Manca poco e tutto quello che c’era da fare è stato fatto. Abbiamo detto, con Padre Zanotelli, della privatizzazione dell’acqua e dell’esproprio totale di questo bene vitale, ancor più del pane e di qualsiasi altro cibo, al pari solo dell’aria; un altro giorno abbiamo parlato di pale eoliche e di siti fotovoltaici; un altro giorno ancora, di centrali nucleari e da sempre di territorio e di agricoltura e poi di cultura, di tradizioni, di profumi e di sapori. Noi che, con il nostro soffio, battiamo da sempre questo territorio, possiamo dire che, negli ultimi tempi, come non mai e con una velocità sorprendente, il volto del territorio molisano sta cambiando e, se va avanti così, rischia di essere altra cosa da quel Molise che, da sempre, appartiene ai molisani tutti, quelli della montagna, della poca collina e della scarsa pianura e del piccolo litorale. Di tutto questo bisogna essere grati al Presidente del Consiglio dei Ministri, il capo del governo, il parlamentare che ha scelto il Mol