali, rappresentano, con l’agricoltura industrializzata, la seconda voce, dopo quella dei fossili, che continua ad avvelenare il clima. Solo una delle ragioni, la principale, della sparizione delle piccole e medie aziende agricole e, con esse, delle piccole stalle. Una scomparsa preoccupante che ha accompagnato la crescita del neoliberismo grazie alle scelte dei governi, ai vari livelli (europeo, nazional