Noi che abbiamo sempre avuto rispetto di chi si anima e vuole animare la piazza, sappiamo bene qual è la differenza tra protesta e lotta, tra contestazione e proposta, tra il dire che le cose non vanno e il pensare come bisogna cambiarle. La protesta è un atto di ribellione fine a se stesso, che non porta da nessuna parte, se non a dimostrare che uno esiste ed ha da dire qualcosa, che non è d’accordo con le scelte fatte. Il più delle volte la protesta, proprio perché inconsistente e solo piena di parole, porta alla rassegnazione Essa non preoccupa più di tanto i protagonisti delle scelte, chi le ha fatto e, anche, chi le ha condivise e sostenute (i complici), perché sa che è fine a se stessa, un fuoco di paglia, anche quando si ripete e fa pensare che può incendiare il mondo. Basta vedere la tranquillità con cui continua a governare Iorio con i suoi Velardi, e i lamenti sottili dell’opposizione, come noi quando entriamo in una casa attraverso uno spiraglio (nu singhe de porte), talment