Post

da ZACC&BELINA

Immagine
TRENO SFASCIATO Zacc- anche Moretti, l’amministratore delegato di Treni Italia, quelli che cadono a pezzi, ha parlato Bélina – spero no della Tav ma dei morti di Viareggio, dei treni soppressi e dei lavoratori che vivono sulla torre della stazione centrale di Milano
Immagine
                   ZACC SVILUPPO!!! Zacc- come sempre mi inchino al Presidente Napolitano, ma questa volta non sono d’accordo Bélina –ci si mette anche lui a farti diventare un ultras dei No Tav

da ZACC&BELINA

Immagine
  TUTTI FUORI DI TESTA Zacc- un altro partito, un altro simbolo, un’altra musica “Tutti per l’ìItalia” Bélina – perché l’Italia non sia di tutti L’IPOCRISIA E LA FALSITA’ Zacc- a sentirli tutti vogliono dialogare con i NoTAV, anche Bersani Bélina – per dire che la Tav si farà a tutti i costi

LANDINI, IL CAPO DELLA FIOM, E’ L’UNICO AD AVERE LE IDEE CHIARE

Immagine
Ascoltando il segretario della Fiom, Landini,   a “Servizio Pubblico”, la bella trasmissione di Santoro tutta dedicata alla TAV, mi sono ancor più convinto, anche alla luce della drammatica situazione e delle scelte inique e ingiuste del nuovo governo,   che è l’unico oggi titolato a guidare un partito rappresentativo della sinistra sempre più dispersa in mille rivoli. Un nuovo grande partito al quale personalmente mi sentirei di aderire immediatamente per dare, come ho fatto per 40 anni con il Pci, Pds e Ds, il mio contributo fino alla costituzione del Pd dei Veltroni, Fassino, Rutelli, Fioroni, Bersani, D’Alema, Fassino e via discorrendo, mangiandosi le mani per la rabbia di quanto tempo è stato sprecato in mancanza di idee e di programmi, al servizio della grande finanza e delle grandi potenze. Diciamo la verità, se non ci fosse stato Berlusconi a farli parlare sarebbero passati tutti nell’anonimato, così come sta succedendo ora con Monti al quale devono dire di sì, non importa

LUCIO DALLA, UN GIORNO ALL’ENOTECA ITALIANA DI SIENA

Mi sono lasciato accompagnare per quarant’anni dalle sue canzoni come a voler incidere le emozioni di una generazione, che ci apparteneva ad entrambi. L’ho seguito nel suo ruolo di maestro all’ultimo festival di Sanremo e l’ho   applaudito, come sempre, per   il tema non facile, le parole della sua canzone e la musica mai ripetitiva, mai banale. Ora la notizia della sua morte che mi fa vivere il dolore che si prova per la perdita di un amico, di una persona cara. Insieme alla tristezza della notizia torna il ricordo di una intera giornata trascorsa insieme a Siena,quando l’Enoteca Italiana, che dirigevo, l’ha voluto premiare con il suo riconoscimento più prestigioso, il “Dioniso d’Oro”, che, prima di lui aveva ricevuto, i992, Luciano Pavarotti, il grande tenore,   e, nel 1993, Salvatore Accardo, il grande violinista. L’incontro alla entrata della Fortezza Medicea con il brindisi di benvenuto   all ‘Enoteca che l’aveva subito incantato con le sue volte in mattoni, i suoi antichi ter

“LA PEZZATA DI CAPRACOTTA”, I 50 ANNI DELLA SAGRA TRA LE PRIME VENTI PIÚ FAMOSE IN ITALIA.

Immagine
Sono stati festeggiati   sabato con un convegno organizzato dal Comune di Capracotta alla presenza di rappresentanti istituzionali e professionali, produttori e tanti giovani. Il piatto simbolo della transumanza che ogni prima domenica di agosto anima“Prato Gentile”, poco sopra Capracotta, il Comune che, con i suoi 1421 metri s.l.m., guarda dall’alto tutti gli altri comuni del nostro Appennino. Un appuntamento fisso per gli appassionati della cucina e della natura, dei paesaggi mozzafiato che presentano il Molise e l’Abruzzo dirimpettaio, con le Mainarde sullo sfondo. Il nome “pezzata” lascia pensare a una pecora fatta a pezzi e posta in un contenitore di rame per essere cotta con le erbe che caratterizzavano il manto erboso delle antiche autostrade dell’umanità e i campi vicini al suo percorso. C’è da dire che, anche se è vero che la pecora viene ridotta a pezzi, il nome fa riferimento al panno “pezza” che serve per filtrare il brodo di cottura e renderlo privo di pezzi grossolani.

CAPITAN FILE

Immagine