Biologico, allarme sul decreto conformità
Anche il WWF lancia l’allarme sul Decreto “Non Conformità”
Ottobre 8, 2024
decreto contaminazioni
Il nuovo decreto del Ministero dell’Agricoltura ha introdotto una normativa che potrebbe compromettere seriamente la crescita dell’agricoltura biologica in Italia (vedi news). Questa nuova regolamentazione impone un onere significativo su chi pratica agricoltura sostenibile, che dovrà fornire prove per evitare sanzioni. A peggiorare la situazione, nessun altro Stato membro dell’Unione Europea adotta misure simili, il che pone l’Italia in una posizione unica ma potenzialmente dannosa per il settore biologico.
Crescita dell’agricoltura biologica frenata
Come è noto, l’agricoltura biologica, considerata uno dei modelli più sostenibili per la produzione alimentare e la gestione degli ecosistemi agricoli, ha registrato una costante crescita in Italia negli ultimi anni. Tuttavia, con l’introduzione di questo decreto, l’espansione del settore potrebbe subire un brusco rallentamento. Il WWF e altri sostenitori del settore temono che questa normativa scoraggerà molti agricoltori dal mantenere le loro certificazioni biologiche, minando i progressi fatti finora. In particolare, desta stupore il fatto che questo ostacolo venga dallo stesso ministro Francesco Lollobrigida, che invece dovrebbe promuovere la sostenibilità.
Mancato supporto e ritardi normativi
Oltre a questa nuova imposizione, il Ministero dell’Agricoltura non ha ancora rinnovato il Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei pesticidi, scaduto dal 2019. Questo strumento avrebbe dovuto includere misure per prevenire la contaminazione accidentale da pesticidi nei terreni confinanti con le coltivazioni biologiche, ma ad oggi non è stato attuato. Inoltre, non è ancora operativo l’articolo 13 della Legge n. 23/2022 sull’agricoltura biologica, che prevede che siano gli agricoltori convenzionali a farsi carico della prevenzione della contaminazione accidentale nelle aree destinate al biologico.
Le proposte del WWF
Il WWF ha espresso forte preoccupazione per l’impatto che il decreto avrà sul settore biologico e chiede un’urgente modifica della normativa. L’organizzazione invita anche i Ministri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e della Salute ad adottare un nuovo Piano di Azione sui Pesticidi che introduca misure efficaci per proteggere le coltivazioni biologiche dalle contaminazioni accidentali.
Inoltre, propone l’introduzione di incentivi fiscali nella prossima Legge di Stabilità per promuovere il consumo di prodotti biologici certificati, soprattutto tra le categorie vulnerabili come donne in gravidanza e bambini fino a tre anni. Per garantire una transizione ecologica duratura, il sostegno all’agricoltura biologica deve essere accompagnato da misure che incentivino il consumo interno, riducendo la dipendenza dall’esportazione del biologico Made in Italy.
decreto non conformità, Francesco Lollobrigida
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