È il mondo dello sport abituato ai primati e, in particolare della disciplina “regina”, l’atletica leggera, a fare emergere con forza i protagonisti dell’agroalimentare italiano e i primati che essi esprimono, da tempo. Parliamo delle eccellenze legate ai territori, quali sono le denominazioni di origine, sia protette che, nel caso dei vini, controllate; delle produzioni biologiche e delle biodiversità. Primi in Europa e nel mondo con le 166, sulle 770 riconosciute, Dop e Igp (Denominazioni di Origine Protette e Indicazioni Geografiche Protette): le stelle e le eccellenze qualitative del nostro agroalimentare. 357 vini a DOC, (41 Docg e 316 Doc) e 120 Igt, un terzo delle imprese biologiche europee, con oltre 1 milione di ettari coltivati; una ricchezza di biodiversità, soprattutto nel campo della vite e dell’olivo, permettono all’agroalimentare del nostro Paese di avere un patrimonio importante da spendere sul mercato per vincere la competizione con gli altri Paesi produttori e rendere