Memoria e territorio
Ieri, a Guardialfiera, un tardi pomeriggio all’insegna della memoria e del territorio con due protagonisti che non hanno mai perso quel filo che, quando siamo lontani, ci lega tutti alle radici. Il territorio segnato dalle Terre del Sacramento e, non lontano, oggi, dal grande lago artificiale che si è mangiato gli amati orti e spedito in terre lontane le famiglie protagoniste, ieri, dall’agitato fiume che proprio lì trovava riposo rallentando il suo percorso. Un rallentamento come per sentire i profumi di una campagna ricca di orti e di frutti dall’impareggiabile sapore. Protagonisti due guardiesi di origine: Nicolino Antenucci, che da tempo vive a Chieti, e Giuseppe Acierno, neurologo a Roma. Entrambi autori di libri che raccontano due valori importanti del territorio che ben conserva le loro radici, appunto la memoria e il territorio. La memoria, che lega il passato al presente per dare ad esso continuità e, così, diventare futuro. Il territorio, la rappresentazione di un luogo con i suoi valori e le sue risorse, che, sono state raccolte, nel caso di Antenucci, autore di “Quella volta che…”, uscito nel 2010 per Grauseditore, e delle “Parole raccontano – vocabolario (a volte) etimologico di GUARDIALFIERA”, pubblicato una prima volta nel 2017 con la seconda edizione uscita qualche mese fa, sono le parole in dialetto della sua infanzia. Nel caso di Acierno la riscoperta di una varietà di olivo, la “Fumo”, che, con la sua ricerca meticolosa, può a pieno titolo essere inserita nell’elenco delle varietà di olivo del Molise, ricco già di 19 varietà, e nell’elenco nazionale con oltre 550 varietà distribuite su 18 delle 20 Regioni italiane a rappresentare il più ricco patrimonio di biodiversità al mondo. A tal proposito c’è da dire che è Larino la città mondiale della biodiversità con le sue tre varietà (Gentile. Salegna e S.Pardo). Un lavoro meticoloso quello portato avanti dal prof. Acierno che onora Guardialfiera il paese di “Fausto”, l’olivo miracolato e, con esso, l’intero territorio molisano che continua a raccontare i successi di questo comparto primario della sua agricoltura, l’olivicoltura. Due personaggi , Antenucci e Acierno, due guardiesi doc che, con il sindaco Vincenzo Tozzi e la brava presentatrice, Elisabetta Ricci, hanno animato un incontro all’insegna della storia e della cultura di un luogo. Due “spiriti del luogo”, orgoglio di una comunità che, con la cura della memoria e l’attenzione per il territorio, ha, al pari degli altri 135 luoghi del Molise,tanta voglia di rinascere.
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