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Casecalènne

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  Casecalènne   Quant’è bèlle Casacalénne che scégne da ngòppe’è sotte chi casarèlle tutte pinge, i vòsche éttuorne che Geriòne che ze recòrde de Annibele e sente u Cigne scorre tra préte e cantune, a vasche du ciucce, u ponte che pòrt’é Mentòrie prime d’èrrevà nu hiume, e pù, chiane chiane, nu mare che ne è tante lentane. L’areie che da defèse sciuvele ébballe pa tèrra vècchie sa de lacce e de fume, de tèrre lentane lentane, de raccùnte e de poésiie de gente gentile, particolare com’è nonnema Ges’tenèlle che, uajò. me recchemmannave “fa u brave”, sapènne ca vale. Giugno 2025   Casacalenda Quant’è bella Casacalenda/che scende dall’alto in basso/ con le piccole case tutte tegole/ i boschi intorno con Gerione/che si ricorda di Annibale/ e sente scorrere il Cigno tra sassi/ e macigni, la vasca dell’asino,/il ponte che porta a Montorio/ prima di arrivare al fiume/ e poi, lentamente, al mare, /che non è tanto lonta:no.//L’aria ch...

Il tempo delle cose rotte

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Pubblico quest'articolo di Fabio Cavallari uscito su "Ambiente e non solo" perché ci spiega il consumismo di un sistema che depreda e distrugge ,ogni secondo di ogni minuto,  la Terra che dona a noi ed alla natura, la vita. Ci  spiega perché è sempre più raro trovare un artigiano e, fra non molto, un coltivatore se continuerà questo sistema, il neoliberismo delle banche e delle multinazionali, dei padroni delle armi e dei loro servi (non pochi lobbisti e altri componenti di governo affamati di denaro). Ci spiega che anche l'uomo è da buttare in discarica al pari dei loro manufatti usa e getta. Serve capire il sistema per capire gli effetti delle sue azioni e  i protagonisti delle stesse, che, si sono appropriati della politica, stanno per fare la stessa cosa con la cultura, a partire dalle scuole. Pazzi criminali anche quelli che si fanno vanto del cibo coltivato in laboratorio e di quello artificiale, del burro d'aria che non è un ricavato del latte e, quindi, no...

Shock. Paura. Minacce.

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  Shock. Paura. Minacce.   Il nuovo, vasto, attacco israeliano in corso contro l’Iran è un altro segno dell’estrema follia che ci sta trascinando in una guerra senza limiti né confini: la terza guerra mondiale. Un altro atto criminale dalle conseguenze imprevedibili, perpetrato senza alcun rispetto della legalità e del diritto internazionale.    Gaza. Cisgiordania. Libano. Siria. Yemen… Questo è il risultato dell’inazione (e delle complicità) di tutti i governi che parlano di pace ma tollerano o giustificano la distruzione deliberata dei suoi pilastri e dei suoi principi.   Siamo in pericolo. Tutti. Proprio tutti. Non è uno scherzo. Smettiamo di sottostimarlo o di nasconderlo!   Nessuno si può sentire al sicuro mentre qualcuno continua a incendiare le case dei vicini.    Siamo in uno stato di guerra!   Le donne e gli uomini che hanno nelle loro mani la responsabilità di proteggerci, in Italia e in Europa, devono agire subito e fare quello che...

LA DEVOZIONE

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  1. L'altare allestito nella casa di Carmela Di Lena in Balenzano 2. il pane (i pagnettélle) quale dono benedetto in onore del Santo di Padova (quill'u bbèlle Sant'Antonio) 3. Il parroco della Cattedrale di Larino, Don Lino Antonetti, dopo la benedizione del pane e dell'altare 4. La padrona di casa, Carmela, con la cugina, anche lei Carmela, e Maria, che hanno organizzato l'evento, nella casa in via Belvedere (ngòpp'i casèlle, già di Giustina e Nicola Mammarella, poi dei figli Angelina, Vittorio, Umberto, Tonino e Mario. Un rito che si ripete da decenni che fa vivere la tradizione, familiare e locale. Un valore del territorio che merita di essere rinnovato. A dimostrarlo i bambini che si sono presentati per ritirare il pane benedetto e, prima di spezzarlo per mangiarlo, baciarlo. Immediato il pensiero alla distruzione di un  territorio, ai morti che si contano ogni giorno e al pianto per un pezzo di pane dei bambini, e non solo, di quanti ancora vivi.  Pane, vi...

Non è lo Stato a trattare. È Eni.

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TALLURI MARCO di Fabio Cavallari [ Gli articoli di Fabio Cavallari per Ambientenonsolo ] C’è una geografia del potere che non si vede sulle cartine. Non coincide con le frontiere, non segue il ritmo dei governi, non teme le urne. È fatta di infrastrutture invisibili, corridoi sotterranei, reti che precedono il racconto. In questa geografia, l’Italia non è protagonista. È passaggio. E nel cosiddetto “Piano Mattei”, evocato come svolta strategica per l’Africa, il segno dominante non è politico. È energetico. Il governo lo racconta come progetto cooperativo, umanitario, persino culturale. Ma gli accordi firmati dicono altro: concessioni, infrastrutture, intese pluriennali. Il motore non è la Farnesina. È un nome solo: Eni. Non è Eni a eseguire il Piano Mattei. È il Piano Mattei a poggiare su Eni. Il piano c’è perché Eni c’era già. Ha preparato i dossier, firmato memorandum, consolidato la sua presenza in Algeria, Libia, Egitto, Angola, Congo, Tunisia, Albania. Le visite istituzionali arri...

Giubileo | Guardialfiera

  Giubileo | Guardialfiera di Vincenzo Di Sabato          Mons. Claudio Palumbo - Ordinario Diocesano, grande per sapienza e umiltà - è sul Sagrato di San Giuseppe, mentre si va snodando la processione introitale  verso la Porta Santa. Ne parla con parole di vigore evidenziandone il primato universale. Egli ci riporta in mente anche la figura  di Papa Leone IX il quale, in questo stesso giorno dell'Anno 1053, sugli argini del Biferno rovinoso, avverte l'affanno della stanchezza  e la voragine di sofferenze, respingimenti, inospitalità inflitte da popolazioni spaurite, soggiogate da potenti e prepotenti e da Contee longobarde in dissidio fra loro.           Leone IX, intrepido innovatore della Chiesa,quel giorno, era diretto alla Daunia per contrastare l'avanzata dei Normanni verso lo Stato Pontificio e per siglare un patto di reciproca fides con il Guiscardo..           A Guardi...

Andiamo a votare e in massa.

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Comunicato Stampa Associazione ex Consiglieri Regionali del Molise  il Presidente Referendum dell' 8 e 9 giugno 2025 Per dovere civico, che avverto da cittadino, attento al diritto di voto (indispensabile per esprimersi su particolari materie aperte alla consultazione), mezzo elementare, per contribuire a vivere in un paese democratico (in cui la sovranità appartiene al popolo), mi preoccupa molto sentir dare agli elettori consigli fraudolenti, diffusi ad arte, di non "andare a votare"! E' il pericoloso consiglio dato da chi cerca tutte le opportunistiche circostanze, per sostituire la democrazia con il sovranismo. Personalmente (e per le esperienze maturate nell'Assemblea Legislativa regionale), sento il dovere di non tacere su questo tema, perché il voto non è un inutile ornamento della democrazia, ma la caratterizza, la sostanzia e le dà vigore per far crescere i cittadini nel benessere comune e condiviso. L’opposto avviene,  quando si dann...