A MOSCA IN SCENA LA PUGLIA, LA TERRA DI MENNEA
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il gruppo di casa italia con due stelle dell'atletica Powell e Moses |
Una serata, quella della Fidal a
Casa Italia Atletica, in onore di uno dei più grandi campioni
dell’atletica mondiale, Pietro Mennea, che ha saputo
conquistare Mosca con la vittoria alle Olimpiadi del 1980. Un campione
straordinario di una terra unica, la Puglia,
che la pubblicazione in lingua russa, “I
testimoni del gusto italiano”, presenta come quella sospesa tra il cielo,
il mare e il verde degli oliveti e dei vigneti, che colpisce lo sguardo con la
sua intensa luminosità, di giorno come di notte, al sole ed alla luna.
Un
insieme di luoghi significativi, di intensa bellezza, unici, che sono in grado
di raccontare la storia e la cultura di millenni, a partire dalla preistoria
che la sepoltura di una donna e del suo feto, la Delia di Ostuni, risalente a 25 mila anni fa, testimoniano
grandemente.
Non
a caso è la terra di ben cinque oli DOP (Collina
di Brindisi; Dauno;Terra di Bari; Terra d’Otranto; Terre
Tarentine ); quattro vini DOCG (Castel
del Monte Bombino Nero; Castel del
Monte Nero di Troia; Castel del Monte
Rosso Riserva; Primitivo di Manduria
Dolce Naturale) e ventisette vini
DOC, compresi quelli prima citati.
Tre
formaggi DOP, di cui il Canestraio Pugliese
e, da non dimenticare, un latticino unico, la Burrata nel ricordo antico del rito della transumanza; sei
eccellenze ortofrutticole e il famoso Pane
di Altamura DOP oltre a una ricca varietà di pescato, al quale aggiungere
le anguille di Lesina e le cozze di Varano e Taranto, per una saporita, gustosa
cucina marinara.
In
questo senso si può ben dire che la Puglia è anche una grande tavola tra le più
ricche e varie della nostra Italia, che ti incanta con i suoi colori prima
ancora che con i suoi profumi ed i suoi sapori, delicati e forti come l’animo
della gente che la abita.
A
rappresentare questi importanti “testimoni
del gusto pugliese” ci hanno pensato il Gal del Salento e l’Associazione
Libera, con due rossi importanti “Primitivo”
e “Negroamaro”, un bianco e un ottimo
“rosato” che è poi il vino, a base di
uve negroamaro, che onora il Salento della
Taranta, la musica che contrasta la globalizzazione e dà ancor più
significato alle grandi tradizioni di questa terra.
pasqualedilena@gmail.com
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