Post

Le Tintilia del Molise Doc di Cianfagna e Cipressi incoronate da Vinibuoni d’Italia

Immagine
Fra le 440 Corone riportate dalla Guida del Touring Club , delle 770 selezionate,   ci sono anche due vini molisani, entrambi Tintilia del Molise Doc , la Sator 2013 di Vincenzo Cianfagna , e le Settevigne 2015 di Claudio Cipressi . Due corone su 64 del Piemonte ; 50 del Veneto; 40 della Toscana ; 28 Friuli V.G.; 23 della Campania e 21 delle Marche . Riguardo alle denominazioni di origine, in testa a tutti, il Barolo con 18 corone, seguito dal Brunello di Montalcino con 15, Chianti con 12, Amarone 11, Barbaresco 10. Tra i bianchi il più incoronato il Soave con 7 corone e tra gli spumanti 20 corone al Franciacorta e 9 al Trento Doc . La Selezione è avvenuta nella Villa Toppo-Florio di Buttrio i n provincia di Udine , mentre la presentazione ufficiale della Guida avverrà a Merano Wine Festival in programma a Novembre. I complimenti del blog ai nostri due molisani vincitori, Vincenzo Cianfagna di Acquaviva Colle Croci , e , Claudio Cipressi di San Felice del Moli

Il Molise su la Repubblica con Marina Colonna e il suo Olio Evo di San Martino in Pensilis

Immagine
L'olio "nobile" di Marina Colonna: "Così esporto il Molise di qualità" Donne impresa 107. Discendente della storica famiglia romana, dopo una esperienza come documentarista e molti viaggi in tutto il mondo, guida un'azienda agricola nel comune di San Martino in Pensilis, nell’entroterra di Termoli di PATRIZIA CAPUA 26 Agosto 2018 763 La sua second life è nella campagna molisana al confine con la Puglia, nei 160 ettari che in origine erano 2000, portati in dote nel 1840 da Giovanna Cattaneo di San Nicandro che andava sposa al principe Colonna di Roma. L’azienda agricola guidata da Marina Colonna è nella Masseria Bosco Pontoni, una dimora rurale nel comune di San Martino in Pensilis, nell’entroterra di Termoli e a ridosso di Ururi, un piccolo paese albanese di 2500 persone, nato dai boat people dell’Albania nel 1400. “Dopo cinque secoli ci tengono ancor

Vendita diretta. E’ boom (+30% in 3 anni) in tutta la Toscana, alla ricerca di freschezza e stagionalità

Immagine
By Lorenzo Benocci - AgenziaImpress 24/08/2018 Siena . La vendita diretta, ovvero la spesa fatta direttamente in azienda agricola o nei mercati contadini, è sempre più presente nelle abitudini dei consumatori toscani. Si spende in media sui 25-30 euro, cifra che ovviamente può variare radicalmente a seconda della merce acquistata. Si può acquistare praticamente di tutto, dai vini pregiati alle birre artigianali, dalla pasta fatta con farine di grani antichi alla carne certificata come la chianina o la cinta senese, formaggi stagionati e freschi, ma soprattutto frutta e verdura sempre fresca e di stagione. Senza dimenticare le confetture, miele, pane e legumi. Insomma, tutto ciò che la terra produce viene venduta sul posto o a pochi chilometri di distanza. Già ma quanto incide la vendita diretta sulla produzione vendibile agricola? Secondo la Cia Agricoltori Italiani della Toscana possiamo stimare la vendita diretta delle produzioni agrico