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SPUMANTI D’ITALIA: TRAINO ENOLOGIA ITALIANA SU MERCATO INTERNO ED ESTERI.

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O.V.S.E. – C.E.V.E.S. Centro Economico Studi Vini Speciali - www.ovse.org QUALCHE SEGNALE SU CUI PENSARE. BENE IN HORECA. CRESCITA ACQUISTI DIRETTI E ONLINE.   di Giampiero Comolli  Poco meno di 700 milioni le bottiglie di spumanti made in italy (escluso frizzanti) consumate nel 2018, fra mercato interno e mercati esteri: 670 milioni di bottiglie di metodo italiano e poco meno di 30 milioni di metodo tradizionale, secondo la semplice macrodivisione generalista. L’Italia si conferma un paese produttore di metodo italiano per il 95,5%. Un record assoluto il valore generato all’origine in cantina per spedizioni nazionali ed esteri pari a 2,233 mld di euro con una media di € 3,2 bott.circa, per il valore superiore delle spedizioni in 120 paesi e al fatto che il 71,5% del totale transita per le dogane italiane (al netto di tasse). L’Italia ritorna al consumo precrisi (2009-2010) sfiorando i 200 milioni di tappi fatti

L'incontro con la Fondazione Demos e la sua Accademia delle Tecnologie Alimentari

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pasqualedilenainforma Solo l’altro giorno, per mia distrazione, sono venuto a conoscenza della presenza e sua operatività, nel Molise, dell’Accademia delle Tecnologie Alimentari nella mani di una Fondazione , D.E.MO.S.   (Decollo Economico Molise Sviluppo), nata nel 2010 e presieduta dalla D.ssa Rossella Ferro, direttore di marketing de La Molisana.  Una Fondazione   partecipata da imprese, università, enti locali, sistema scolastico e formativo, che ha le finalità di un Istituto tecnico superiore, quali sono quelle di seguire percorsi di specializzazione tecnica post diploma nelle aree considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività del Paese. Nel caso della Demos, il Molise.  Una risposta formativa, esperienziale, alla domanda delle imprese, in particolare piccole e medie, in grado di trasferire competenze tecniche e innovazioni, e, nel contempo, assicurare un inserimento qualificato nel mondo del lavoro.   Una nuova strategia che unisce istruzione, fo

Corso base di potatura Vite e piante da frutto

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Il corso avrà luogo presso il Terzo Spazio in via Cirese a Campobasso e sarà tenuto da Michele Tanno, Presidente dell’Associazione Arca Sannita ed esperto nel settore viticolo e frutticolo. .................................................... - Lunedì 14 gennaio 2019: Sviluppo e portamento delle piante da frutto. - Mercoledì 16 gennaio 2019: Allevamento e potatura della vite. - Venerdì 18 gennaio 2019: Aspetti generali sulla potatura del melo, pero e altre piante pomacee. - Lunedì 21 gennaio: Aspetti generali sulla potatura del pesco, albicocco, susino ed altre drupacee e piante da giardino. Le lezioni pratiche previste in tre sopralluoghi saranno eseguite successivamente sul campo e programmate di volta in volta secondo l’andamento climatico Quote di partecipazione: € 25,00 soci WWF € 40,00 non soci € 50,00 iscrizione + corso A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di participazione Per informazioni: WWF O.A. Molise: 3477895452 - info@wwfmolise.it

La sostenibilità, una grande avventura tutta da vivere

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Leggendo l’articolo “ Granarolo racconta la sua filiera ma si dimentica dei mangimi ” riportato dalla Newsletter QualeFormaggio, di questa settimana, ho sentito di nuovo il forte brivido provato quando il Sen. Ruta, passando per la mia città, Larino, ha annunciato la grande stalla di 12.000 manze sui terreni del Seminario (il primo costituito dopo la chiusura del Concilio di Trento, 4 dicembre 1563) della Diocesi di Termoli-Larino.  Una stalla grande 100 ettari! Una bomba ecologica per il territorio molisano più vocato all'agricoltura, più vicino al fiume principale, il Biferno, e non lontano dal mare di Termoli – Campomarino e delle isole Tremiti. Ruta ha sparato la notizia (il primo e il solo che, poco tempo dopo,   ha preso le distanze) come un grande successo per il Molise e tutti, classe politica e dirigente, governo regionale, hanno fatto proprio questo suo entusiasmo del momento.  Poche ore dopo, venuto a conoscenza della notizia e grazie al brivido provato,   ho s

L'addio a Giancarlo Bini, il ristoratore maremmano, enologo e oleologo, mio amico.

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Pochi minuti fa, l’amico Rossano Pazzagli, mi ha trasmesso la triste notizia della morte del mio caro amico e maestro, suo compaesano con il ristorante Eno - Oliteca Ombrone di Suvereto , Giancarlo Bini , il ristoratore maremmano che il mondo dell’enogastronomia italiana ha conosciuto e frequentato, il primo grande cantore dell’olio extravergine di oliva (il suo libro "L’olivo, albero degli dei”, quando di olivo e di olio ne parlavano lui e qualche altro) e grande promotore del vino, soprattutto di quelli toscani e della sua Maremma. Quinta generazione (tutto inizia i primi dell’800) di una famiglia di ristoratori con uno dei figli, Riccardo, responsabile del Ristorante “De’ Bini”, aperto due anni fa a Milano.  Ho conosciuto Giancarlo un bel po’ di anni fa ed ho avuto la fortuna, grazie all’Enoteca Italiana di Siena, di frequentarlo tutte le volte che c’era una seduta della commissione di assaggio ufficiale, che decideva dell’entrata dei vini e la possibilità di essere

Ekologiskt? Yes, please!

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giovedi 10 gennaio da WineMeridian Sarah Norell ci fa comprendere come la sostenibilità stia diventando un fattore sempre più di impatto nell’industria vinicola svedese. Tra i tanti seminari proposti all’ultima edizione di wine2wine 2018, ci è sembrato molto interessante quello sulla sostenibilità nel mercato del vino svedese di Sarah Norell, Director of Assortment and Purchasing del Systembolaget, il monopolio svedese. Affrontare questo argomento in questo preciso momento storico-economico risulta essere fondamentale se prendiamo in considerazione gli ultimi dati registrati sull’industria vinicola svedese. Come affermato da Norell, infatti, in Svezia l’andamento del mercato del vino sostenibile è in costante crescita, evidenziando, oltre ad una profonda attenzione all’autenticità dei prodotti, anche un marcato interesse, condiviso da produttori e consumatori, per l’argomento del biologico e della sostenibilità. La cultura del biologico, che non si limita solo al mercato del

Le logiche del regionalismo differenziato

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di Umberto Berardo Disegno di Ro Marcenaro Sappiamo tutti come negli ultimi anni siano fioriti i tentativi di riforma della Costituzione italiana. Con la legge costituzionale n. 3 dell'ottobre 2001 si è cambiato il riparto di competenze legislative tra lo Stato e le regioni e la forma di governo delle stesse con la modifica del Titolo V negli articoli 121, 122 e 123 generando tuttavia più di un conflitto di competenza reciproca tra gli enti locali ed il Parlamento. Nel dicembre del 2016 il governo Renzi con un referendum tentò, per fortuna senza esito positivo, uno stravolgimento pericoloso della stessa Carta fondamentale. Il 22 ottobre 2017 si sono celebrati due referendum consultivi in Lombardia e Veneto sulla possibile richiesta di nuove forme di autonomia. Ora Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che sicuramente potranno essere seguite da altre regioni, hanno avviato l'iter per una richiesta di cosiddetto "regionalismo differenziato" a n