IL CIBO è ARTE
Una qualità sorprendente come ha più volte sottolineato il presidente della giuria, Domenico Fratianni, il grande artista molisano. Lui è rimasto colpito dai tratti, io dai contenuti nella gran parte emozioni per la natura e il cibo che la rappresenta in ogni sua espressione di memoria, acqua e la sua Fontana, melograno, mela o ciliegie; tavola, vino ( tutto è solo vino nell’era delle bevande zuccherate), ortaggi, frutti. Nella terra dell’olivo non c’era l’olio . Unica pecca.
Torno all’opera di Matilde, una pagnotta di pane croccante con la sua crosta incisa è evidente e sullo sfondo le lingue di fuoco di un focolare. Il pane che richiama la terra, non più sacra per l’uomo tutto preso dal denaro, ma ferita e il fuoco che riporta alla casa, al calore della famiglia, allo stare insieme per parlare, al dialogo. Ecco che il cibo è arte, ma anche voglia di domani, della propria identità, espressa dal proprio territorio, di pace e di serenità, quella stessa che ti mette dentro il profumo di una pagnotta di pane appena sfornata. La mostra, con i giovanissimi che l’hanno animata con le loro emozioni, ha detto, parlando del cibo, un’importante verità, i giovanissimi vogliono un domani di qualità, sano, pieno di sogni visto che sono aquiloni colorati pronti per volare.
Grazie Matilde, grazie ragazzi molisani
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